Al summit la presidente della Commissione europea annuncia l’iniziativa InvestAI che prevede anche un fondo europeo di “20 miliardi per le gigafactory”. Stati Uniti e Regno Unito non firmano la dichiarazione finale: nel testo, sottoscritto da 61 Paesi, si parla di una intelligenza artificiale “aperta”, “inclusiva” ed “etica”. Il vicepresidente degli Usa J.D. Vance: una ”regolamentazione eccessiva” dell’intelligenza artificiale “potrebbe uccidere un’industria in pieno sviluppo”
Gli Stati Uniti e il Regno Unito non hanno firmato la dichiarazione finale del vertice di Parigi sull’intelligenza artificiale. Nel testo, sottoscritto da 61 Paesi, si parla di una IA “aperta”, “inclusiva” ed “etica”: la Cina, la Francia, l’India si sono pronunciate anche per un coordinamento rafforzato della governance dell’IA che implichi un “dialogo mondiale” e hanno lanciato un appello ad evitare “una concentrazione del mercato”, affinché questa tecnologia sia più accessibile. Chiudendo poi il summit, il presidente francese Emmanuel Macron ha insistito sulla “necessità di regole” e di un “quadro fiduciario” per sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale: “Abbiamo bisogno di queste regole affinché l’IA possa andare avanti” e “dobbiamo continuare a promuovere la governance internazionale dell’IA”.
Piano Ue per mobilitare 200 miliardi investimenti nell’IA
Al vertice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato che l’Ue lancia l’iniziativa InvestAI, con la quale mobiliterà “200 miliardi di investimenti” nell’intelligenza artificiale. L’iniziativa prevede anche un fondo europeo di “20 miliardi per le gigafactory”, ovvero le fabbriche dell’IA con le quali Bruxelles vuole sviluppare una Intelligenza Artificiale europea. “Troppo spesso sento dire che l’Europa è in ritardo nella corsa, mentre gli Stati Uniti e la Cina sono già in vantaggio – ha detto Von der Leyen – Non sono d’accordo. La corsa all’IA è tutt’altro che finita. La verità è che siamo solo all’inizio”. “Vogliamo replicare la storia di successo del laboratorio del Cern di Ginevra. Il Cern ospita il più grande acceleratore di particelle al mondo. E consente alle menti migliori e più brillanti del mondo di lavorare insieme. Vogliamo che lo stesso accada nelle nostre gigafactory per l’intelligenza artificiale”, ha proseguito la presidente della Commissione europea. “L’Europa ha alcuni dei supercomputer pubblici più veloci al mondo. Ora li stiamo mettendo al servizio delle nostre migliori startup e scienziati. Così possono forgiare l’intelligenza artificiale di cui abbiamo bisogno”, ha evidenziato Von der Leyen, sottolineando a più riprese la necessità di spingere l’innovazione. “In pochi mesi abbiamo creato un record di 12 fabbriche di intelligenza artificiale. E stiamo investendo 10 miliardi di euro in esse. Questa non è una promessa: sta accadendo proprio ora ed è il più grande investimento pubblico per l’intelligenza artificiale al mondo, che sbloccherà oltre dieci volte più investimenti privati”, ha evidenziato la leader tedesca, indicando che tramite le gigafactory sarà fornita “l’infrastruttura per una grande potenza di calcolo”, mettendola a disposizione di “ricercatori, imprenditori e investitori” e “talenti” di tutto il mondo e delle “industrie” che saranno così “in grado di collaborare e unire i loro dati”.
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Vance a Parigi: “Regolamentazione eccessiva ucciderebbe l’IA”
A Parigi è intervenuto anche il vicepresidente americano J.D. Vance, che ha messo in guardia contro una ”regolamentazione eccessiva” dell’intelligenza artificiale che “potrebbe uccidere un’industria in pieno sviluppo”. “Faremo tutti gli sforzi possibili per incoraggiare le politiche pro-crescita in materia d’IA. Gli Stati Uniti – ha proseguito – sono leader nell’IA e la nostra amministrazione vuole che lo restino”. Vance ha evocato, tra l’altro, le esportazioni “pesantemente sovvenzionate” della tecnologia 5G cinese: “Associarsi con loro – ha avvertito – significa incatenare la vostra nazione ad un padrone autoritario che cerca di infiltrarsi, radicarsi e appropriarsi della vostra infrastruttura informativa”.
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Il Papa: “Intelligenza artificiale aiuti la lotta alla povertà”
In occasione del vertice, inoltre, Papa Francesco ha scritto un messaggio al presidente francese Emmanuel Macron. “Auspico che il vertice di Parigi si adoperi affinché sia creata una piattaforma d’interesse pubblico sull’intelligenza artificiale; e affinché ogni nazione possa trovare nell’intelligenza artificiale – scrive il Pontefice – uno strumento di sviluppo e di lotta contro la povertà da un lato, e di tutela delle culture e delle lingue locali dall’altro. Solo così tutti i popoli della terra potranno contribuire alla creazione di dati, che saranno utilizzati dall’intelligenza artificiale, rappresentando la vera diversità e ricchezza che caratterizzano l’intera umanità”. “La nostra sfida ultima è l’uomo e resterà sempre l’uomo; non dimentichiamolo mai”, conclude Bergoglio.
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