La 34enne accoltellata alla schiena in una palazzina a Rufina (Firenze). ll compagno, Lorenzo Innocenti, si è poi gettato dalla finestra. Il primo ad intervenire è stato il padre di lui che l’ha disarmato. Si indaga sulla vita di coppia all’apparenza normalissima:negli ultimi mesi si erano sottoposti entrambi a una rigida dieta e Lorenzo era dimagrito moltissimo
RUFINA (Firenze) – Almeno sette coltellate alla schiena in un tranquillo sabato mattina come tanti, mentre al risveglio stava preparando il caffè, a due passi dal figlio di appena un anno e mezzo. È morta così Eleonora Guidi, 34 anni, impiegata in un’azienda della zona, uccisa dal compagno e padre del bambino nel loro appartamento a Rufina, comune della Valdisieve in provincia di Firenze.
Lorenzo Innocenti, architetto di 37 anni, dopo aver ucciso con un coltello da cucina, è salito al secondo piano del palazzo e si è lasciato cadere nel vuoto. Un volo di testa da un’altezza di sette metri e mezzo. È in coma all’ospedale di Careggi dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico nel reparto di maxillo facciale.
A scoprire il corpo massacrato dalle coltellate è stato il padre di lui che abita nello stesso pianerottolo. Sabatomattina intorno alle 6.30 ha sentito le grida provenire dall’appartamento. Non era mai accaduto prima. Nessuno in quel piccolo condominio nella periferia del paese, di proprietà della famiglia di lui, aveva mai sentito la giovane coppia litigare. Così ha suonato al campanello per capire cosa stesse accadendo. Ad aprire la porta è stato il figlio. Era scalzo, sporco di sangue e aveva il coltello ancora in mano. Forse solo in quel momento il giovane architetto ha realizzato tutto e ha fatto il gesto di tagliarsi la gola.
Il padre è riuscito a disarmarlo ma lui è fuggito di corsa sul terrazzo del secondo piano e si è lanciato nel vuoto.
Il primo pensiero del nonno è stato entrare in casa per cercare il bambino. Per terra c’erano impronte di sangue ovunque, nella sala c’era la nuora riversa per terra. Era riuscita a trascinarsi dalla cucina arrivando fino al bambino che stava guardando un cartone animato in televisione, seduto sul divano. Il nonno ha portato il piccolo a casa sua, l’ha affidato alla nonna che era sotto choc, e da lì ha dato l’allarme al 118. «C’è una donna ferita», ha detto ai soccorritori. E anche quando sono arrivati in casa ha continuato a parlare della nuora ferita. Non poteva sapere che Eleonora era già morta, che le coltellate non le avevano lasciato scampo.
Per tutto il giorno i carabinieri della compagnia di Pontassieve e del Reparto operativo di Firenze, coordinati dalla pm Ornella Galeotti, hanno cercato di ricostruire i momenti precedenti all’aggressione per capire che cosa possa avere scatenato la furia dell’uomo. Ma nessuno, finora, è riuscito a dare una risposta. Né i familiari di Eleonora, né quelli di Lorenzo.
I soccorritori hanno trovato la casa perfettamente in ordine, con le due tazzine sul tavolo, come se da un momento all’altro dovesse arrivare qualcuno a prendere il caffè. Nessun segno di discussione o di litigio, nessun biglietto. L’unico che ha visto la scena è stato il bambino che è troppo piccolo per raccontare quello che è accaduto e continua solo a chiedere della mamma.
Gli investigatori cercheranno ora nei cellulari di entrambi di trovare una spiegazione che al momento non sembra esserci.
Una coppia perfetta, «erano belli, innamorati e felici», raccontano tutti. Gli amici che scavano nella memoria alla ricerca di dettagli che lasciassero presagire una tragedia simile non trovano niente. Negli ultimi mesi si erano sottoposti entrambi a una rigida dieta e Lorenzo era dimagrito moltissimo, questa è l’unica cosa che è cambiata negli ultimi tempi in una vita apparentemente normale. Mai una lite né un’incrinatura, non c’erano problemi economici, né di altra natura.
Dopo un periodo di convivenza in un piccolo appartamento, con l’arrivo del bambino, nell’estate 2023, avevano deciso di trasferirsi con un cane e un gatto nell’appartamento più grande accanto alla famiglia di lui. Lì Lorenzo aveva messo in piedi anche il suo studio da architetto. Tra poco il piccolo avrebbe cominciato ad andare all’asilo nido. Ieri è andato a casa della zia, la sorella della madre, dove c’è il cugino più grande che ha giocato con lui.
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