La conferenza di mister Abate pre Ternana-Arezzo: “Visioni diverse con il presidente, ora stringiamoci attorno ai ragazzi”

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Benvenuti nella web cronaca di TernanaNews e TernanaTime della conferenza stampa di mister Abate alla vigilia di Ternana-Arezzo.

Come ha assorbito il gruppo i fatti di giovedì alla luce che proprio dalla squadra è arrivato un segnale di fiducia?

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Stiamo bene e ora aspettiamo la risposta del campo domani. Indubbiamente quello che è successo l’altra sera affosserebbe chiunque ma mi piace vedere il lato positivo delle cose e magari ci può aiutare ancora di più e creare qualcosa di bello.

Hai visto un cambio sportivo e due direttori sportivi, tre direttori generali, due punti di penalizzazione, un esonero con richiamo notturno in poche ore, mancano solo che piovano le rane sulla città…

Non me l’aspettavo, ma sono arrivato nello scetticismo generale come giusto che sia. Io però ho detto che arrivavo non per fare curriculum ma per fare il meglio per la piazza. Visto che siamo in una fase delicata accantoniamo le cose dell’altra sera dicendo che c’erano vedute diverse per quanto riguarda la gestione quotidiana dell’area tecnica, ma nessuno sa più del presidente come la penso. Non sono importanti i motivi per cui abbiamo trascorso una notte movimentata. È molto più importante il motivo per cui sono rimasto, che poi è l’unico per cui sono ancora qui: ed è la squadra. Se fossi andato via in quel momento lì avrei lasciato non da vincitore ma in una situazione positiva per me, però intorno alle 2.15 durante l’incontro esco per bere un bicchiere d’acqua e trovo tutta la squadra nello spogliatoio: in quel momento mi è riscattato qualcosa dentro perché li avrei traditi e questo non fa parte del mio essere. È una dimostrazione che ricorderò per tutta la vita ed è un senso di responsabilità nei confronti della piazza, ma non ci siamo mai sottratti dalla nostre responsabilità. Come loro si sono stretti a me io chiedo a voi e alla piazza di stringerci ancora di più attorno a loro perché hanno attraversato fulmini e tempeste: se siamo in piedi il merito è dei ragazzi. Sapete quello che ci aspetta davanti ma io il mio campionato l’ho già vinto perché vivo di sentimento e quello che mi hanno trasmesso va al di là del calcio. Ora abbiamo la responsabilità di gettare le basi per vincerlo sul campo, ma nulla è dovuto. Credo che tutta Terni si rispecchi in questo gruppo perché sputa sangue e ha grande senso di appartenenza. È stata una serata particolare ma bisogna vedere il lato positivo delle cose: ci può dare ancora più slancio e consapevolezza mentale, quindi aspettiamo con voglia la partita di domani sera. Se riusciremo a fare blocco come l’altra sera sarà difficile per l’Arezzo fare punti qua.

I nuovi sono arruolabili? Chi c’è in lista tra Romeo e Damiani?

Mi sono dimenticato di ringraziare i tifosi e la città di Terni. In questi giorni mi hanno dimostrato tanto affetto e ringrazio la delegazione della curva. Sono sicuro che anche domani giocheremo con una forza in più e giocheremo per loro. I nuovi acquisti sono tutti disponibili: stanno bene. Ora devono entrare in dei meccanismi nuovi e dobbiamo trovare nuovi equilibri di squadra. Ci vuole del tempo e dimostreranno il loro valore. In lista c’è Romeo perché sapete che si può fare un cambio e non vogliamo toglierci di integrare Damiani, che sta bruciando le tappe e dobbiamo vedere come si evolvono i due infortuni e valuteremo con tranquillità.

È possibile giocare con Cicerelli e Brignola e un giocatore a fare da schermo dietro Cicerelli, cambiando modulo o con rotazioni diverse?

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Assolutamente sì, ma l’infortunio di Romeo ci cambia le cose perché è determinante negli equilibri di squadra. Ha tanto sacrificio nelle gambe e piano piano dobbiamo cercare di nuovo gli equilibri perché oltre i giocatori offensivi devi correre e faticare. Però è sicuramente nelle nostre idee cercare qualità e gamba anche a destra, ma la fase difensiva è prioritaria.

Quanto è soddisfacente essere entrato nel cuore dei tifosi in così poco tempo?

Ho sentito l’intervista di un giocatore dell’Arezzo che si diceva sorpreso di vedere noi e l’Entella davanti a loro. Vuol dire che anche gli altri si sentono forti ma nel calcio non scendono in campo i curriculum e i nomi, scende in campo la qualità e la rabbia per vincere la partita, come a Legnago. Il calcio è questo e ognuno la pensa come crede. Il mio campionato l’ho vinto: restando mi sono assunto ancora una volta delle responsabilità e la piazza ha visto in me determinati valori, io stesso mi riconosco in questa terra perché mi ricorda le mie origini. Gente umile e lavoratrice e io sono questo. Non posso promettere che vinceremo ma che metterò anima e corpo per vincere partita per partita. Io spero di vedervi l’anno prossimo andare a Marassi o Modena, lo spero io e i giocatori e i ragazzi ci mettono la rabbia tutti giorni per farlo accadere.

Che tipo di avversario sarà l’Arezzo?

Una partita complicata per vari motivi. Hanno valori assoluti in mezzo e davanti e si sono rinforzati. Non abbiamo partite da studiare per il cambio di allenatore e quando questo succede cambiano gli equilibri perché tutti hanno voglia di dimostrare. Avranno voglia di venire qui per ributtarsi nella mischia e noi dovremo essere pronti a dare la vita per ottenere i tre punti. Gli occhi dei ragazzi in questi giorni mi fanno ben sperare.



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