Negli ultimi tempi, si è assistito a un preoccupante aumento degli episodi di violenza nei confronti del personale scolastico.
L’ultimo caso, avvenuto a Casarano, in provincia di Lecce, ha visto il professor Sergio Manni, 65 anni, aggredito dal padre di uno studente su incitamento del figlio stesso. L’episodio ha suscitato una forte reazione da parte delle istituzioni, in particolare del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
La proposta del Ministro
Il Ministro Valditara ha espresso solidarietà al professor Manni, al dirigente scolastico Salvatore Negro e all’intera comunità scolastica coinvolta.
Successivamente, ha contattato il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, proponendo di estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato alle aggressioni nei confronti del personale scolastico.
“Stiamo lavorando insieme su una norma in questa direzione. Il Governo e il Ministro dell’Istruzione e del Merito sono accanto ai docenti e al personale tutto che devono sentire forte la presenza costante delle Istituzioni“, ha dichiarato Valditara.
Reazioni e contesto
La proposta di Valditara ha ricevuto il plauso dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP).
Il presidente Antonello Giannelli ha affermato: “Si tratta di un’iniziativa che va nella direzione da noi richiesta qualche tempo fa. I dirigenti scolastici, i docenti e il personale ATA non possono più essere oggetto di aggressioni e violenze divenute negli ultimi anni sempre più frequenti“.
Negli ultimi anni, gli episodi di violenza nei confronti del personale scolastico in Italia sono aumentati. Durante l’anno scolastico 2022/2023, sono stati registrati 36 episodi, saliti poi a 75 nel 2023/2024.
Il caso di Casarano
L’episodio che ha scatenato la reazione del Ministro è avvenuto presso l’Istituto “Bottazzi” di Casarano.
Uno studente sedicenne, dopo aver ricevuto quattro note disciplinari in un’ora, ha chiamato il padre invitandolo a recarsi a scuola per “spaccare la faccia al professore”.
Il genitore, giunto nell’istituto, ha aggredito il professor Manni, costringendolo a rifugiarsi in bagno. “Me la sono vista brutta. Sono riuscito a chiudermi in bagno, ma praticamente non ho chiuso occhio per giorni“, ha raccontato il docente.
Verso nuove misure di tutela
La proposta del Ministro Valditara mira a equiparare le aggressioni al personale scolastico a quelle già previste per il personale sanitario, introducendo l’arresto in flagranza di reato per chi commette tali atti.
L’iniziativa rappresenta un passo significativo verso la tutela dei docenti e del personale scolastico, affinché possano svolgere il proprio ruolo educativo in un ambiente sicuro e rispettoso.
Il Governo intende così rafforzare la presenza delle istituzioni al fianco del personale scolastico, sottolineando l’importanza di garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per chi opera nel settore dell’istruzione.
Inasprimento delle pene per aggressioni al personale scolastico
Negli ultimi anni, il governo italiano ha adottato diverse misure per contrastare la crescente violenza nei confronti del personale scolastico. Le iniziative mirano a garantire un ambiente educativo sicuro e rispettoso, tutelando docenti e personale amministrativo da aggressioni fisiche e verbali.
Nel marzo 2024, è stata promulgata la Legge n. 25, che introduce misure specifiche per la sicurezza del personale scolastico. Tra le principali disposizioni:
- Aggravanti per Reati contro il Personale Scolastico: Modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale introducono circostanze aggravanti per reati commessi ai danni di dirigenti, docenti e personale ATA. Ad esempio, l’articolo 4 inserisce un’aggravante per delitti commessi con violenza o minaccia nei confronti del personale scolastico nell’esercizio delle loro funzioni.
- Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza del Personale Scolastico: Istituito presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, questo organismo monitora e analizza gli episodi di violenza nelle scuole, promuovendo studi e proponendo iniziative per migliorare la legislazione vigente e favorire un clima di collaborazione tra scuola, studenti e famiglie.
- Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione: La legge istituisce una giornata dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, con l’obiettivo di promuovere una cultura del rispetto e della non violenza nelle scuole.
- Proposta di Arresto in Flagranza per Aggressioni: Nel febbraio 2025, a seguito di gravi episodi di violenza, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha proposto al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato alle aggressioni nei confronti del personale scolastico. La proposta mira a fornire una tutela immediata ai docenti e al personale scolastico, rafforzando la presenza delle istituzioni al loro fianco.
Reintroduzione del Voto di Condotta
Nel settembre 2024, il governo ha reintrodotto il “voto di condotta” nelle scuole medie e superiori. Secondo questa misura, gli studenti che ricevono un punteggio inferiore a 5 su 10 in condotta rischiano la non ammissione all’anno successivo, indipendentemente dai risultati accademici.
L’iniziativa mira a promuovere il rispetto e la disciplina all’interno delle istituzioni scolastiche.
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