Ferrara è una provincia che invecchia (ogni 188,93 persone fra i 60 e i 64 anni ci sono 100 giovani in età 15-19 ani), con una speranza di vita di 83 anni (in linea con le medie nazionale e regionale) e con una ricchezza media annua di 26.305,53 euro (rispetto ai 36.364,17 dell’Emilia-Romagna e ai 29.666,10 della media nazionale).
È la fotografia che emerge dal Bes 2024 (Benessere equo e sostenibile) del territorio estense, il Rapporto, giunto alla decima edizione, basato sul protocollo d’intesa tra Istat, Upi, Anci, Regioni e Province autonome.
Il lavoro, forte della collaborazione di 33 Province e 8 Città metropolitane e inserito nel Programma statistico nazionale, consente di costruire una serie storica di dati fra loro omogenei e comparabili fra territori: 11 aree tematiche e 85 indicatori coerenti con gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030, adottata dall’Onu nel 2015, e aggiornati agli anni 2022 e 2023.
Il sito del progetto (www.besdelleprovince ) è il contenitore dove è possibile consultare i dati, tutti i Rapporti pubblicati, serie storiche e grafici interattivi.
Il Bes 2024, dunque, fotografa anche la situazione di Ferrara che, ad esempio, registra un buon andamento complessivo per l’indicatore istruzione e formazione.
È positivo il dato della popolazione in età 25-64 in istruzione o formazione permanente, con un 13% praticamente in linea con la percentuale regionale (13,8), ma migliore di quella nazionale (11,6).
Per i laureati in materie scientifiche (Stem), Ferrara si attesta a quota 17,5 laureati ogni mille abitanti, simile al dato nazionale (17,8), ma inferiore a quello emiliano-romagnolo (18,3).
Critica, invece, è definita la situazione della dispersione scolastica, con un 6,2 territoriale simile al dato nazionale (6,6) ma doppio rispetto a quello regionale (3,2).
La dinamica locale si ripete nell’indicatore lavoro.
Sul tasso di occupazione Ferrara fa meglio del dato nazionale (74,1 occupati ogni 100 abitanti in età 20-64 anni, rispetto ai 63,3), con coefficiente leggermente inferiore a quello regionale (75,9).
In calo è il tasso di disoccupazione (5,6 persone fra i 15 e i 74 anni su 100 in cerca di lavoro rispetto al 2022, quando il dato era l’8,1 per cento), inferiore al dato nazionale (7,7) e più vicino al 5% dell’Emilia-Romagna.
Scende di circa sette punti anche la disoccupazione giovanile (15-34 anni), dal 17% (2022) al 10,6 (2023), meno dell’andamento nazionale (13,4) ma sopra il livello regionale (8,7).
Il dato infortuni sul lavoro si assesta a quota 11 ogni 10 mila occupati, rispetto ai 10,7 della media regionale e ai 10 di quella nazionale.
In terreno di benessere economico è da notare il dato delle pensioni di basso importo, che nel Ferrarese si ferma al 14,64% della popolazione, rispetto al 17,45 in regione e al 20,36 in Italia.
Nella dimensione relazioni sociali emerge la percentuale di cittadini stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana sul totale degli stranieri residenti: il 4% del Ferrarese si colloca sullo stesso piano dell’andamento nazionale (4,2) e inferiore al dato regionale (5%).
Positiva per l’ente Provincia è l’incidenza delle spese rigide (fra cui personale e debito) rispetto alle entrate correnti, con un 20,7% nel 2022 (in calo rispetto al 29,7 del 2021), meglio dei dati regionale (24) e nazionale (22,7).
Sul tema sicurezza (numeri aggiornati al 2022), gli omicidi sono dimezzati dal 2021 (0,6 ogni 100 mila abitanti rispetto all’1,2) e in linea con regione e livello nazionale. Meglio di regione e Italia per le rapine denunciate, con il 30,9 su 100 mila abitanti nel Ferrarese, rispetto al 46,6 dell’Emilia Romagna e al 43,5 del livello nazionale.
Meno bene la voce truffe e frodi informatiche, con 543,3 casi ogni 100 mila abitanti a livello locale, rispetto a 460,4 in regione e 464,1 nazionale.
Con 13,3 ogni 100 mila abitanti, il dato locale delle violenze sessuali si colloca a metà tra quello regionale (15,7) e italiano (10,7).
La sicurezza sulle strade vede Ferrara, con 130 feriti nel 2022 ogni 100 incidenti, in linea con l’andamento emiliano romagnolo e migliore del dato nazionale (134,7).
Sul fronte innovazione, la percentuale di imprese ad alta tecnologia e conoscenza sul totale piazza il Ferrarese (32,4%) leggermente sotto all’Emilia Romagna (33,5) e al dato nazionale (34,5).
Positivi sono alcuni indicatori per qualità dei servizi.
Quelli per l’infanzia raggiungono il 30,8%, rispetto al 32,2 dell’Emilia Romagna e al 16,8 dell’Italia, mentre i posti letto ospedalieri estensi (dati del 2022) sono 39 ogni 100 mila abitanti, rispetto 37,6 in regione e 32,7 a livello nazionale.
Bene anche la raccolta differenziata dei rifiuti, che vede il territorio estense a quota 77%, rispetto al 74 dell’Emilia Romagna e al 65,2 nazionale.
Buone notizie, infine, dal lato cultura con una presenza di 31 biblioteche ogni 100 mila abitanti (rispetto alle 23 di Emilia Romagna e alle 22 in Italia) e da quello ambientale con un 33,2% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, superiore al 21,8 in regione e non distante dalla percentuale nazionale del 34,6.
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