Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che il leader russo Vladimir Putin non si sta preparando ai negoziati, bensì alla continuazione della guerra, e non solo contro l’Ucraina: in particolare, i russi stanno aumentando il loro esercito di oltre 100 mila soldati.
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\”Oggi è un grande giorno per la nostra regione e per l’Europa nel suo complesso. Gli Stati baltici, buoni amici dell’Ucraina, si sono ufficialmente disconnessi dalla rete elettrica russa. I loro sistemi energetici sono ora completamente sincronizzati con la rete continentale europea. Mi congratulo con i nostri amici, Lituania, Lettonia ed Estonia, per questo risultato\”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky citando un passaggio del suo discorso serale. \”È importante che la Polonia stia aiutando, dimostrando ancora una volta che la cooperazione tra tutti noi significa indipendenza per ognuno di noi. L’Ucraina lo ha già fatto nel 2022 e ora gli Stati baltici si sono finalmente liberati da questa dipendenza. Mosca non può più usare l’energia come arma contro di loro. Ciò significa anche che l’Europa ora è ancora più unita\”, ha aggiunto Zelensky, secondo cui \”è necessaria una maggiore cooperazione con l’America: gas Gnl, petrolio. Sono necessari maggiori sforzi con i partner nelle regioni vicine all’Ue per importare l’energia necessaria: Caucaso, Medio Oriente, Nord Africa. Meno l’Europa dipenderà dalla Russia, prima potremo garantire una vera sicurezza per tutti\”.
“,”postId”:”a0f21985-6037-4042-b199-8dd519e669d0″},{“timestamp”:”2025-02-09T19:34:00.688Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T20:34:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Cos’è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa”,”content”:”
L’arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre scorso, ad oltre mille giorni dall’inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell’Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire \”in tutto il territorio europeo\”. Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l’emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI
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Se non ci sarà un accordo a breve per l’Ucraina con la Russia \”non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti\”. Donald Trump, dopo il suo insediamento alla Casa Bianca come 47esimo presidente degli Usa, ha subito affrontato il tema della guerra tra Mosca e Kiev. Ma cosa può cambiare con l’approccio del tycoon? E quali sono i possibili scenari all’orizzonte? GLI SCENARI
“,”postId”:”69f54097-736f-48cd-b8b2-6b89aba488a7″},{“timestamp”:”2025-02-09T18:33:47.472Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T19:33:47+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ucraina, gli Usa: \”Le garanzie di sicurezza sono responsabilità dell’Europa\””,”content”:”
Gli Stati Uniti sono pronti a lavorare attivamente per porre fine alla guerra in Ucraina, ma l’Europa deve assumersi la responsabilità delle garanzie di sicurezza postbellica per Kiev. Lo ha affermato il consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti, Mike Waltz, in un’intervista alla Nbc.
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Waltz ha ricordato che prossima settimana una delegazione americana guidata dal vicepresidente J.D. Vance arriverà in Europa (alla conferenza di Moanco sulla Sicurezza) per discutere su come porre fine alla guerra. \”Anche lo stesso Donald Trump è pronto ad agire\”, ha aggiunto. Il consigliere ha rifiutato di commentare i dettagli della telefonata del presidente americano con l’omologo russo Vladimir Putin, resa nota dallo stesso Trump, ma ha ribadito il sostegno del capo della Casa Bianca alla fine della guerra in Ucraina; ha aggiunto che il presidente Usa cercherà di \”recuperare\” il costo dell’assistenza militare all’Ucraina attraverso \”una partnership con gli ucraini in termini di terre rare, risorse naturali, petrolio e gas, e anche acquistando i nostri\”.
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Il dialogo tra gli Usa e la Russia deve svolgersi \”su una base di eguaglianza e la necessaria considerazione degli interessi russi\”. Nel giorno in cui Donald Trump fa sapere di avere parlato con Vladimir Putin e si dice convinto che anche il presidente russo voglia mettere fine al conflitto, Mosca sottolinea che anche il nuovo inquilino della Casa Bianca dovrà fare i conti con le condizioni russe, che potrebbero rendere la soluzione non così \”veloce\” come da lui auspicato. Il Cremlino non ha né confermato né smentito il colloquio telefonico, che tuttavia secondo ambienti diplomatici a Mosca è effettivamente avvenuto. Ma l’ambasciatore alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya, in un’intervista all’agenzia Ria Novosti, ha detto che la Russia è ancora \”in attesa di segnali\” da parte americana sul carattere che Trump vuole imprimere ai negoziati. \”Siamo aperti a contatti, ma su una base di eguaglianza e con la necessaria considerazione degli interessi russi\”, ha affermato il diplomatico, facendo capire che le discussioni non dovrebbero limitarsi all’Ucraina ma spaziare su \”tutti quei settori che sono di interesse sia per gli Usa sia per la Russia\”. Questa posizione è stata più volte espressa da Putin, ha ricordato Nebenzya. Dopo la vittoria elettorale di Trump, infatti, il capo del Cremlino aveva affermato che il dialogo dovrebbe affrontare anche questioni quali l’equilibrio strategico tra le due prime potenze nucleari del mondo.
“,”postId”:”58c2d90b-84a1-4a68-bbd5-e2c1918376b8″},{“timestamp”:”2025-02-09T17:03:36.869Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T18:03:36+0100″,”image”:{“imgSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/5b44e261cdd9f6cbba0ebfe331df30918e05b4f8/skytg24/it/mondo/2021/01/08/vaccino-covid-von-der-leyen/ursula-von-der-leyen-ansa.jpg”,”imgAlt”:”Von der Leyen”,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Von der Leyen: \”L’energia russa fintamente economica\””,”content”:”
\”Per troppo tempo noi europei abbiamo dipeso dall’energia russa. Prima dell’invasione dell’Ucraina, il 45% del nostro gas, il 50% del nostro carbone e quasi un terzo del nostro petrolio provenivano dalla Russia. Sembrava economico. Ma voi qui sapevate che non era così. Dalla vostra storia sapevate che l’energia russa aveva un costo: ricatti, minacce, incertezza economica\”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen alla cerimonia per l’ingresso dei Baltici nella rete elettrica Ue. \”In tutta Europa – ha aggiunto – le energie rinnovabili generano ora più elettricità di tutti i combustibili fossili messi insieme. Questo è il futuro. È un vantaggio per i consumatori e per l’industria. Costi energetici più bassi. Più investimenti. Maggiore innovazione. Ma dobbiamo andare oltre. Ecco perché completeremo l’Unione europea dell’energia. In modo che l’energia pulita fluisca liberamente attraverso il nostro continente. E l’Europa rimanga competitiva nelle industrie di domani\”.
“,”postId”:”53dbaffc-8c19-4af8-bbf9-21f50c619d0b”},{“timestamp”:”2025-02-09T16:37:00.739Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T17:37:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Baltici: \”Ora garantire la sicurezza delle infrastrutture critiche\””,”content”:”
\”La sincronizzazione dei sistemi elettrici dei Paesi baltici con l’Europa continentale rappresenta solo una prima tappa: ora dobbiamo garantirne il regolare funzionamento e aumentare la cooperazione regionale ed europea per proteggere le infrastrutture critiche\”. Lo ha affermato il presidente lituano, Gitanas Nauseda, nel corso della cerimonia per la sincronizzazione della linea elettrica dei Paesi baltici con l’analoga rete europea, tenutasi oggi a Vilnius alla presenza della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dei presidenti di Lettonia, Edgars Rinkevics, Estonia, Alar Karis, e Polonia (Andrzej Duda). Il presidente estone Karis ha da far suo sottolineato che la sicurezza energetica dell’Europa potrà essere implementata diminuendo quanto prima i legami energetici ancora esistenti con Mosca. \”La Russia è uno stato inaffidabile e tale rimarrà almeno nel futuro più prossimo. I legami con la Russia ci rendono vulnerabili, i legami con l’Europa sono la nostra forza\”, ha dichiarato Karis. La maggior sicurezza garantita dal legame con la rete europea, ha sottolineato a sua volta il presidente lettone Rinkevics, offrirà ai baltici anche nuove possibilità economiche contribuendo a una più stretta integrazione nel mercato europeo dell’energia.
“,”postId”:”776a3dc7-8d6e-4fa1-98e4-6aa9280afd62″},{“timestamp”:”2025-02-09T16:30:17.098Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T17:30:17+0100″,”video”:{“videoId”:”986868″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/russia-nave-cinese-si-incaglia-nella-regione-di-sakhalin-986868″},”altBackground”:true,”title”:”Russia, nave cinese si incaglia nella regione di Sakhalin. VIDEO”,”postId”:”b8293889-8b54-4fed-9725-9c87c6172d10″},{“timestamp”:”2025-02-09T15:59:40.993Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T16:59:40+0100″,”altBackground”:false,”title”:”L’esercito tedesco sta indagando su un sospetto tentativo di spionaggio da parte di Mosca”,”content”:”
Berlino. L’esercito tedesco sta indagando su un sospetto tentativo di spionaggio da parte di Mosca, dopo sei avvistamenti di droni sopra una base aerea nella città settentrionale di Schwesing, dove i soldati ucraini vengono addestrati ai sistemi di difesa missilistica Patriot. Lo riporta Süddeutsche Zeitung. Secondo il quotidiano, tra il 9 e il 29 gennaio, droni non identificati sarebbero entrati ripetutamente nello spazio aereo limitato sopra la struttura della Luftwaffe a Schwesing. Nonostante l’impiego di contromisure elettroniche, tra cui il disturbatore Hp47, le forze della Bundeswehr non sono riuscite ad abbatterli o a localizzarne gli operatori. L’esercito tedesco ha classificato gli incidenti come potenziale spionaggio e ha allertato i servizi di intelligence, scrive Süddeutsche. La Bundeswehr ha confermato l’avvistamento del drone sopra Schwesing, pur senza fornire ulteriori dettagli. La base aerea di Schwesing è considerato un obiettivo molto sensibile a causa dell’addestramento dei Patriot che vi si svolge. La Germania ha già consegnato all’Ucraina diversi sistemi di difesa missilistica Patriot, che svolgono un ruolo cruciale nel contrastare gli attacchi aerei russi. Secondo il giornale di Monaco di Baviera, i funzionari militari ritengono che i droni fossero tecnologicamente avanzati e non modelli commerciali standard, sollevando il sospetto di spionaggio da parte di uno Stato. Funzionari della difesa sospettano che i droni possano essere stati lanciati da navi nel Mare del Nord o nel Mar Baltico. I funzionari della sicurezza tedeschi hanno osservato un aumento dell’attività dei droni vicino alle installazioni militari. Poche settimane prima, alcuni droni erano stati avvistati sopra la base aerea statunitense di Ramstein, snodo logistico chiave per la Nato, spingendo il governo tedesco a redigere un emendamento legale che consente alla Bundeswehr di abbattere i droni sospetti. Gli incidenti evidenziano le lacune tedescge nelle capacità di difesa dei droni. I rapporti interni della Bundeswehr indicano che i principali sistemi di contrasto ai droni, tra cui gli strumenti di rilevamento Wingman e Radis, non sono riusciti a rispondere efficacemente. Il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha riconosciuto che il miglioramento della difesa dai droni è una priorità, ma ha ammesso che i progressi sono ancora lenti. In risposta agli incidenti di Schwesing, la Germania ha dispiegato attorno alla base ulteriori apparecchiature di rilevamento e disturbo.
“,”postId”:”b9101ba7-e22d-439b-9587-abc3b2215bba”},{“timestamp”:”2025-02-09T15:26:41.831Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T16:26:41+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Esplosione su petroliera in porto russo, Mosca apre un’inchiesta”,”content”:”
Un’esplosione avvenuta oggi su una petroliera ferma in un porto nella Russia nordoccidentale ha costretto l’equipaggio a evacuare ed è oggetto di un’inchiesta, ha riferito l’agenzia federale di navigazione del Paese. L’agenzia di trasporto marittimo e fluviale Rosmorrechflot ha scritto su Telegram che questa mattina \”un’esplosione ha avuto luogo nella sala macchine\” della petroliera \”Koala\” nel porto di Ust-Luga, a ovest di San Pietroburgo. L’equipaggio è fuggito dalla nave e l’esplosione non ha causato \”una fuoriuscita del carico o una perdita di prodotti petroliferi\”, ha proseguito l’agenzia sottolineando che non c’è stato alcun rischio che la nave affondasse. \”Le agenzie competenti stanno indagando sull’incidente\”, ha affermato, e le condizioni della nave saranno ispezionate. Il sito di tracciamento delle navi Vesselfinder ha mostrato che la Koala, costruita nel 2023 e battente bandiera di Antigua e Barbuda, è arrivata a Ust-Luga giovedì. Secondo il canale Telegram russo Baza, la nave trasporta 130.000 tonnellate di combustibile pesante. Due petroliere che trasportavano petrolio sono naufragate nel Mar Nero a dicembre, causando una massiccia fuoriuscita di carburante. A gennaio, i servizi di sicurezza ucraini hanno rivendicato di aver utilizzato dei droni per colpire un terminal petrolifero a Ust-Luga, affermando che \”attraverso di esso, la Russia vende petrolio e gas con l’aiuto della ‘flotta ombra’\”.
“,”postId”:”0b053bd0-3006-49b3-8060-85d43ec77c19″},{“timestamp”:”2025-02-09T14:51:06.329Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T15:51:06+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Kim: sviluppo forze nucleari deterrenza verso Usa e alleati”,”content”:”
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ribadito la priorità dello sviluppo dellle forze nucleari del Paese allo scopo di rafforzare la sua deterrenza, accusando la partnership militare tra Usa, Giappone e Corea del Sud e le loro esercitazioni di simulazione di guerra atomica di essere \”una sfida\” alla sicurezza di Pyongyang. Nella visita fatta sabato al ministero della Difesa per i 77 anni della fondazione dell’Esercito popolare di Corea, Kim ha menzionato una serie di nuovi piani per accelerare \”tutte le deterrenze\” e la \”politica incrollabile del Paese di sviluppare ulteriormente le forze nucleari\”, ha riferito oggi l’agenzia di stampa ufficiale Kcna, senza fornire ulteriori dettagli.
“,”postId”:”63748c26-d500-4fae-910c-0ee3fd55ccfb”},{“timestamp”:”2025-02-09T14:50:15.109Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T15:50:15+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Landsbergis: Kiev chiese a Trump di aspettare a chiamare Putin”,”content”:”
\”Gli ucraini avevano chiesto agli americani di non contattare Vladimir Putin finché non avessero avuto la possibilità di parlare tra loro, Volodymyr Zelensky si aspettava di discutere con Donald Trump la settimana prossima e solo dopo Trump avrebbe chiamato Putin\”. Lo dice all’ANSA l’ex ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis. \”Quindi questo è pienamente, come si vuol dire, ‘parlare dell’Ucraina senza l’Ucraina’. E non è un buon precedente\”, aggiunge.
“,”postId”:”3fde7de3-348c-4f74-b90b-18dcf6c75a81″},{“timestamp”:”2025-02-09T13:43:27.157Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T14:43:27+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti Ue: l’Europa non può essere tagliata fuori su Kiev”,”content”:”
L’Europa \”non può essere tagliata fuori\” dai negoziati di pace sulla guerra in Ucraina perché \”qualsiasi accordo funziona solo con l’Europa\”. Lo dice all’ANSA un alto funzionario Ue commentando i contatti tra Donald Trump e Vladimir Putin di cui ha parlato il presidente Usa. \”Anche l’Europa e gli Stati Uniti stanno parlando e questa settimana avranno ampie opportunità di confronto, incluso alla conferenza di Monaco\”, precisa.
“,”postId”:”50c629b8-0777-4323-830a-91f38a469454″},{“timestamp”:”2025-02-09T13:16:03.360Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T14:16:03+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Cavo Dragone: \”Colpito dall’Ucraina, spirito indistruttibile\””,”content”:”
\”Grazie, signor Presidente, per la calorosa accoglienza. Sono profondamente colpito dalla determinazione e dall’energia del popolo ucraino: nel 1081° giorno dall’invasione russa, lo spirito coraggioso e resiliente dell’Ucraina rimane indistruttibile\”. Lo afferma il presidente del Comitato militare della Nato Giuseppe Cavo Dragone dopo la visita in Ucraina dove ha incontrato Volodymyr Zelensky.
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\”Oggi colleghiamo gli Stati baltici alla rete elettrica dell’Europa continentale. Stiamo tagliando gli ultimi legami rimasti con la Russia. Finalmente liberi da minacce e ricatti. Questo è un giorno storico\”. Lo afferma la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel corso della cerimonia a Vilnius.
“,”postId”:”fca26376-790a-4123-88e5-6ff79df39b10″},{“timestamp”:”2025-02-09T12:17:29.682Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T13:17:29+0100″,”video”:{“videoId”:”986818″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/angelus-papa-tacciano-le-armi-preghiamo-per-la-pace-986818″},”altBackground”:true,”title”:”Papa Francesco: \”Tacciano le armi, preghiamo per la pace\””,”postId”:”727e2d4f-d992-4f24-8771-1d1c857f4336″},{“timestamp”:”2025-02-09T12:06:49.404Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-09T13:06:49+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Papa a Forze Armate: \”No allo spirito di guerra\”. Poi si ferma: \”Difficoltà nel respiro\””,”content”:”
Nonostante la bronchite che lo ha colpito nei giorni scorsi, il Pontefice ha voluto essere presente alla messa per il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di sicurezza. Ha iniziato a leggere l’omelia, per poi interrompere la lettura e affidarla ad un collaboratore. Poi l’appello ai militari: \”Vi chiedo per favore di vigilare contro la tentazione di coltivare uno spirito di guerra; vigilare per non essere sedotti dal mito della forza e dal rumore delle armi\”
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Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non poter né confermare né smentire una telefonata tra i presidenti russo Vladimir Putin e americano Donald Trump, di cui parla il New York Post. Tra gli Usa e la Russia, ha detto Peskov al quotidiano filogovernativo Izvestia, ci sono \”comunicazioni condotte attraverso diversi canali, e sullo sfondo della molteplicità di queste comunicazioni, io personalmente potrei non essere a conoscenza di qualcosa\”.
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Donald Trump ha reso noto in una intervista al New York Post di aver parlato al telefono con Vladimir Putin che, ha aggiunto, \”vuole che la gente smetta di morire\”. \”Tutti quei morti. Giovani, giovani, belli. Sono come i vostri figli, due milioni, e per nessuna ragione\”. Il pesidente americano ha solo precisato che è \”meglio non dire\” quante volte ha parlato con la controparte russa con cui ha detto di avere \”un buon rapporto\”. Non ha quindi spiegato se ha parlato con Putin prima o dopo il suo insediamento alla Casa Bianca lo scorso gennaio. Quanto alla fine della guerra in Ucraina, nell’\”intervista
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Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con 151 droni di vario tipo, 70 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev mentre 74 droni-esca sono caduti in zone aperte: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare ucraina. I droni distrutti, inclusi gli Shahed kamikaze di fabbricazione iraniana, sono stati intercettati nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Poltava, Sumy, Cherkasy, Chernihiv, Kirovohrad, Vinnytsia, Zhytomyr, Rivne, Volyn, Mykolaiv, Kherson e Odessa.
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Fonti informate hanno riferito di una telefonata avvenuta tra Donald Trump e Vladimir Putin per negoziare la fine della guerra. Ad averlo annunciato sarebbe stato Trump in persona, in un’intervista esclusiva rilasciata al New York Post a bordo dell’Air Force One. Da Mosca, al momento, nessuna presa di posizione ufficiale. Mentre un alto funzionario Ue ha riferito all’Ansa che “qualsiasi accordo funziona solo con l’Europa”.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che il leader russo Vladimir Putin non si sta preparando ai negoziati, bensì alla continuazione della guerra, e non solo contro l’Ucraina: in particolare, i russi stanno aumentando il loro esercito di oltre 100 mila soldati.
Gli approfondimenti:
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Zelensky si congratula con gli Stati Baltici per lo stop all’elettricità russa
“Oggi è un grande giorno per la nostra regione e per l’Europa nel suo complesso. Gli Stati baltici, buoni amici dell’Ucraina, si sono ufficialmente disconnessi dalla rete elettrica russa. I loro sistemi energetici sono ora completamente sincronizzati con la rete continentale europea. Mi congratulo con i nostri amici, Lituania, Lettonia ed Estonia, per questo risultato”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky citando un passaggio del suo discorso serale. “È importante che la Polonia stia aiutando, dimostrando ancora una volta che la cooperazione tra tutti noi significa indipendenza per ognuno di noi. L’Ucraina lo ha già fatto nel 2022 e ora gli Stati baltici si sono finalmente liberati da questa dipendenza. Mosca non può più usare l’energia come arma contro di loro. Ciò significa anche che l’Europa ora è ancora più unita”, ha aggiunto Zelensky, secondo cui “è necessaria una maggiore cooperazione con l’America: gas Gnl, petrolio. Sono necessari maggiori sforzi con i partner nelle regioni vicine all’Ue per importare l’energia necessaria: Caucaso, Medio Oriente, Nord Africa. Meno l’Europa dipenderà dalla Russia, prima potremo garantire una vera sicurezza per tutti”.
Cos’è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
L’arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre scorso, ad oltre mille giorni dall’inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell’Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire “in tutto il territorio europeo”. Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l’emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI
Guerra Ucraina-Russia, cosa può succedere con Trump presidente? Gli scenari
Se non ci sarà un accordo a breve per l’Ucraina con la Russia “non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti”. Donald Trump, dopo il suo insediamento alla Casa Bianca come 47esimo presidente degli Usa, ha subito affrontato il tema della guerra tra Mosca e Kiev. Ma cosa può cambiare con l’approccio del tycoon? E quali sono i possibili scenari all’orizzonte? GLI SCENARI
Ucraina, gli Usa: “Le garanzie di sicurezza sono responsabilità dell’Europa”
Gli Stati Uniti sono pronti a lavorare attivamente per porre fine alla guerra in Ucraina, ma l’Europa deve assumersi la responsabilità delle garanzie di sicurezza postbellica per Kiev. Lo ha affermato il consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti, Mike Waltz, in un’intervista alla Nbc.
Waltz ha ricordato che prossima settimana una delegazione americana guidata dal vicepresidente J.D. Vance arriverà in Europa (alla conferenza di Moanco sulla Sicurezza) per discutere su come porre fine alla guerra. “Anche lo stesso Donald Trump è pronto ad agire”, ha aggiunto. Il consigliere ha rifiutato di commentare i dettagli della telefonata del presidente americano con l’omologo russo Vladimir Putin, resa nota dallo stesso Trump, ma ha ribadito il sostegno del capo della Casa Bianca alla fine della guerra in Ucraina; ha aggiunto che il presidente Usa cercherà di “recuperare” il costo dell’assistenza militare all’Ucraina attraverso “una partnership con gli ucraini in termini di terre rare, risorse naturali, petrolio e gas, e anche acquistando i nostri”.
Guerra Russia – Ucraina, i paletti di Putin per la fine del conflitto
Il dialogo tra gli Usa e la Russia deve svolgersi “su una base di eguaglianza e la necessaria considerazione degli interessi russi”. Nel giorno in cui Donald Trump fa sapere di avere parlato con Vladimir Putin e si dice convinto che anche il presidente russo voglia mettere fine al conflitto, Mosca sottolinea che anche il nuovo inquilino della Casa Bianca dovrà fare i conti con le condizioni russe, che potrebbero rendere la soluzione non così “veloce” come da lui auspicato. Il Cremlino non ha né confermato né smentito il colloquio telefonico, che tuttavia secondo ambienti diplomatici a Mosca è effettivamente avvenuto. Ma l’ambasciatore alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya, in un’intervista all’agenzia Ria Novosti, ha detto che la Russia è ancora “in attesa di segnali” da parte americana sul carattere che Trump vuole imprimere ai negoziati. “Siamo aperti a contatti, ma su una base di eguaglianza e con la necessaria considerazione degli interessi russi”, ha affermato il diplomatico, facendo capire che le discussioni non dovrebbero limitarsi all’Ucraina ma spaziare su “tutti quei settori che sono di interesse sia per gli Usa sia per la Russia”. Questa posizione è stata più volte espressa da Putin, ha ricordato Nebenzya. Dopo la vittoria elettorale di Trump, infatti, il capo del Cremlino aveva affermato che il dialogo dovrebbe affrontare anche questioni quali l’equilibrio strategico tra le due prime potenze nucleari del mondo.
Von der Leyen: “L’energia russa fintamente economica”
“Per troppo tempo noi europei abbiamo dipeso dall’energia russa. Prima dell’invasione dell’Ucraina, il 45% del nostro gas, il 50% del nostro carbone e quasi un terzo del nostro petrolio provenivano dalla Russia. Sembrava economico. Ma voi qui sapevate che non era così. Dalla vostra storia sapevate che l’energia russa aveva un costo: ricatti, minacce, incertezza economica”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen alla cerimonia per l’ingresso dei Baltici nella rete elettrica Ue. “In tutta Europa – ha aggiunto – le energie rinnovabili generano ora più elettricità di tutti i combustibili fossili messi insieme. Questo è il futuro. È un vantaggio per i consumatori e per l’industria. Costi energetici più bassi. Più investimenti. Maggiore innovazione. Ma dobbiamo andare oltre. Ecco perché completeremo l’Unione europea dell’energia. In modo che l’energia pulita fluisca liberamente attraverso il nostro continente. E l’Europa rimanga competitiva nelle industrie di domani”.
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Baltici: “Ora garantire la sicurezza delle infrastrutture critiche”
“La sincronizzazione dei sistemi elettrici dei Paesi baltici con l’Europa continentale rappresenta solo una prima tappa: ora dobbiamo garantirne il regolare funzionamento e aumentare la cooperazione regionale ed europea per proteggere le infrastrutture critiche”. Lo ha affermato il presidente lituano, Gitanas Nauseda, nel corso della cerimonia per la sincronizzazione della linea elettrica dei Paesi baltici con l’analoga rete europea, tenutasi oggi a Vilnius alla presenza della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dei presidenti di Lettonia, Edgars Rinkevics, Estonia, Alar Karis, e Polonia (Andrzej Duda). Il presidente estone Karis ha da far suo sottolineato che la sicurezza energetica dell’Europa potrà essere implementata diminuendo quanto prima i legami energetici ancora esistenti con Mosca. “La Russia è uno stato inaffidabile e tale rimarrà almeno nel futuro più prossimo. I legami con la Russia ci rendono vulnerabili, i legami con l’Europa sono la nostra forza”, ha dichiarato Karis. La maggior sicurezza garantita dal legame con la rete europea, ha sottolineato a sua volta il presidente lettone Rinkevics, offrirà ai baltici anche nuove possibilità economiche contribuendo a una più stretta integrazione nel mercato europeo dell’energia.
Russia, nave cinese si incaglia nella regione di Sakhalin. VIDEO
L’esercito tedesco sta indagando su un sospetto tentativo di spionaggio da parte di Mosca
Berlino. L’esercito tedesco sta indagando su un sospetto tentativo di spionaggio da parte di Mosca, dopo sei avvistamenti di droni sopra una base aerea nella città settentrionale di Schwesing, dove i soldati ucraini vengono addestrati ai sistemi di difesa missilistica Patriot. Lo riporta Süddeutsche Zeitung. Secondo il quotidiano, tra il 9 e il 29 gennaio, droni non identificati sarebbero entrati ripetutamente nello spazio aereo limitato sopra la struttura della Luftwaffe a Schwesing. Nonostante l’impiego di contromisure elettroniche, tra cui il disturbatore Hp47, le forze della Bundeswehr non sono riuscite ad abbatterli o a localizzarne gli operatori. L’esercito tedesco ha classificato gli incidenti come potenziale spionaggio e ha allertato i servizi di intelligence, scrive Süddeutsche. La Bundeswehr ha confermato l’avvistamento del drone sopra Schwesing, pur senza fornire ulteriori dettagli. La base aerea di Schwesing è considerato un obiettivo molto sensibile a causa dell’addestramento dei Patriot che vi si svolge. La Germania ha già consegnato all’Ucraina diversi sistemi di difesa missilistica Patriot, che svolgono un ruolo cruciale nel contrastare gli attacchi aerei russi. Secondo il giornale di Monaco di Baviera, i funzionari militari ritengono che i droni fossero tecnologicamente avanzati e non modelli commerciali standard, sollevando il sospetto di spionaggio da parte di uno Stato. Funzionari della difesa sospettano che i droni possano essere stati lanciati da navi nel Mare del Nord o nel Mar Baltico. I funzionari della sicurezza tedeschi hanno osservato un aumento dell’attività dei droni vicino alle installazioni militari. Poche settimane prima, alcuni droni erano stati avvistati sopra la base aerea statunitense di Ramstein, snodo logistico chiave per la Nato, spingendo il governo tedesco a redigere un emendamento legale che consente alla Bundeswehr di abbattere i droni sospetti. Gli incidenti evidenziano le lacune tedescge nelle capacità di difesa dei droni. I rapporti interni della Bundeswehr indicano che i principali sistemi di contrasto ai droni, tra cui gli strumenti di rilevamento Wingman e Radis, non sono riusciti a rispondere efficacemente. Il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha riconosciuto che il miglioramento della difesa dai droni è una priorità, ma ha ammesso che i progressi sono ancora lenti. In risposta agli incidenti di Schwesing, la Germania ha dispiegato attorno alla base ulteriori apparecchiature di rilevamento e disturbo.
Esplosione su petroliera in porto russo, Mosca apre un’inchiesta
Un’esplosione avvenuta oggi su una petroliera ferma in un porto nella Russia nordoccidentale ha costretto l’equipaggio a evacuare ed è oggetto di un’inchiesta, ha riferito l’agenzia federale di navigazione del Paese. L’agenzia di trasporto marittimo e fluviale Rosmorrechflot ha scritto su Telegram che questa mattina “un’esplosione ha avuto luogo nella sala macchine” della petroliera “Koala” nel porto di Ust-Luga, a ovest di San Pietroburgo. L’equipaggio è fuggito dalla nave e l’esplosione non ha causato “una fuoriuscita del carico o una perdita di prodotti petroliferi”, ha proseguito l’agenzia sottolineando che non c’è stato alcun rischio che la nave affondasse. “Le agenzie competenti stanno indagando sull’incidente”, ha affermato, e le condizioni della nave saranno ispezionate. Il sito di tracciamento delle navi Vesselfinder ha mostrato che la Koala, costruita nel 2023 e battente bandiera di Antigua e Barbuda, è arrivata a Ust-Luga giovedì. Secondo il canale Telegram russo Baza, la nave trasporta 130.000 tonnellate di combustibile pesante. Due petroliere che trasportavano petrolio sono naufragate nel Mar Nero a dicembre, causando una massiccia fuoriuscita di carburante. A gennaio, i servizi di sicurezza ucraini hanno rivendicato di aver utilizzato dei droni per colpire un terminal petrolifero a Ust-Luga, affermando che “attraverso di esso, la Russia vende petrolio e gas con l’aiuto della ‘flotta ombra’”.
Kim: sviluppo forze nucleari deterrenza verso Usa e alleati
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ribadito la priorità dello sviluppo dellle forze nucleari del Paese allo scopo di rafforzare la sua deterrenza, accusando la partnership militare tra Usa, Giappone e Corea del Sud e le loro esercitazioni di simulazione di guerra atomica di essere “una sfida” alla sicurezza di Pyongyang. Nella visita fatta sabato al ministero della Difesa per i 77 anni della fondazione dell’Esercito popolare di Corea, Kim ha menzionato una serie di nuovi piani per accelerare “tutte le deterrenze” e la “politica incrollabile del Paese di sviluppare ulteriormente le forze nucleari”, ha riferito oggi l’agenzia di stampa ufficiale Kcna, senza fornire ulteriori dettagli.
Landsbergis: Kiev chiese a Trump di aspettare a chiamare Putin
“Gli ucraini avevano chiesto agli americani di non contattare Vladimir Putin finché non avessero avuto la possibilità di parlare tra loro, Volodymyr Zelensky si aspettava di discutere con Donald Trump la settimana prossima e solo dopo Trump avrebbe chiamato Putin”. Lo dice all’ANSA l’ex ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis. “Quindi questo è pienamente, come si vuol dire, ‘parlare dell’Ucraina senza l’Ucraina’. E non è un buon precedente”, aggiunge.
Fonti Ue: l’Europa non può essere tagliata fuori su Kiev
L’Europa “non può essere tagliata fuori” dai negoziati di pace sulla guerra in Ucraina perché “qualsiasi accordo funziona solo con l’Europa”. Lo dice all’ANSA un alto funzionario Ue commentando i contatti tra Donald Trump e Vladimir Putin di cui ha parlato il presidente Usa. “Anche l’Europa e gli Stati Uniti stanno parlando e questa settimana avranno ampie opportunità di confronto, incluso alla conferenza di Monaco”, precisa.
Cavo Dragone: “Colpito dall’Ucraina, spirito indistruttibile”
“Grazie, signor Presidente, per la calorosa accoglienza. Sono profondamente colpito dalla determinazione e dall’energia del popolo ucraino: nel 1081° giorno dall’invasione russa, lo spirito coraggioso e resiliente dell’Ucraina rimane indistruttibile”. Lo afferma il presidente del Comitato militare della Nato Giuseppe Cavo Dragone dopo la visita in Ucraina dove ha incontrato Volodymyr Zelensky.
Von der Leyen: i Baltici collegati alla rete elettrica Ue
“Oggi colleghiamo gli Stati baltici alla rete elettrica dell’Europa continentale. Stiamo tagliando gli ultimi legami rimasti con la Russia. Finalmente liberi da minacce e ricatti. Questo è un giorno storico”. Lo afferma la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel corso della cerimonia a Vilnius.
Papa Francesco: “Tacciano le armi, preghiamo per la pace”
Papa a Forze Armate: “No allo spirito di guerra”. Poi si ferma: “Difficoltà nel respiro”
Nonostante la bronchite che lo ha colpito nei giorni scorsi, il Pontefice ha voluto essere presente alla messa per il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di sicurezza. Ha iniziato a leggere l’omelia, per poi interrompere la lettura e affidarla ad un collaboratore. Poi l’appello ai militari: “Vi chiedo per favore di vigilare contro la tentazione di coltivare uno spirito di guerra; vigilare per non essere sedotti dal mito della forza e dal rumore delle armi”
Cremlino non conferma né smentisce telefonata Trump-Putin
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non poter né confermare né smentire una telefonata tra i presidenti russo Vladimir Putin e americano Donald Trump, di cui parla il New York Post. Tra gli Usa e la Russia, ha detto Peskov al quotidiano filogovernativo Izvestia, ci sono “comunicazioni condotte attraverso diversi canali, e sullo sfondo della molteplicità di queste comunicazioni, io personalmente potrei non essere a conoscenza di qualcosa”.
Trump rende noto di aver parlato con Putin: “Vuole che la gente smetta di morire’*
Donald Trump ha reso noto in una intervista al New York Post di aver parlato al telefono con Vladimir Putin che, ha aggiunto, “vuole che la gente smetta di morire”. “Tutti quei morti. Giovani, giovani, belli. Sono come i vostri figli, due milioni, e per nessuna ragione”. Il pesidente americano ha solo precisato che è “meglio non dire” quante volte ha parlato con la controparte russa con cui ha detto di avere “un buon rapporto”. Non ha quindi spiegato se ha parlato con Putin prima o dopo il suo insediamento alla Casa Bianca lo scorso gennaio. Quanto alla fine della guerra in Ucraina, nell'”intervista
Kiev: nella notte abbattuti 70 droni russi su 151
Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con 151 droni di vario tipo, 70 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev mentre 74 droni-esca sono caduti in zone aperte: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare ucraina. I droni distrutti, inclusi gli Shahed kamikaze di fabbricazione iraniana, sono stati intercettati nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Poltava, Sumy, Cherkasy, Chernihiv, Kirovohrad, Vinnytsia, Zhytomyr, Rivne, Volyn, Mykolaiv, Kherson e Odessa.
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