Si è conclusa poco fa, al San Paolo Palace di Palermo, l’Assemblea Costituente de “La Sicilia che vorrei”: Sud chiama Nord ha aperto un confronto con tutte le forze politiche. Presenti circa 2 mila persone. L’incontro si è aperto con l’introduzione del coordinatore regionale Danilo Lo Giudice, seguito dai deputati di Sud chiama Nord, Giuseppe Lombardo, Matteo Sciotto e Francesco Gallo, e dal Presidente del partito Laura Castelli. E’ intervenuto anche Federico Basile sindaco di Messina in rappresentanza di tutti gli amministratori municipali di Sud chiama Nord. Presenti i rappresentanti di tutti i partiti presenti all’Ars tranne il Partito Democratico. E’ evidente, quindi, l’avvicinamento sempre più convinto del gruppo di De Luca, che lascia la segretaria del partito, verso il centrodestra.
Lo Giudice: “non accettiamo lezioni sull’affidabilità”
Ad aprire i lavori è stato il coordinatore regionale di Sud Chiama Nord, Danilo Lo Giudice, che ha ribadito la natura del movimento come forza politica vicina agli amministratori locali e ai cittadini: “Sud Chiama Nord è il partito dei sindaci e degli amministratori, di chi sta sul campo in prima linea per cambiare le cose. Cateno De Luca ha sempre lavorato per formare una classe dirigente, e io ne sono un esempio concreto. Tutto quello che abbiamo conquistato lo abbiamo ottenuto con impegno e con il sostegno dei nostri attivisti”. Lo Giudice ha poi replicato al capogruppo del M5S all’ARS, Nuccio Di Paola: “noi non accettiamo lezioni sull’affidabilità, e soprattutto non accetteremo mai che qualcuno da Roma venga a dirci cosa dobbiamo fare”.
Lombardo: “una Sicilia che decide e realizza”
A seguire, gli interventi dei deputati all’ARS di Sud Chiama Nord, Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto. Lombardo ha posto l’attenzione sui temi dei rifiuti e dell’acqua pubblica, sottolineando i risultati concreti ottenuti da Sud Chiama Nord: “abbiamo dimostrato con i fatti che un cambiamento è possibile. Messina oggi è un modello virtuoso nella gestione dei rifiuti, a differenza di città come Catania e Palermo. Vogliamo una Sicilia che se decide di fare una cosa, la realizza. E lo stesso vale per l’acqua: perché privatizzarla? La gestione deve rimanere pubblica, e questo deve essere il modello della Sicilia che vorremmo”.
Sciotto: “sanità libera dalla mala politica”
Il deputato Matteo Sciotto ha invece posto l’accento sulla necessità di riformare il settore sanitario:“vogliamo una sanità basata sulla meritocrazia, libera dalle pressioni della mala politica. E voglio chiedere agli amici del centrosinistra: perché, dopo le richieste pubbliche di Cateno De Luca di fare le primarie per scegliere il candidato governatore, non abbiamo mai avuto una risposta? Forse per paura?”
Gallo: “il Ponte deve garantire prima le opere di compensazione”
A seguire, è intervenuto il deputato nazionale di Sud Chiama Nord Francesco Gallo, che ha ribadito la posizione del movimento su due temi chiave: “sulla separazione delle carriere siamo sempre stati favorevoli e coerenti, a differenza di altri. Sul Ponte sullo Stretto, invece, in Parlamento abbiamo ottenuto un risultato importante: è stato messo nero su bianco che le opere di compensazione dovranno essere realizzate prima dell’inizio dei lavori del Ponte”.
Castelli: “Sud Chiama Nord si rafforza con la militanza a punti”
La presidente di Sud Chiama Nord, Laura Castelli, ha evidenziato la solidità del movimento, nonostante le fuoriuscite di alcuni esponenti:“chi è andato via, non ha scalfito la struttura interna di Sud Chiama Nord, anzi ci ha resi ancora più forti. Per questo oggi lanciamo la militanza a punti, un sistema che premierà l’impegno di sostenitori e dirigenti. Si tratta di un’innovazione nazionale che valorizzerà la passione politica di chi si spende per il movimento”. Castelli ha poi sottolineato il riconoscimento ottenuto a livello nazionale:“oggi Sud Chiama Nord si è affermato sulla scena politica italiana, e questo è il risultato di scelte coraggiose fatte sul campo. Cateno De Luca non ha bisogno di essere ‘incoronato’ in provetta: è già un leader di fatto, nella politica come nella professione”.
Basile: “separiamo il ruolo istituzionale dalla dialettica politica”
A chiudere gli interventi dei rappresentanti di Sud Chiama Nord, il sindaco di Messina Federico Basile, in rappresentanza degli amministratori locali del movimento. Basile ha richiamato l’importanza di distinguere la dialettica politica dal ruolo istituzionale:“i sindaci non possono essere vittime degli scontri politici. Noi vogliamo dialogare per ottenere risultati concreti. Cateno De Luca è l’esempio di chi dialoga per portare a casa obiettivi reali”. Infine, ha voluto ribadire il lavoro svolto per il risanamento di Messina: “sul risanamento non accetto falsità: Cateno De Luca ha dato l’anima per ottenere questo risultato, e chiunque provi a negarlo sta mistificando la realtà”
“Lascio come segretario di Sud chiama Nord”
“Oggi segno una svolta nel mio percorso politico: esco di scena come segretario nazionale di Sud Chiama Nord. Lascio la guida a Danilo Lo Giudice e Laura Castelli, che continueranno il cammino che abbiamo tracciato insieme. Non è un addio, ma una trasformazione. Perché io non smetto di fare politica, anzi, voglio dedicare il mio tempo a ciò che conta davvero: portare nei palazzi della politica la concretezza dell’amministrazione”. Cateno De Luca ha annunciato che il 18 marzo verrà presentato “Ti Amo Sicilia”, un progetto che rappresenta il cuore della sua nuova visione politica. “La Sicilia ha bisogno di un piano di rinascita, di una visione chiara che la renda il baricentro del Mediterraneo. Noi siamo e resteremo all’opposizione di questo governo di centrodestra, senza ambiguità e senza giochi di palazzo. Ma ai cosiddetti progressisti dico: se davvero volete costruire un’alternativa, servono idee e metodo, non proclami e congiure di palazzo. Noi non siamo mercanti nel tempio, il nostro padrone è il popolo e solo a lui rispondiamo”, rimarca De Luca.
De Luca ha ribadito che il suo obiettivo non è più la conquista di ruoli politici, ma la realizzazione di progetti concreti, mettendo a disposizione la sua esperienza amministrativa per costruire un nuovo modello di governo per la Sicilia.“La mia metamorfosi è questa: da amministratore a stratega, da lupo solitario a costruttore di alleanze per amore della Sicilia. Voglio essere architetto e costruttore di un futuro che vada oltre le logiche di potere. La mia sfida è trasformare la politica in azione concreta”, evidenzia De Luca.
L’uscita di scena di De Luca dalla guida del partito non significa un indebolimento di Sud Chiama Nord, ma un rafforzamento della struttura sotto la leadership di Laura Castelli e Danilo Lo Giudice. “Il nostro percorso non finisce qui, anzi, si rafforza. ‘Ti Amo Sicilia’ non è solo un progetto, è una filosofia di governo. Perché chi ama la Sicilia non la svende, ma la costruisce giorno dopo giorno. Ti amo Sicilia non è una nuova casa ma una nuova cosa”. Con questa dichiarazione, De Luca sancisce la sua metamorfosi: non più leader di partito, ma promotore di un nuovo modello politico, capace di incidere realmente sul destino della Sicilia.
Le dichiarazioni dei rappresentanti politici presenti all’ARS
Giorgio Assenza (Capogruppo FdI all’ARS) ha detto: “mi auguro che da questo percorso escano idee utili per la Sicilia. Le scelte vanno fatte, ma una volta prese devono essere applicate ovunque, dai singoli territori alla politica nazionale.”
Carmelo Pace (Capogruppo DC all’ARS), ha sottolineato: “siete davvero tanti, complimenti. Quando si riesce a portare così tante persone a un evento, il merito è della base. Cateno è uno dei più preparati in termini di manovra finanziaria all’ARS, ed è tra quelli che stimo di più. Non può esistere un siciliano di serie A e uno di serie B: la Sicilia che vorrei è una terra in cui tutti siano uguali.”
Marcello Caruso (Segretario regionale Forza Italia), evidenzia: “essere qui oggi è un dovere per ascoltare le valutazioni di una comunità politica così rilevante. Il governo regionale, con grande senso di responsabilità, sta cercando di dare risposte ai sindaci. Dobbiamo guardare anche con ottimismo a quanto è stato realizzato finora. Oggi siamo qui per stringere un patto con la Sicilia e con i siciliani che voi rappresentate”.
Marianna Caronia (Deputato Noi Moderati all’ARS), ha detto: “all’ARS siamo spesso firmatari di emendamenti comuni. Cateno De Luca ha sempre dimostrato attenzione alla nostra terra. Una comunità politica con questa identità merita il rispetto istituzionale degli altri partiti. Dobbiamo trovare una sintesi su temi cruciali come sanità e rifiuti e affrontare le riforme necessarie, a partire da quella della burocrazia. C’è ancora tanto lavoro da fare per la nostra Sicilia.”
Nuccio Di Paola (Coordinatore regionale M5S) si rivolge direttamente a De Luca: “La Sicilia che vorrei, caro Cateno, mette al centro la sanità pubblica, cosa che i governi di centrodestra non hanno fatto. Dovete decidere come costruire l’alternativa al governo Schifani. Facciamolo insieme, perché un’alternativa è possibile. Dobbiamo ragionare su come aggregare più persone possibili, per trasformare le idee in azioni concrete”.
Nino Germanà (Segretario regionale Lega), ha affermato: “Cateno De Luca non ha mai risparmiato nessuno nelle sue critiche, ma non ho avuto dubbi nel venire qui oggi. Sono felice di essere qui per augurare buon lavoro al vostro movimento. Seppur da posizioni diverse, a Messina stiamo collaborando su diversi fronti. Il presidente Schifani sta dimostrando autorevolezza nel governare”.
Pietro Rao (Sindaco MpA), spiega:“con Cateno De Luca c’è un rapporto di lunga amicizia e militanza politica. I fatti oggi gli danno ragione. Alle elezioni europee ha fatto bene ad andare da solo, dando visibilità a un movimento in crescita. C’è la politica del parlare e quella del fare: oggi è finito il tempo dei progetti costruiti sulle chiacchiere, è il momento di dare risposte concrete alle persone. È il tempo della responsabilità”.
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