TeamSystem compra Muscope (gestione rischi informatici: prima exit del 2025 per Primo Capital

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Laura Magna

Grazie a una piattaforma per la gestione dei rischi informatici aziendali in modo semplice, rapido ed efficace, la piccola società tech informatica è entrata nella galassia del leader italiano delle soluzioni digitali per il business

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Muscope Cybersecurity entra nella galassia TeamSystem. È una delle prime exit italiane del 2025 ed è firmata da Primo Capital e dal suo team Digital, guidato da Niccolò Sanarico. Primo Capital è la principale piattaforma italiana indipendente di investimenti alternativi dedicata a settori tecnologici chiave (digitale, healthcare, climate e spaziale) con un aum di oltre 500 milioni di euro. 
TeamSystem ha rilevato la partecipazione di Primo Digital e Primo Digital Parallel Italia nella società della cybersecurity. La notizia ha un certo rilievo anche perché le exit erano il punto dolente (e mancante) in un mercato del venture in generale ripresa nel 2024, rispetto a un 2023 difficile.

Chi è Muscope, le piattaforme per gestire i rischi informatici

La società protagonista di questa operazione ha nel suo core business la piattaforma Muscope|Risk che consente alle organizzazioni di valutare e gestire i propri rischi informatici in modo semplice, rapido ed efficace attraverso un’interfaccia grafica intuitiva.
L’integrazione di Muscope con TeamSystem consentirà di creare una suite di soluzioni avanzate e altamente scalabili per proteggere l’identità digitale di aziende e clienti, evitare fughe di dati e monitorare e prevedere potenziali minacce. Che sono sempre più pesanti anche in Italia. Nel 2023, gli attacchi informatici nel nostro Paese hanno registrato un aumento del 65% (Rapporto CLUSIT 2024), rendendo il tema della sicurezza digitale sempre più centrale ed evidenziando la necessità urgente di adottare misure di sicurezza efficaci. Lo sanno anche le piccole e medie imprese: nello stesso anno gli investimenti in cybersecurity di queste aziende sono cresciuti del 25% e il 40% delle stesse imprese sta pianificando di adottare soluzioni di sicurezza informatica entro la fine del 2025. Questo scenario si riflette nelle previsioni di crescita del settore della cybersecurity in Italia, che vale 2,15 miliardi di euro (Osservatorio Cybersecurity & Data Protection – Politecnico di Milano) e che potrebbe raggiungere un valore di 2,5 miliardi di euro entro il 2026.




















































Il valore delle exit per il mercato del venture italiano

Ma l’acquisizione di Muscope è anche il possibile segnare di un punto di svolta, in positivo, per il venture italiano che già nel 2024 ha segnato una netta ripresa dopo il 2023, che aveva registrato un calo del 37% degli investimenti rispetto all’anno precedente. Secondo l’Osservatorio trimestrale sul Venture Capital in Italia, realizzato dalla banca d’investimento Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance, l’associazione italiana del venture capital, gli investimenti sono cresciuti del 28%, raggiungendo 1,5 miliardi di euro distribuiti su 417 round (+31%). Nonostante questo miglioramento, il mercato non ha ancora raggiunto i livelli del 2022. 

Le exit strategy dei fondi di venture e il ricorso (scarso) alla Borsa

Inoltre, se il panorama appare generalmente positivo, si registra a fine 2024 una significativa mancanza di exit, con sole 34 operazioni rispetto alle 43 del 2023 e una sola Ipo, segno che la Borsa non convince ancora i founder italiani.L’Italia si distingue comunque nel contesto europeo per la crescita annua più alta (+28%), superando Belgio (+17%) e Spagna (+16%) e contrastando il generale calo europeo (-8%). Questa crescita è stata sostenuta dal lancio di 15 nuovi fondi per un totale di 1,4 miliardi di euro e dalla presenza di 297 investitori attivi nel mercato italiano, il 42% dei quali provenienti dall’estero, in aumento rispetto al 35% del 2023.
Sul fronte settoriale, il DeepTech ha registrato il maggior numero di round (64), grazie al dinamismo di acceleratori e incubatori, seguito dal Software (63 round), dalle Life Sciences (62) e dal comparto Smart City (61). Tuttavia, per quanto riguarda l’ammontare raccolto, le Life Sciences dominano con 300 milioni di euro, spinti da investimenti in tecnologie sanitarie e biomediche all’avanguardia, seguiti dal settore Smart City con 296 milioni, che riflette l’attenzione verso la trasformazione urbana e le soluzioni per città più sostenibili e intelligenti. Il Software si colloca al terzo posto con 262 milioni, confermando una costante attrattività per gli investitori grazie allo sviluppo di piattaforme innovative.

Da Bending Spoons a Newcleo

Tra le operazioni più rilevanti dell’anno spiccano i 144 milioni raccolti da Bending Spoons, società milanese specializzata nello sviluppo di app mobile di successo internazionale; i 135 milioni di Newcleo, che opera nel settore dell’energia nucleare pulita; e i 101 milioni di MMI (Medical Microinstruments), impegnata nella produzione di strumenti robotici per microchirurgia. Seguono i 60 milioni di Satispay, piattaforma di pagamenti digitali sempre più diffusa in Italia ed Europa, e i 50 milioni di D-Orbit, attiva nella logistica spaziale e nella gestione di satelliti.
E il futuro ora è tutto da scrivere.

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11 febbraio 2025 ( modifica il 11 febbraio 2025 | 12:41)

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