Un consorzio di investitori guidato da Elon Musk ha offerto 97,4 miliardi di dollari per acquistare OpenAI, la società che ha sviluppato il software ChatGpt. Lo scrive il Wall Street Journal citando l’avvocato di Musk, Mark Toberoff, che ha annunciato di aver presentato lunedì l’offerta al consiglio d’amministrazione. Si tratta di un salto di livello nella battaglia legale del magnate sudafricano contro Sam Altman, l’imprenditore con cui fondò OpenAI nel 2015 come ente di beneficenza, per poi uscirne nel per contrasti sulla gestione dell’azienda. L’anno scorso Musk aveva già fatto causa ad Altman per aver violato il contratto di fondazione della start-up, dando vita a una sussidiaria a scopo di lucro che è servita come mezzo per raccogliere denaro da Microsoft e altri investitori.
L’offerta complica i piani di Altman per il futuro di OpenAI, tra cui la conversione in una società a scopo di lucro e l’investimento fino a cinquecento miliardi di dollari in infrastrutture tramite la joint venture Stargate, lanciata da Donald Trump alla Casa Bianca. “È tempo che OpenAI torni alla forza open source e incentrata sulla sicurezza per sempre che era una volta. Faremo in modo che ciò accada”, ha affermato Musk in una dichiarazione fornita dal suo legale Toberoff. I rappresentanti di OpenAI per ora non hanno risposto a una richiesta di commento. Una reazione è invece arrivata da Altman con un post sulla piattaforma X, ex Twitter, di proprietà di Musk: “No grazie, ma se vuoi possiamo comprare noi Twitter per 9,74 miliardi”. Un riferimento alla perdita di valore subita dal social dopo l’acquisto del patron di Tesla.
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