Domenica 9 febbraio, la comunità vicentina e non ha deciso di ritrovarsi in piazza per esprimere la propria solidarietà allo studente picchiato venerdì da due militanti di Azione Studentesca.
Venerdì 9 mattina infatti, uno studente del Liceo Pigafetta di Vicenza è stato picchiato all’interno della sua scuola da due militanti della giovanile di Fratelli d’Italia, nemmeno appartenenti a quel liceo. Questo ragazzo è stato portato in pronto soccorso, dove gli è stato rilasciato un referto con cinque giorni di prognosi.
“Non è la prima volta purtroppo che dobbiamo assistere ad episodi di violenza simili fuori e dentro le nostre scuole. – Afferma Alessia Spillare, coordinatrice provinciale della Rete degli Studenti Medi di Vicenza – Questi militanti, la gioventù di cui Giorgia Meloni dice di essere fiera, sono l’ennesimo braccio di un sistema politico che usa la repressione e la violenza come unico strumento di dialogo con chi dissente.
Ma noi non tollereremo alcuna aggressione fascista nelle scuole della nostra città, per questo è importante la piazza di oggi, per far vedere che la comunità cittadina e studentesca di Vicenza è unita contro il fascismo, perché di questo si tratta.
“La scuola deve essere un luogo sicuro per tutti, non uno spazio in cui gruppi neofascisti possono permettersi di intimidire e picchiare chiunque non sia allineato alle loro idee.
Questo episodio non è solo un attacco a uno studente: è un attacco all’idea stessa di scuola come spazio di libertà, confronto e crescita critica. Di fronte a una destra che cerca di riportare nelle scuole la cultura della sopraffazione, rispondiamo con una richiesta chiara: l’educazione all’antifascismo deve essere una priorità. L’antifascismo non è un’opinione, ma un valore fondante della nostra democrazia e della nostra Costituzione e deve essere insegnato nelle aule, praticato nei collettivi e difeso da chiunque abbia a cuore la scuola e la sua funzione educativa.” Dichiara Viola Carollo, della Rete degli Studenti Medi del Veneto
“In data 9 Febbraio al Liceo Pigafetta ha avuto luogo una vergognosa aggressione di stampo squadrista ai danni di un ragazzo.
Il ragazzo, uno studente qualsiasi non appartenente a nessuna realtà politica, ha deciso autonomamente di contestare un gruppo di militanti di Azione Studentesca che stavano volantinando al di fuori di una scuola, facendo pressione e intimidendo coloro che si rifiutavano di prendere il volantino.
Lo studente ha cercato di sfilare un volantino da uno dei ragazzi, non riuscendoci, per poi decidere di entrare a scuola senza causare ulteriori incidenti.
I militanti di Azione Studentesca hanno però deciso di attuare una vera e propria ritorsione, inseguendo il ragazzo fin dentro al cortile della scuola per accerchiarlo, metterlo al muro e picchiarlo violentemente.
Questa vicenda è figlia di un clima di tensione che i militanti di Azione Studentesca hanno tentato di creare nella nostra città.
Sono infatti svariati mesi che riempiono i muri di croci celtiche, svastiche, fasci littori e scritte minacciose come “compagno occhio al cranio”.
Nulla di tutto ciò ci stupisce, soprattutto se consideriamo che all’interno di Fratelli d’Italia nella provincia di Vicenza abbiamo elementi che hanno militato in Veneto Fronte Skinheads e CasaPound, gruppi neonazisti che si sono resi protagonisti di violenze estreme come pestaggi, tentati omicidi e tentate stragi (vedi Gianluca Casseri).
Noi sappiamo che, pur essendo Azione Studentesca il comparto scolastico di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni non farà mai i conti con la violenza delle sue “camicie nere”, perché è lo strumento che le serve per entrare all’interno delle scuole e diffondere la sua propaganda reazionaria.
L’accaduto di venerdì ci ricorda che oggi più che mai c’è bisogno di antifascismo militante, e il coraggio e la determinazione con cui il ragazzo ha affrontato il tutto ci sarà sempre da esempio.
Le scuole sono solo e soltanto antifasciste” Dichiarano i collettivi vicentini Vicenza Ribelle e 44Gatti
Sul caso interviene anche l’eurodeputata Cristina Guarda, ex studentessa del Liceo Pigafetta
Vicenza 9 febbraio 2025 – “Venerdì mattina, uno studente del liceo Pigafetta di Vicenza è stato aggredito da alcuni militanti di Azione Studentesca, organizzazione legata a Fratelli d’Italia, e portato al pronto soccorso con prognosi di alcuni giorni. Questo episodio è gravissimo e inaccettabile. La scuola deve essere un luogo di cultura e formazione, non di violenza politica. È allarmante che gli esponenti locali di Fratelli d’Italia, invece di condannare l’aggressione, abbiano difeso i responsabili. Questo non è un caso isolato, ma parte di un disegno politico preciso: la violenza delle squadracce dei giovani meloniani è l’altra faccia della medaglia della deriva autoritaria del governo, che promuove leggi liberticide come il DDL Sicurezza per reprimere e criminalizzare ogni forma di dissenso.”
“Di fronte a questa barbarie, però, c’è chi resiste. Come lo studente del Pigafetta, che l’altra mattina ha contestato la propaganda dell’estrema destra e ha pagato sulla sua pelle. E come tutti gli studenti vicentini che oggi scendono in piazza ‘contro ogni aggressione fascista’. Da ex alunna del liceo Pigafetta sono orgogliosa di questi giovani, che ci ricordano che occorre lottare in difesa della libertà, della democrazia e della scuola pubblica. Dobbiamo stare al fianco di questi ragazzi e imparare dal loro coraggio, perché non basterà qualche voce isolata a contrastare il ritorno degli anni più bui del secolo scorso. Occorre un risveglio delle coscienze in tutta la società. Di fronte ad episodi come questo dobbiamo tutti sentirci coinvolti. La violenza non può e non deve avere spazio nella nostra società.”
Cristina Guarda (Verdi/ALE), eurodeputata
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