Soldi sottratti al Comune da due impiegati: acquistato anche immobile a Rende sequestrato dai carabinieri

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Con il denaro sottratto alle casse del comune di Savelli avevano acquistato anche un appartamento a Rende, in provincia di Cosenza, che poi affittavano al nero. L’immobile è stato sottoposto oggi a sequestro preventivo dai carabinieri che lo ritengono provento dei reati di peculato, falso e autoriciclaggio contestati a due impiegati del comune di Savelli, M.G., ex responsabile del settore Finanziario, Contabile e Tributi del comune di Savelli, e O.C., collaboratrice del settore Finanziario. L’appartamento, inoltre, era stato intestato in maniera fittizia ad una 32enne, figlia di uno degli indagati.
Il sequestro eseguito oggi è la prosecuzione di una indagine avviata nel novembre 2023 dai carabinieri di Cirò Marina dopo la denuncia presentata dal sindaco e dal segretario comunale di Savelli che si erano accorti di inspiegabili buchi nel bilancio dell’ente. A far suonare il campanello d’allarme era stata sia la revoca di un finanziamento regionale a causa di debiti del Comune che risultava moroso per i pagamenti di servizi pubblici e sia la scoperta dei mancati versamenti di contributi previdenziali a dipendenti comunali che stavamo per andare in pensione. Le indagini, in quel momento avevano appurato la distrazione, reiterata nel tempo, di denaro pubblico per l’importo complessivo di 2.830.404 euro. Somma che ora, all’esito di ulteriori accertamenti, è lievitata a complessivi 3.024.091 euro, nel periodo che va dall’agosto 2008 a dicembre 2023.
Il meccanismo escogitato dai due impiegati comunali, insieme ad una terza persona indagata per gli stessi reati, era basato sull’emissione di mandati di pagamento falsi, con i quali il denaro pubblico veniva fatto accreditare sui conti correnti personali degli indagati o di aziende a loro riconducibili, anziché essere destinato al pagamento delle spese pubbliche del Comune, come quelle delle utenze Enel o di altre utenze e dei servizi resi all’ente, e a cui il denaro pubblico era destinato. Uno degli indagati, poi, reimpiegava parte del denaro pubblico sottratto in un bar di Firenze, così commettendo il reato di autoriciclaggio. Scoperto l’inghippo, nel maggio dello scorso anno i carabinieri avevano proceduto ad un primo sequestro di beni che aveva riguardato
2 terreni e 4 abitazioni, appartenenti o riconducibili agli indagati, oltre a beni di valore come gioielli e somme di denaro contante, mentre a Milano e a Firenze erano state sequestrate una società ubicata in via Montenapoleone, nel centro di Milano, riconducibile a due indagati e sul cui conto veniva fatta transitare parte del provento dei reati di peculato; sigilli anche al bar sito all’interno della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, provento del reato di autoriciclaggio. Infine, a Modena, era stata data esecuzione a un decreto di perquisizione con il contestuale sequestro di documentazione probatoria presso gli uffici di uno studio commercialistico associato. Sequestrato anche denaro contante per circa 18 mila euro e 1.300 dollari americani, gioielli e preziosi tra i quali alcuni orologi di grande pregio delle marche Rolex e Baume&Mercier, nonché gioielli della nota marca Bulgari, aventi un valore stimato in almeno 150 mila euro; due autovetture Toyota Rav 4 e Bmw, nonché un motociclo Ducati Monster.
Le successive indagini dei carabinieri si sono quindi estese anche ai comuni di Pallagorio e di Cirò Marina, portando alla scoperta di ulteriori condotte delittuose, analoghe a quelle già perpetrate dai tre indagati a Savelli, con la distrazione fraudolenta di circa 305 mila euro attraverso l’emissione di ulteriori 105 mandati di pagamento falsi, in aggiunta ai 320 già contestati lo scorso anno. Il quadro indiziario presentato dai carabinieri del comando provinciale di Crotone alla Procura della Repubblica ha portato al sequestro dell’immobile acquistato a Rende, che peraltro veniva affittato in nero, senza la redazione di alcun contratto e previo pagamento di metà delle spese di conduzione, a una studentessa 26enne, originaria della provincia di Reggio Calabria, che dal 2018 ad oggi ha pagato una locazione di 180 euro al mese. Diventati 190 da quest’anno.



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