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A partire dal 1° marzo 2025, i cittadini di Bologna e Ferrara dovranno affrontare un significativo aumento del costo dei biglietti dei bus Tper. Il biglietto singolo passerà da 1,50 a 2,30 euro, mentre il City Pass subirà un incremento da 14 a 19 euro. Queste modifiche sono state annunciate dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e dall’assessore alla Mobilità, Michele Campaniello, durante una conferenza stampa a Palazzo D’Accursio. Oltre agli aumenti dei biglietti, sono previste novità anche per le tariffe di sosta e le politiche di accesso al centro storico per i veicoli ibridi.

Dettagli sulle nuove tariffe dei trasporti pubblici

Il rincaro dei biglietti dei bus Tper rappresenta un cambiamento significativo per gli utenti del trasporto pubblico locale. Oltre all’aumento del biglietto singolo e del City Pass, anche il biglietto giornaliero vedrà un incremento, passando da 6 a 9 euro. Tuttavia, l’amministrazione comunale ha deciso di contenere gli aumenti sugli abbonamenti: l’abbonamento annuale subirà un incremento di 10 euro, mentre quello mensile aumenterà di 3 euro. È importante sottolineare che, nonostante questi aumenti, il prezzo degli abbonamenti rimane competitivo rispetto ad altre città italiane.

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Una novità introdotta è l’estensione della formula “best fare”: più viaggi si effettuano, meno si paga. In pratica, l’addebito massimo non supererà mai il costo di un biglietto giornaliero o di 25 euro a settimana. Entro un anno, è prevista l’introduzione di un “best fare” mensile a 39 euro, offrendo ulteriori vantaggi agli utenti abituali del trasporto pubblico.

Motivazioni dietro gli aumenti

Il sindaco Matteo Lepore ha spiegato che l’aumento delle tariffe si è reso necessario a causa di diversi fattori. Dal 2019, il prezzo del biglietto del bus non era stato ritoccato, ma negli ultimi anni il Comune ha dovuto affrontare tagli governativi pari a 12 milioni di euro sulla spesa corrente in tre anni, oltre a incrementi delle utenze e delle spese di personale. Inoltre, mancano 800 milioni di euro nel Fondo nazionale trasporti. Di fronte a queste sfide finanziarie, l’amministrazione ha ritenuto inevitabile procedere con gli aumenti, assicurando però che non ci saranno ulteriori rincari fino al 2028. È importante notare che l’obiettivo principale di questa manovra è garantire la sostenibilità economica del servizio di trasporto pubblico, mantenendo al contempo elevati standard di qualità per gli utenti.

Agevolazioni per specifiche categorie di utenti

Nonostante gli aumenti, il Comune ha introdotto alcune agevolazioni per determinate categorie di utenti. Ad esempio, per la prima volta, è stata prevista la gratuità del biglietto per chi accompagna i bambini a scuola (fino alle elementari). Questa misura consente a un massimo di due persone di viaggiare gratuitamente nel tragitto tra casa e scuola, incentivando l’uso del trasporto pubblico e riducendo il traffico nelle ore di punta. Inoltre, sono allo studio modalità di agevolazioni per gli anziani, al fine di supportare le fasce più vulnerabili della popolazione.

Modifiche alle tariffe di sosta e accesso al centro storico

Oltre agli aumenti dei biglietti dei bus, sono previste modifiche significative anche per le tariffe di sosta su strada. Da maggio 2025, la tariffa oraria della sosta passerà da 1,20 a 1,80 euro nella corona semiperiferica, da 1,50 a 2,20 euro nella corona semicentrale, da 1,80 a 2,90 euro in centro storico e da 2,40 a 3,90 euro nella cerchia del Mille. Gli abbonamenti mensili subiranno anch’essi un incremento, variando da un minimo di 60 euro nella corona semiperiferica a 100 euro nella cerchia del Mille e nel centro storico. Queste misure mirano a disincentivare l’uso dell’auto privata nel centro città, promuovendo al contempo l’utilizzo del trasporto pubblico.

Per quanto riguarda gli ingressi in centro storico, a partire dal 1° gennaio 2026, sarà vietato l’accesso in ZTL per circa 10.000 auto ibride di non residenti a Bologna. I residenti con auto ibride potranno continuare ad accedere, ma dovranno pagare la sosta, ad eccezione della propria area di residenza. Questa decisione è stata presa in risposta al forte aumento di veicoli ibridi negli ultimi anni, con l’obiettivo di ridurre il traffico e l’inquinamento nel centro città.

Investimenti nel trasporto pubblico ecologico

Parallelamente agli aumenti tariffari, Tper ha annunciato l’introduzione di 137 nuovi bus a idrogeno entro il 2026, di cui 127 a Bologna e 10 a Ferrara. I primi 37 mezzi saranno operativi già dalla prossima primavera. Questi autobus, a emissioni zero, rappresentano un passo significativo verso un trasporto pubblico più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. L’investimento per la fornitura dei 127 bus bolognesi è di 74,9 milioni di euro, di cui 69,9 milioni provenienti da fondi PNRR. Questo progetto sottolinea l’impegno dell’amministrazione comunale nel promuovere soluzioni di mobilità ecologiche e innovative.

Conclusioni

Le nuove misure annunciate dal Comune di Bologna rappresentano un cambiamento importante per i cittadini. Sebbene gli aumenti tariffari possano rappresentare una sfida per alcuni, le agevolazioni introdotte e gli investimenti in mezzi ecologici evidenziano l’impegno dell’amministrazione nel migliorare la qualità del trasporto pubblico e nel promuovere una mobilità sostenibile. È fondamentale che i cittadini siano consapevoli delle ragioni dietro questi aumenti e delle opportunità che il nuovo sistema tariffario offre. L’amministrazione comunale assicura che, dopo questi rincari, i prezzi rimarranno bloccati almeno fino al 2028. Inoltre, i biglietti e gli abbonamenti saranno validi non solo sui bus, ma anche sulla futura rete tranviaria e sul Servizio Ferroviario Metropolitano, permettendo un’integrazione più efficiente dei trasporti pubblici.

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