Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
L’importante investimento nella campagna elettorale di Trump potrebbe fruttare una fortuna a Elon Musk. I regali del tycoon ai robotaxi Tesla sono tre: stop alle indagini, chiusura della National Highway Traffic Safety Administration e norme meno stringenti sulla sicurezza
Chi trova un amico trova un tesoro, un proverbio perfetto per Elon Musk e Donald Trump. Infatti, la critica al governo degli Stati Uniti per aver ostacolato Tesla sul fronte della guida autonoma potrebbe rendere una fortuna al miliardario sudafricano. I possibili regali del neo presidente statunitense per i robotaxi sono tre: stop a tutte le indagini, chiusura della National Highway Traffic Safety Administration e norme meno stringenti sulla sicurezza.
ROBOTAXI, TORNA LA SPERANZA PER MUSK?
Le indagini federali e i programmi di sicurezza che per anni avrebbero ostacolato Tesla e i suoi sforzi per sviluppare tecnologie di guida autonoma potrebbero sparire nel nulla. Infatti, l’ottimo rapporto tra Musk e Trump potrebbe porre fine da un momento all’altro alle indagini federali che pesano sulla casa automobilistica. L’amicizia tra i due uomini d’affari, cementata da una donazione di Musk di più di 250 milioni di dollari per la campagna elettorale di Trump, potrebbe liberare Tesla da quasi tutti i problemi di sicurezza della tecnologia che muove i robotaxi.
Infatti, diverse agenzie federali stanno indagando sul produttore statunitense per questioni relative alle capacità di guida autonoma, alla sicurezza dei veicoli e alle pratiche di lavoro. Prima fra tutti, la Securities and Exchange Commission (SEC) sta indagando per accertare se Musk e Tesla hanno sopravvalutato le capacità di guida autonoma dei loro veicoli, provocando incidenti. La maggior parte delle investigazioni, secondo diversi esperti statunitensi, potrebbero essere chiuse senza problemi. In particolare, il Dipartimento di Giustizia, si alleggerirebbe di una mole importante di cause.
ADDIO NHTSA CON TRUMP?
In un secondo momento Trump potrebbe smantellare le autorità di regolamentazione e la burocrazia. A rischio c’è il futuro della National Highway Traffic Safety Administration, agenzia federale che può indagare sugli incidenti delle vetture e richiedere richiami per difetti di sicurezza. Un’agenzia che spesso ha provocato le ire di Musk, che ha criticato in più occasioni il termine “richiamo” per quanto riguarda gli aggiornamenti dei software delle Tesla.
Se il neo presidente americano decidesse di abolire la NHTSA, che attualmente ha 6 indagini aperte nei confronti dell’azienda, le cause civili potrebbero diventare l’unico strumento per accertare la responsabilità di Tesla in caso di incidenti e malfunzionamenti delle automobili. Come se non bastasse, durante il suo mandato il neo presidente americano potrebbe decidere di allentare le normative sulla sicurezza che penalizzerebbero questa innovazione, uno dei pallini di Elon Musk da più di 10 anni.
ROBOTAXI, A CHE PUNTO E’ LA GUIDA AUTONOMA DI MUSK
La tecnologia della guida autonoma rappresenta forse la sfida più importante per il futuro di Tesla. Dieci anni fa il miliardario sudafricano ha previsto che i robotaxi Tesla avrebbero raggiunto la piena autonomia entro il 2018. Il primo progresso degno di nota è stato compiuto nel 2020, quando il software ha quasi ottenuto il livello 5. Tuttavia, la supervisione umana è ancora indispensabile per il corretto funzionamento della guida autonoma.
Musk ha annunciato che a giugno presenterà ad Austin il suo primo modello di robotaxi. Tuttavia, la vettura che Tesla lancerà a Austin a giugno è ancora lontana dall’auto a guida completamente autonoma promessa da Musk quasi dieci anni fa. Infatti, il software di Tesla FSD non ha ancora raggiunto l’obiettivo di funzionare senza intervento umano, ma negli ultimi mesi ha raggiunto risultati significativi. Tuttavia, il risultato attuale è più simile ai modelli di Waymo. L’impresa del gruppo Alphabet criticata per anni da Musk produce autovetture autonome, che controlla a distanza con un sistema simile a quello che installerà Tesla. I robotaxi a guida completamente autonoma rimarranno ancora un sogno per il miliardario sudafricano, per ora.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link