Fratelli D’Italia: Indignazione per il Nuovo Atto Aziendale dell’ASP di Crotone: Proteste e Critiche

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La pubblicazione sull’Albo Pretorio del nuovo “Atto Aziendale” dell’ASP ha suscitato enorme e generale indignazione per il mancato, ancorché imprescindibile, preventivo coinvolgimento delle Istituzioni locali, siano esse Comune, Provincia, Organizzazioni sindacali di categoria.

L’indignazione è comune e condivisa, ma vi è molto di più solo a studiarne l’architettura proposta.

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Intanto, appare assai poco logica la pubblicazione di un Atto così importante per la sanità territoriale senza anticipazione alcuna alla necessaria “conferenza dei servizi” deputata a trasfondere le esigenze e le criticità del territorio; ma ancor meno logica appare l’intera organizzazione della sanità che il Piano prospetta.

Premiato il settore amministrativo per il quale sono state individuate ben cinque U.O.C. (Unità Operative Complesse caratterizzate da piena autonomia organizzativa e gestionale) e quattro U.O.S. (Unità Operative Semplici, con limitata autonomia e  subordinate alle strutture complesse).

Inspiegabilmente, il settore sanitario appare invece fortemente svilito e ridotto di valore, con diversi reparti ospedalieri rimasti sguarniti persino di Unità Operative Semplici.

Ingiustificabile e distante dai bisogni dei cittadini, la proposta di eliminare la Struttura Aziendale di Farmacia Ospedaliera e quella di Farmacia Territoriale nonché di creare una U.O.C. di Politiche del Farmaco di cui non si comprende bene né l’ambito e né le funzioni.

Opinabile appare il declassamento della Diabetologia che da sempre ha dato nel territorio Crotonese eccellenti risposte, al pari del servizio di Angiologia e Dermatologia che verrebbero declassate a U.O.S. della Medicina interna.

La Medicina Nucleare, chiusa da tempo viene annoverata tra le U.O.C. così come la TIN viene indicata come U.O.S, seppur da tempo ormai non operativa in quanto ospedale Spoke (nei quali vengono assicurate solo le funzioni ospedaliere di base).

E’ difficile non chiedersi se il Commissario conosca ed abbia avuto contatti reali con il nostro nosocomio.

Non si comprendono, altresì, le modalità e i criteri di assegnazione delle U.O.S:  Per competenze specifiche?  Per numeri?  Per Utenza? Per risposte ai bisogni?

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In alcuni reparti, come Cardiologia, di U.O.S. ne vengono assegnate addirittura tre mentre altri, come l’Oncologia, ultra specialistica, ne rimangono sguarniti pur rappresentando quest’ultima, per numeri e bacino d’utenza, un riferimento costante per l’intero territorio provinciale ed extra provinciale, tra l’altro considerato a rischio elevato per patologie neoplastiche.

Appare, inoltre, una scelta non condivisibile la creazione di un Super Dipartimento Ospedaliero in cui si accentrano poteri e si limita l’autonomia dei singoli dipartimenti, creando un miscuglio disomogeneo tra dipartimenti funzionali e strutturali.

Ciò testimonia l’assoluta non attuabilità di questo “Atto Aziendale” che sembra essere stato redatto fuori dal nostro contesto sociale e sanitario, calato, forse, da regioni che godono di realtà ben diverse dalla nostra.

Mancano le premesse affinché l’unico ospedale provinciale possa divenire attrattore di professionalità ulteriori rispetto a quelle già esistenti.

Come può un Ospedale Civile, declassato da HUB a SPOKE nel silenzio istituzionale, continuare a subire scomposte prevaricazioni, infarcite da logiche poco chiare alla cittadinanza?

Noi, di Fratelli D’Italia, non resteremo fermi, continueremo ad attenzionare e denunciare questa lenta ed inesorabile dequalificazione.

Ogni occasione sarà utile per stimolare le coscienze a rinverdire quei sentimenti di indignazione e di protesta, finalizzati alla pretesa del riconoscimento del ruolo che ci spetta nel panorama sanitario locale e regionale.

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L’auspicio è che la politica sanitaria regionale, nel suo già avviato, virtuoso percorso di ripresa della sanità calabrese, tenga di conto delle plurali e differenti esigenze che corrispondono ad ogni singolo territorio.

Noi ci siamo e ci saremo, ma soprattutto, sempre e comunque dalla parte del cittadino.

 

Simona Ferraina

Coordinatrice di Fratelli d’Italia – Crotone

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