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Regione Lombardia: alla Bit protagonista l’artigianato

Milano – L’alto artigianato lombardo come esperienza del territorio. Questo il focus del primo  tra gli eventi in programma allo stand di Regione Lombardia, alla Bit, Borsa Internazionale del Turismo, in programma fino a martedì 11 febbraio a FieraMilano Rho. La Regione Lombardia anche quest’anno è presente alla più importante manifestazione fieristica dedicata al travel, con uno stand di oltre 700 metri quadrati di spazio che ospita 48 co-espositori, di cui 12 stakeholder istituzionali che promuovono il territorio e 36 professionisti delle vendite che commercializzano l’offerta turistica lombarda, con una decina di eventi nell’arco dei tre giorni della kermesse.  In mattinata, l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia Barbara Mazzali, insieme a Stefano Micelli, presidente e AD di Upskill 4.0 ha fatto una panoramica su come l’alto artigianato lombardo, attraverso l’innovazione tecnologica, può diventare un protagonista nella narrazione del territorio e attrarre un turismo di qualità. All’ incontro anche tre imprenditori lombardi che hanno partecipato al ‘Bando Artigiani 4.0’ di Regione Lombardia per acceleratore di imprese per esplorare come la tradizione si trasforma in un catalizzatore per il turismo moderno, valorizzando l’identità regionale. Alla tavola rotonda infatti hanno partecipato Filippo Berto, CEO di BertO, azienda di arredamento e design di Meda, Max Maiorino, CEO di Maiorino SRL, noto al pubblico dei social con 324.000 follower su Instagram come ‘Calzolaio Max’, esperto nella riparazione di calzature e pelletteria di lusso, con clienti vip da tutto il mondo, e Maria Ruatti, executive di Noah Guitars realtà milanese che dal 1996 realizza chitarre e bassi elettrici in alluminio aeronautico. Artigiani 4.0 è un percorso di accelerazione promosso da Regione Lombardia  in collaborazione con Upskill 4.0, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Attraverso visite, workshop e incontri con esperti, l’obiettivo del progetto è aumentare e consolidare la competitività di alcune piccole e medie imprese della moda e del design della Lombardia, nel contesto delle tecnologie digitali e delle nuove strategie di business. “C’è una curiosità incredibile, lo stand è strapieno – ha affermato Mazzali – abbiamo iniziato la nostra kermesse di eventi con gli ‘artigiani 4.0′ che sono una serie di eccellenze all’interno dei nostri incubatori e li abbiamo letti e visti in una dimensione turistica. In realtà – ha rilevato l’assessore – loro fanno già turismo perchè le loro sono botteghe aperte che raccontano una storia di eccellenza a chi arriva nelle loro città”. “Esistono sul territorio di tutta la Regione Lombardia diversi artigiani, tante piccole e medie imprese che fondano il loro vantaggio competitivo su un saper fare unico – ha spiegato Micelli -. L’idea è stata quella di creare un gruppo di una dozzina di imprenditori prima di tutto, capace non solo di imparare da realtà che stanno in Italia e all’estero, ma soprattutto che potesse condividere il saper fare, storie, percorsi, in modo tale da mettere a punto una vera e propria comunità che oggi si propone come obiettivo quello di un allargamento anche molto rapido, coerente con gli obiettivi dell’Amministrazione regionale”. “Un’esperienza straordinaria – ha raccontato Filippo Berto – perché ci ha permesso di fare sia un percorso di formazione mettendo in rete anche altre imprese artigiane di eccellenza, sia un percorso di accelerazione, ovvero fare in modo che attraverso la tecnologia, attraverso la ricerca, le nostre lavorazioni, le nostra attività, i nostri processi, potessero in qualche modo fare un avanzamento per diventare più competitivi. L’obiettivo di questo progetto non è solo quello di creare un percorso di accelerazione, ma anche di far diventare queste imprese, questi luoghi, un centro di attrazione anche per quello che è un turismo legato anche al mondo della manifattura, che possa evidenziare sia l’eccellenza di queste lavorazioni, sia l’importanza del territorio e delle esperienze che le persone possono fare all’interno di questi laboratori”. “Grazie a questo progetto in collaborazione con Regione Lombardia sto provando a spingere la mia azienda oltre i suoi limiti attuali – spiega Max Maiorino, che ha all’attivo 800 mila follower tra Instagram, Facebook, YouTube e Tiktok -. Nasco come un artigiano che si è ritrovato un po’ sui social per far vedere quello che faceva, da lì il lavoro mi è esploso in mano perché hanno iniziato ad arrivarmi scarpe da tutto il mondo: da Dubai, New York, Boston, dall’America. Mentre a livello manuale riesco a star dietro al lavoro, e fare tutto in maniera pulita e precisa, a livello di gestione del magazzino invece, con la crescita che la mia attività sta avendo, unita alla poca esperienza, avrei avuto delle difficoltà. Regione Lombardia mi sta aiutando ad organizzare al meglio il mio lavoro”. “Come realtà che produce chitarre e bassi elettrici in alluminio da metà degli anni novanta – spiega Maria Ruatta – partecipiamo al progetto ‘Artigiani 4.0’; una particolarità oltre a questa unione tra tradizione e innovazione che è riscontrabile in ogni nostro strumento musicale è che la nostra sede si trova presso una villettina di fine 1600 nella periferia di Milano, che è un naturale luogo di incontro e di interesse e occasione di narrazione, sia per l’aspetto dell’artigianato, sia per quello che è il territorio e la storia di una periferia che avuto diversi volti e trasformazioni negli anni come quartiere produttivo, Siamo a Lambrate, quartiere produttivo per eccellenza quindi capite quante storie e narrazioni possono accadere se bussi alla nostra porta”.



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