Che fine ha fatto Federico Pistono? Dal successo alla scomparsa tre anni fa: “Guardai la morte negli occhi. Ecco la verità che non volevo raccontare…” Ma c’entrano anche i dubbi sulle sue startup? – MOW

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Federico Pistono divenne famoso come “imprenditore esponenziale”: co-conduttore in Rai, citato all’estero, quattro start-up più delle aziende stoni. Ma tre anni fa scompare dai radar, per ricomparire ora con una lunga lettera in cui spiega cosa gli sia successo e perché abbia deciso di sparire. Il motivo? Lo stress causato dalle sue numerose attività (anche politiche) e la sensazione che il mondo andasse contro i suoi valori. Al tempo, però, era stato anche criticato per alcune dichiarazioni non verificate o verificabili e per i presunti successi delle sue attività. Ecco cosa ha raccontato

“Se stai leggendo queste parole, significa che sono trascorsi tre anni dall’ultima volta che le nostre vite si sono incrociate. Tre anni di silenzio, in cui mi sono ritirato dalla scena pubblica, avvolto in un mistero che non ho avuto la forza di dissolvere. Fino ad oggi”. Federico Pistono, che si era presentato al mondo come l’astro nascente dell’innovazione tecnologica e sociale, è riemerso dopo tre anni di silenzio con una rivelazione sorprendente. In un articolo pubblicato sul suo blog di Substack, Pistono svela i profondi che lo avrebbero spinto a ritirarsi improvvisamente dalla scena pubblica, nonostante una carriera che definisce “all’apice del successo”. “Avevo una bellissima ragazza e amici sparsi per il mondo. Viaggiavo ovunque desiderassi… tutto sembrava andare alla grande”, racconta Pistono. Ma nonostante i traguardi raggiunti, tra cui collaborazioni con giganti come Google e Ibm, racconta, e la pubblicazione di bestseller internazionali, Pistono sentiva un vuoto interiore. “Mi sembrava di essere appagato, eppure dentro di me sentivo un richiamo che non potevo ignorare”. Il suo impegno in movimenti come lo Zeitgeist e il Movimento 5 Stelle, inizialmente fonte di ispirazione, si trasformò in disillusione. “Affrontavo temi che toccavano le radici profonde dell’esistenza… Creai il Movimento Zeitgeist in Italia e fui tra i primi attivisti di quello che sarebbe poi diventato il Movimento 5 Stelle. Mobilitai migliaia di attivisti per anni. Eppure, entrambi mi lasciarono un’amara disillusione”, aggiungendo: “I valori in cui credevo vennero traditi, corrotti, e la leadership si rivelò distante dagli ideali che avevano ispirato il mio impegno”. Intanto, anche la pressione per dover mantenere uno standard elevato e la costante esposizione pubblica iniziarono a pesare. “Iniziai ad avere per la prima volta attacchi di panico… Passavo ore paralizzato, terrorizzato, sul letto”.

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Questa spirale discendente lo portò a confrontarsi con pensieri oscuri. “Guardai la morte negli occhi più volte… in un momento di abisso, contemplai persino l’idea di porre fine a tutto”, ammette. La decisione di ritirarsi divenne inevitabile. “Abbandonai ogni cosa, e scomparvi nel silenzio per tre anni”, afferma, segnando l’inizio di un periodo di riflessione e guarigione. Durante questo tempo, Pistono intraprese un viaggio interiore, affrontando traumi e paure che lo avevano paralizzato. “Mi ritirai in una reclusione quasi ascetica… trovai rifugio per il mio corpo stanco, battuto, e la mia anima sconvolta”, scrive, descrivendo il suo percorso di rinascita. Oggi, Pistono emerge con una nuova prospettiva. “Scrivo queste parole con forza e quieta determinazione, ma soprattutto con una pace interiore che sembrava irraggiungibile”, dichiara, suggerendo una ritrovata serenità. Ci si chiede, tuttavia, se il suo passo indietro, tre anni fa, fosse legato anche alle polemiche e a dubbi intorno alla sua attività e in particolare ad alcune sue dichiarazioni, alcune delle quali raccolte e smentite da alcune pagine di fact-cheking e slow journalism come YOUng. Tra queste, per esempio, il fatto che il co-fondatore di Google Larry Page avesse elogiato un suo libro durante un’intervista con l’Huffington Post. Ma soprattutto: le sue quattro start-up, quelle su cui si basava la sua fama e che avrebbero dovuto dimostrare le sue competenze come “imprenditore esponenziale” (questa la sua definizione), pare non abbiamo ottenuto grandi successi. Da Konoz, durata due anni (2014-2016), passando per Esplori, Exponential Thinking e Deep Thought. Che le malelingue c’entrino con tutto questo?





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