da qui si gode un panorama magico, ma la vera sorpresa è… genovese

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Una terrazza panoramica da dove si possono ammirare, in un solo colpo d’occhio, le saline e il mare, le vette della più grande isola del Mediterraneo. Questo borgo, per secoli isolato e altero, è da qualche decennio una delle mete più ambite di un turismo che non cerca solo la massa, ma vuole scoprire la qualità di approfondire, conoscere, esplorare e, perché no, lasciarsi andare ai piaceri della gola. E quale mezzo migliore se non la moto, con la sua flessibilità, per arrivare nella celeberrima Erice? Non il solito borgo affacciato sul mare, perché sì c’è, ma è a 700 metri di altitudine più in basso e auna decina di chilometri di distanza. E la strada per arrivarci sembra in alcuni tratti un passo alpino. Insomma, le premesse ci sono. Pronti a partire?

Erice in moto. L’itinerario

Mappa


Partiamo dal mare e arriviamo sul mare, ma prima dobbiamo risalire la china, o meglio la vetta del Monte San Giuliano, che conduce ai 751 m s.l.m. di Erice, la terrazza panoramica della Sicilia. Non è un caso che, proprio il nome che la città ha tenuto fino agli anni ’30, fosse Monte San Giuliano. Usciamo dal centro storico di Erice tramite Corso Piersanti Mattarella (intitolato al fratello del Presidente della Repubblica, ucciso dalla mafia) e prendiamo la SP31 in direzione di Erice che raggiungiamo in 13 chilometri di tornanti sospesi su uno dei panorami più belli d’Italia. Dopo la visita alla città, riprendiamo Via Erice in vista di Valderice (8 km) e da qui iniziamo a ridiscendere verso il mare, raggiungendo via SS187/SP18 Custonaci e infine, via SP16, San Vito Lo Capo.

Anche in moto, anche in inverno: Erice è bella sempre


La Cattedrale di Santa Maria Assunta, il più importante luogo di culto di Erice

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Mentre il sole comincia a calare, le stradine acciottolate di Erice si tingono di un colore dorato, e l’aria si riempie di un profumo avvolgente di storia e mistero. Questo antico borgo, arroccato su una montagna che domina la città di Trapani, sembra sospeso tra cielo e terra. Le nuvole, spesso, avvolgono la cittadina in un abbraccio etereo, creando un’atmosfera da sogno. Camminare per Erice è come fare un salto indietro nel tempo, in un’epoca in cui le leggende e le storie d’amore erano narrate al chiaro di luna, e ogni angolo nascondeva un segreto. Arrivarci in moto è superare un dislivello di 700 metri in 13 chilometri. Uscire in pantaloncini, e arrivare in felpa. Vivere il mare e la montagna in un solo, straordinario colpo d’occhio. E non finisce qui, perché la città ha tanti tesori da scoprire.

Cosa vedere in città


Il Castello di Venere a Erice, le cui particolarissime forme e la posizione sembrano l’ambientazione di Game of Thrones

Non fermatevi alla fine della strada, non accontentavi di uno sguardo mordi e fuggi. Dopo aver parcheggiato, e con in mano una squisita genovese di Erice (no, non è un errore: sono dei gustosi biscotti ripieni di crema pasticcera tipici della città), dirigetevi verso questi cinque punti imperdibili della città siciliana:

  1. Il Castello di Venere: Questa antica fortezza, che domina l’intera area, è uno dei simboli di Erice. Secondo la leggenda, fu costruito sulle rovine di un tempio dedicato alla dea Venere. Da qui, la vista sul Golfo di Trapani e sulle Isole Egadi è semplicemente mozzafiato.
  2. Le Chiese Medievali: Erice vanta numerose chiese che risalgono al periodo medievale. La Chiesa Madre, dedicata all’Assunzione di Maria, e la Chiesa di San Giovanni Battista sono tra le più notevoli, con i loro imponenti campanili e gli interni riccamente decorati.
  3. I Giardini del Balio: Questi giardini offrono una vista panoramica sulla città sottostante e sul mare. Sono il luogo ideale per una passeggiata rilassante, circondati da alberi secolari e fiori profumati.
  4. Laboratori di Ceramica: Erice è famosa per la sua tradizione ceramica. Mentre si passeggia per le strade, non è raro imbattersi in piccoli laboratori dove gli artigiani lavorano l’argilla, creando opere d’arte uniche.
  5. Le Mura Ciclopiche: Queste antiche mura, che circondano gran parte del borgo, sono un testamento della lunga storia di Erice. Costruite con enormi blocchi di pietra, sono un esempio impressionante di ingegneria antica.





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