Il fenomeno del sovraindebitamento e dell’usura continua a rappresentare una criticità per numerosi imprenditori, con un impatto sempre più rilevante sul tessuto economico della Capitale. È quanto emerge dai dati raccolti dall’Ambulatorio Antiusura e dall’Osservatorio economico di Confcommercio Roma, che evidenziano una crescente instabilità economica e un’esposizione sempre maggiore delle imprese a fenomeni di illegalità. L’indagine è stata illustrata nella sede di Confcommercio Roma, nell’ambito della presentazione della guida antiusura, realizzata dalle due associazioni, per offrire un supporto operativo alle aziende interessate da tali problematiche.
All’evento sono intervenuti tra gli altri, il presidente di Confcommercio Roma, Pier Andrea Chevallard, la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio, Roberta Angelilli, e l’assessora alle Attività produttive di Roma Capitale, Monica Lucarelli. Contro l’usura Confcommercio Roma è impegnata per la legalità e contro l’usura, “che costituisce un fattore di rischio sempre più rilevante”. ha sottolineato Chevallard. Inoltre, “siamo convinti di voler aggiungere la nostra costituzione in processo come parti civili offese a fianco dei tutti quegli imprenditori colpiti dagli usurai – ha affermato Chevallard -, per testimoniare ancora più con fermezza il nostro impegno contro questa vile piaga”. Secondo il report, su una media che dimostra una domanda costante con circa 1.500 contatti l’anno, al 31 dicembre 2024 il 48 per cento degli utenti dell’Ambulatorio Antiusura sono imprenditori, seguiti dai dipendenti al 36 per cento, dai pensionati al 12 per cento e da una quota residuale di persone senza reddito.
Secondo il rapporto, il sovraindebitamento coinvolge l’89 per cento degli utenti, mentre l’11 per cento si trova in una condizione di usura. “Da anni abbiamo attivato lo sportello con l’Ambulatorio antiusura Onlus – ha continuato Chevallard – per promuovere la cultura della legalità e prevenire questi fenomeni mediante l’accesso ai fondi di prevenzione”. Inoltre, per aiutare imprenditori in difficoltà è stata realizzata una guida contro l’usura e il sovraindebitamento delle imprese. La vicepresidente Angelilli l’ha definita: “Super sintetica e chiara. Chiunque può sapere a chi rivolgersi: è di questo che c’è bisogno”. E ha proseguito: “Intorno a questi fenomeni ci sono dei pregiudizi, ma è un problema che capita a persone assolutamente normali – ha affermato -, capita anche all’imprenditore di successo e onesto. L’informazione deve essere per tutti, nessuno è esente da un pericolo del genere, truffe comprese”. Dal 2003 al 2024, attraverso i fondi di prevenzione per i fenomeni di usura previsti dalla legge 108/96, sono stati garantiti da Ambulatorio Antiusura prestiti per un totale di 7,5 milioni di euro. L’analisi dei dati dall’Osservatorio economico di Confcommercio Roma evidenzia anche una crescente preoccupazione per la sicurezza delle imprese.
Secondo il rapporto di Confcommercio, particolarmente preoccupante è il dato relativo all’usura e al racket: il 23,6 per cento degli imprenditori riferisce di aver sentito parlare di prestiti illeciti o tentativi di estorsione. Inoltre, il 21,2 per cento giudica molto grave l’esposizione al rischio per le imprese del commercio al dettaglio, della ristorazione e dei bar, esprimendo forte preoccupazione per la sicurezza dei colleghi nella propria zona. Come forma di prevenzione e contrasto all’illegalità, il comune di Roma ha avviato un corso di educazione finanziaria con la collaborazione della Banca d’Italia. “Formare cittadini e cittadine – ha aggiunto l’assessora Lucarelli -, ognuno sulla base di quello che può. Per questo abbiamo avviato con la Banca d’Italia un corso sull’educazione finanziaria per gli imprenditori del commercio e dell’artigianato”.
Per far fronte a questa emergenza, in base al rapporto di Confcommercio Roma, le strategie di contrasto più indicate dagli imprenditori includono: la denuncia alle autorità per il 65,4 per cento, la segnalazione informale alle forze dell’ordine per il 39,1 per cento e solo per il 30,8 per cento il ricorso alle associazioni di categoria o alla solidarietà tra gli stessi imprenditori. “Questo incontro serve a riaffermare il nostro impegno per la legalità e contro l’usura – ha proseguito Chevallard -, che costituisce un fattore rischio sempre più rilevante. I dati che emergono ci devono invitare a una riflessione profonda e attivare sinergie utili e necessarie per contrastare un fenomeno che rischia di impattare pesantemente sul nostro tessuto economico”, ha concluso. La crescita del sovraindebitamento e il dilagare di fenomeni illegali mettono dunque a rischio la tenuta economica del territorio, È fondamentale rafforzare le misure di prevenzione, promuovere la cultura della legalità e garantire strumenti di supporto più efficaci per le imprese in difficoltà.
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