la centrale di rifornimento in via Petroli pronta per giugno 2026

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


MESTRE – Dall’idrogeno dipende anche il futuro del trasporto pubblico in città. E i tempi, vista la scadenza rigorosa del Pnrr per il giugno 2026, è ormai praticamente quasi dietro l’angolo. Il Comune di Venezia ha infatti deciso di puntare tutto sull’energia pulita e la mobilità sostenibile, scommettendo quasi 80 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza sui bus alimentati a idrogeno, ai quali vanno aggiunti oltre 21 milioni di euro per la futura stazione di rifornimento prevista tra via Righi e via dei Petroli (alle spalle dell’ex PalaExpo) e l’impianto di produzione di idrogeno poco distante. Ai primi quattro autobus alimentati a idrogeno in circolazione dall’autunno 2023 (costati 2,5 milioni di euro) se ne aggiungeranno tra poco più di un anno altri 90, andando così a rinnovare il parco mezzi di Avm/Actv.


HYDROGEN VALLEY

La scommessa si inserisce in quella, ancora più ampia, di trasformare Porto Marghera in una “Hydrogen Valley”, ovvero un hub per la produzione, stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno verde per la decarbonizzazione dei processi produttivi. «In tale contesto – spiegano dal Comune di Venezia -, anche in collaborazione con player internazionali e le nostre società partecipate, abbiamo promosso l’avvio di iniziative concrete e progetti di sviluppo finalizzati alla realizzazione di una filiera dell’idrogeno nell’area veneziana, nonché alla diffusione di una mobilità sostenibile ed al contenimento delle emissioni inquinanti dei mezzi circolanti».

E qui si inserisce il Pnrr, con la misura “Rinnovo flotte bus e treni verdi”, all’interno della quale il Comune ha previsto l’acquisto di 123 autobus per il trasporto pubblico locale ad emissioni zero, per un importo complessivo di 77.750.000 euro: 90 di questi (75 lunghi 12 metri e altri 15 lunghi 18 metri) alimentati ad idrogeno. «Gli autobus, dotati di sistemi di conversione dell’energia a celle a combustibile fuel cell, sono attualmente in fase di costruzione negli stabilimenti di Solaris, l’azienda che si è aggiudicata la gara per la fornitura, e saranno in circolazione entro il 30 giugno 2026, affiancando i quattro già utilizzati per servizi urbani ed extraurbani dal 2023» riprendono in Comune.

LA STAZIONE

Ma, per correre, questi nuovi bus avranno bisogno dell’idrogeno e di una maxi-stazione in grado di ricaricarli quotidianamente. Il partner di Avm, scelto dopo una procedura ad evidenza pubblica del 2022, è Eni Sustainable Mobility che ha messo a disposizione l’area di oltre due ettari dell’ex impianto Gpl Agip Gas a Porto Marghera. Oltre all’area di rifornimento, il progetto prevede i anche la realizzazione di un impianto di lavaggio autobus, un’officina dedicata ai nuovi autobus ad idrogeno, un edificio adibito a sala per la sosta e altri servizi e un parcheggio per tutti i bus “puliti”, con 79 stalli per mezzi da 12 metri e 15 per quelli da 18 metri, il tutto conspecifici apparati di sicurezza e antincendio per garantire l’impianto e le aree circostanti.

L’idrogeno verde necessario al rifornimento della flotta di autobus a idrogeno di AVM (con un consumo stimato di circa 1700 kg/giorno) sarà prodotto da un impianto di produzione, per elettrolisi dell’acqua alimentato prevalentemente da energia elettrica rinnovabile, previsto in un’area a poca distanza, collegato con pipeline all’impianto di distribuzione dell’idrogeno per il rifornimento dei pullman.

TEMPI STRETTI

Openpolis, fondazione indipendente e senza scopo di lucro che promuove progetti per l’accesso alle informazioni pubbliche, monitora da tempo – su scala nazionale – anche i progetti collegati al Pnrr. La scadenza dell’estate 2026 è ormai ravvicinata e, per quando riguarda i due progetti per il trasporto pubblico veneziano, Openpolis non è così ottimista: per il rinnovo del parco mezzi (ma qui i bus saranno pagati alla consegna) finora è stato speso solo il 21% degli 87 milioni di euro del finanziamento totale; va decisamente peggio per la stazione di rifornimento di idrogeno di via Righi/via dei Petroli per la quale, su un finanziamento di 21,7 milioni, sarebbero stati spesi solo 125mila euro (lo 0,57%, secondo i dati aggiornati al 13 dicembre 2024). A metà maggio dell’anno scorso sono comunque iniziate le demolizioni e la rimozione totale di tutti i fabbricati, silos, linee interrate e sottoservizi insistenti sull’area, propedeutici alla realizzazione del progetto.

«É in avanzata fase di definizione la progettazione esecutiva della stazione di rifornimento e dell’impianto di produzione e il confronto con gli enti competenti – fanno sapere dal Comune -. Dalla scorsa estate è stato inoltre avviato il processo di acquisizione degli impianti tecnologici e delle apparecchiature (tra cui gli elettrolizzatori) nei tempi previsti dal cronoprogramma delle attività. Le aree di intervento citate sono interessate dalla Variante n. 107 al Piano degli Interventi a adottata dal Consiglio comunale il 28 maggio scorso proprio al fine di consentire la realizzazione del “Parco dell’idrogeno e delle energie innovative e rinnovabili”». Infine, con la chiusura della procedura di Verifica di assoggettabilità a Vas da parte della Commissione regionale, attualmente in corso, sarà discussa dal Consiglio comunale la delibera di approvazione della Variante.
 

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link