EU AI Champions Initiative: 60 aziende europee insieme per accelerare la leadership dell’Europa nell’AI

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Posizionare l’Europa come leader globale nell’intelligenza artificiale (AI), migliorandone sviluppo e applicazioni: è questo lo scopo della “EU AI Champions Initiative” (Iniziativa per i campioni europei di AI), un’iniziativa lungo termine che unisce oltre 60 aziende leader europee, che vanno dalle startup alle aziende consolidate.

L’iniziativa è stata presentata all’Élysée come parte dell’AI Action Summit, ospitato a Parigi dal Presidente francese Emmanuel Macron, alla presenza della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e dei Capi di Stato e di Governo di Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Svezia.

Al Summit l’Italia è stata rappresentata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha ricordato la strategia e la posizione italiana per lo sviluppo di un’AI etica, sicura e inclusiva, sottolineando la necessità che lo sviluppo tecnologico segua un approccio umanocentrico.

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EU AI Champions Initiative, una partnership per guidare lo sviluppo e l’applicazione dell’AI

Per la prima volta i leader europei provenienti da diversi paesi, industrie, tecnologie e politiche si sono riuniti con l’obiettivo di creare un volano funzionale per accelerare la leadership dell’Europa nell’AI, delineando una visione positiva e ambiziosa per l’Europa, mobilitando talento e capitale e accelerando così l’adozione dell’AI nell’industria europea.

L’iniziativa è guidata da General Catalyst, un’azienda di investimenti e trasformazione, e vede tra i suoi 60 soci aziende provenienti da diversi settori, come Dassault Systèmes, Deutsche Bank, Orange Group, Axa, Lufthansa, Mercedes-Benz, Spotify, Siemens e molti altri.

“Sfruttando questo momento, lavorando con maggiore intenzione e abbracciando una profonda collaborazione, l’Europa può cogliere un’opportunità generazionale guidando l’applicazione dell’AI, integrandola nella nostra base industriale per aumentare la produttività, la resilienza e la sovranità economica, specialmente in settori chiave come la manifattura, l’energia, la sanità e la difesa,” commenta Jeannette zu Fürstenberg, Managing Director e Head of Europe di General Catalyst.

“L’Europa possiede tutti gli elementi essenziali per creare un’infrastruttura di AI resiliente e competitiva: talento, capitale e una forte base industriale con distribuzione e dati proprietari. Con l’impegno di oltre 60 aziende leader europee, dobbiamo sfruttare queste risorse per attivare un volano funzionale tra tecnologia, capitale e politica,” aggiunge.

Tutte le aziende partecipanti sono unite dalla convinzione che presentare un’opportunità di mercato coesa all’ecosistema imprenditoriale creerà meccanismi auto-rinforzanti per costruire nuove aziende tecnologiche e migliorare le posizioni di leadership globale delle industrie consolidate dell’Europa, guidando insieme la crescita economica e la prosperità sociale dell’EU.

Aziende pronte a stanziare 150 miliardi per sviluppare l’AI in Europa

Oltre 20 importanti investitori internazionali – tra cui Balderton, Blackstone, CVC, DST Global, EQT, General Catalyst, Insight, KKR, Lightspeed e Warburg Pincus –, sono pronti a stanziare 150 miliardi di nuovo capitale e fondi già raccolti per opportunità legate all’AI in Europa nei prossimi cinque anni.

Questi investimenti coprono un’ampia gamma di settori, includendo aziende tecnologiche di AI, imprese che applicano l’AI per migliorare le loro operazioni e infrastrutture critiche che supportano l’AI, come l’energia e i data center.

Questo capitale evidenzia l’enorme potenziale di trasformazione dell’AI nella regione e attirerà ancora più talento e capitale, accelerando l’adozione dell’AI nell’industria europea.

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Come liberare il potenziale dell’AI attraverso partnership industriali: alcuni esempi dai membri della EU AI Champions Initiative

Come parte del suo impegno nella EU AI Champions Initiative, General Catalyst ha pubblicato il rapporto “Un’agenda ambiziosa per l’AI europea”, che mette in evidenza il potere della collaborazione tra diversi stakeholder su questo fronte tecnologico, anche attraverso numerosi casi studio europei.

Il documento, inoltre, fornisce raccomandazioni per una strategia europea complessiva sull’AI, consolidando le intuizioni dei leader del settore e fornendo indicazioni concrete per i decisori politici e le imprese. Nel documento sono riportati anche degli esempi di come diverse aziende stanno sfruttando l’AI per ottimizzare i processi e aumentare la produttività.

Ad esempio, l’AI ha permesso agli scienziati di Novo Nordisk di migliorare i processi legati alla scoperta terapeutica, riducendo al minimo i cicli sperimentali, grazie all’utilizzo del software di Cradle. Questa partnership accelera l’innovazione riducendo i tempi di scoperta e sviluppo, migliorando la sicurezza e l’efficacia dei farmaci per i pazienti.

“L’AI sta trasformando le industrie esistenti che sono al centro della prosperità dell’Europa. I settori farmaceutico e biotecnologico, in cui l’Europa è storicamente un leader globale, sono esempi principali”, spiega Stef van Grieken, Co-fondatore e CEO di Cradle.

“Noi di Cradle, stiamo osservando come l’AI riduca drasticamente i costi e i tempi di ricerca e sviluppo per tutto, dai nuovi medicinali alle diagnosi, fino ai cibi e ai prodotti chimici sostenibili. L’iniziativa EU AI Champions arriva in un momento cruciale: se non agiamo con decisione ora, rischiamo di perdere il nostro vantaggio competitivo in questi settori vitali che influenzano sia la salute umana che quella del pianeta”, aggiunge.

Loft Orbital e Helsing, invece, stanno ridefinendo l’intelligence di difesa creando una costellazione ISR multi-sensore potenziata dall’AI, che porterà a un aumento della velocità delle operazioni militari di 10 volte entro il 2026. Dieci satelliti LEO iniziali di Loft, dotati di diverse telecamere e sensori RF, sfrutteranno l’elaborazione dell’AI in orbita di Helsing per l’identificazione e la classificazione in tempo reale delle risorse militari globali, integrando le risorse sovrane. Con alta reattività, brevi periodi di rivisitazione e bassa latenza, il sistema consentirà un uso tattico delle risorse spaziali.

“La corsa all’AI è tutt’altro che finita, è appena iniziata. Dobbiamo urgentemente aumentare la nostra ambizione per l’AI e sfruttare il potenziale dell’Europa in termini di tecnologia e talento, capitale e imprenditorialità. Crediamo che la leadership nell’AI sia fondamentale per la sovranità e una Europa forte”, commenta Gundbert Scherf, Co-Fondatore e Co-CEO di Helsing.

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SAP e Mistral AI stanno reinventando insieme il software aziendale per alimentare la futura forza lavoro human-agentic dell’Europa, basata sulla collaborazione tra lavoratori e agenti di AI.

Integrando i modelli di Mistral AI nell’ambiente sicuro e affidabile di SAP, le imprese globali possono lavorare in sicurezza con i loro dati proprietari per codificare i loro processi specifici del settore in modelli all’avanguardia. Ciò non solo migliora la funzionalità delle applicazioni principali di SAP, ma amplifica anche in modo critico il vantaggio competitivo dei loro clienti.

Esempi che evidenziano l’importanza della collaborazione a tutti i livelli: all’interno delle industrie, una maggiore condivisione dei dati e quadri di innovazione congiunta sono essenziali per sbloccare la crescita, mentre le partnership intersettoriali possono sbloccare gli investimenti necessari nelle infrastrutture AI e generare soluzioni innovative che trascendono i confini tradizionali. È altrettanto fondamentale promuovere sinergie tra le aziende consolidate, che dispongono di scala e risorse, e le startup, che portano agilità e innovazione all’avanguardia.

Le raccomandazioni dell’EU AI Champions Initiative per un quadro politico a supporto dello sviluppo dell’AI

L’Europa, sottolineano i partecipanti all’iniziativa, deve stimolare la sinergia tra tecnologia, capitale e politica stabilendo un quadro AI mirato e guidato dalla competizione.

I risultati di oltre 60 interviste con il settore privato mostrano un urgente bisogno di semplificare le normative per supportare la crescita, mitigando al contempo i potenziali rischi.

Invece di introdurre nuovi strati normativi, l’accento dovrebbe essere posto sull’armonizzazione, la chiarezza giuridica e l’eliminazione delle barriere interne che ostacolano la scalabilità dell’AI. Il rapporto delinea sei raccomandazioni politiche concrete:

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  1. un approccio unificato alla chiarezza e conformità normativa. La semplificazione di oltre 100 leggi focalizzate sulla tecnologia nell’UE deve essere fondamentale
  2. armonizzazione e condivisione sicura dei dati. Stabilire un ambiente di dati sicuro e favorevole all’innovazione con regole di governance e conformità armonizzate per consentire una condivisione e collaborazione efficace dei dati
  3. un programma di accelerazione degli investimenti e dell’adozione dell’AI. Ridurre i carichi burocratici e implementare misure di assorbimento del rischio per facilitare il finanziamento delle aziende AI, collegando gli investimenti in AI alle riforme del mercato finanziario
  4. creare un’infrastruttura adeguata ad alimentare la strategia AI. Promuovere una vasta collaborazione inter- e intra-industriale per sviluppare architetture comuni e specifiche per la gestione dell’energia, la progettazione dei data center e la connettività di rete, sostenute da partenariati pubblico-privati
  5. una campagna AI per potenziare la comprensione pubblica e lo sviluppo delle competenze. Lanciare una campagna educativa a livello UE per costruire fiducia nell’AI e migliorare le competenze, concentrandosi sulla sicurezza e i benefici dei prodotti AI realizzati nell’UE e sottolineando i vantaggi pratici in vari settori.

Il Ministro Urso al vertice di Parigi: “L’Europa segua la via antropocentrica”

All’AI Summit di Parigi ha partecipato anche il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha riaffermato la visione dell’Italia per la realizzazione in Europa di un’intelligenza artificiale etica, regolamentata e orientata alla crescita inclusiva, in linea con la “terza via” evocata dal Presidente francese Macron, alternativa ai modelli degli altri grandi attori globali come gli Stati Uniti e la Cina.

“L’Europa ha il dovere di costruire un modello di sviluppo dell’AI che segua una strada autonoma, equilibrata e sicura, secondo la propria visione antropocentrica, in cui la scienza resta sempre al servizio dell’uomo”, ha affermato il ministro.

“È questa la strada indicata dall’Italia nel disegno di legge del governo Meloni che anticipa il Regolamento UE definito proprio su impulso del nostro Paese. In questo contesto si è caratterizzata anche la presidenza italiana del G7 che ha dato avvio all’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, in linea con il Piano Mattei promosso dal Presidente Meloni”, ha aggiunto.

L’AI Act europeo ha segnato un passo importante verso un approccio etico, inclusivo e responsabile all’AI, anche se secondo Urso “non bastano le regole ma sono necessari gli strumenti utili ad abilitare gli investimenti e dare all’Europa un ruolo di primo piano a fronte dell’azione degli altri grandi attori a livello globale”.




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