Il 2024 è stato l’anno record dei flussi turistici totali: +4% e stranieri +15% rispetto al 2023; +13% e +28% rispetto al 2019
9 Febbraio 2025 18:59
Mai così tanti turisti nelle Marche come nel 2024. I dati dei flussi turistici dell’anno appena trascorso registrano ben 2.725.811 arrivi e 11.795.484 presenze tra italiani e stranieri. L’incremento sul 2023 è rispettivamente del 4,11% e del 3,88% ma se si guarda al 2019, anno di riferimento prima della pandemia, la crescita degli arrivi registra un bel 12,7% e le presenze un 13,4%. L’aumento dunque negli ultimi anni è stato costante, segno che l’impegno dell’amministrazione regionale nel settore sta dando i suoi frutti. Particolarmente positivo il dato riguardante gli stranieri. Nel 2024 ne sono arrivati nelle Marche 506.619 contro i 456.698 del 2023 e ai 396.906 del 2019. Le presenze straniere sono state 2.210.099 rispetto al 1.924.700 del 2023 (+ 15%) e al 1.727.255 del 2019 ossia il 28% in più. Questi i numeri illustrati oggi alla prima giornata della Borsa Internazionale del Turismo a Milano dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli nel corso di una conferenza stampa allo stand della Regione dal titolo ‘Marche turismo da record’ insieme al direttore dell’Atim uscente Stefania Bussoletti e quello appena nominato Marina Santucci. Alla conferenza stampa è intervenuto per portare il suo saluto anche il Ministro al Turismo Daniela Santanchè da sempre affezionata alle Marche.
I dati
“I dati sono significativi e straordinari e confermano il grande lavoro fatto in questi anni – ha sottolineato il presidente Francesco Acquaroli – e mi fa quindi particolarmente piacere constatare che abbiamo confermato i risultati dello scorso anno e li abbiamo addirittura migliorati di un complessivo 4%. Questo significa che oltre al turismo balneare, che ha risentito di alcuni mesi di maltempo, il turismo dell’entroterra, il turismo dei borghi e quello destagionalizzato sono cresciuti in modo significativo. Abbiamo avuto un’ottima affluenza sia in primavera, ad aprile, sia dopo l’estate, nonostante un settembre meteorologicamente difficile.
I numeri parlano chiaro: oggi registriamo 11 milioni e 800 mila presenze. Basta una semplice calcolatrice per comprendere quanto il turismo incida sull’economia della nostra regione e quale peso abbia sul PIL regionale. Un dato particolarmente rilevante riguarda il turismo straniero, cresciuto del 15% rispetto al 2023 e del 28% rispetto al 2019. Questo risultato è frutto di un grande lavoro di promozione sui mercati internazionali, fondamentale per accrescere l’attrattività delle Marche. Anche sul territorio l’impegno è stato notevole, grazie a una forte sinergia con imprese e associazioni di categoria.
Un altro aspetto cruciale – ha proseguito Acquaroli – è quello dei collegamenti: una regione può essere meravigliosa, ma se è difficile da raggiungere, tutto diventa vano. Guardiamo quindi con fiducia ai numeri dell’aeroporto delle Marche, che ha sfiorato il record assoluto nel 2024 piazzandosi nella top 10 degli aeroporti italiani che crescono di più e si avvia a superare nel 2025 il record di passeggeri fermo al 2011. L’indice di crescita trasmessoci da Alex D’Orsogna, con un +8% nel gennaio 2025 rispetto allo stesso mese del 2024, è un segnale incoraggiante.
Dopo la pandemia, numeri del genere sembravano irraggiungibili, ma oggi la situazione è cambiata radicalmente, anche grazie al ruolo determinante di Atim, che in questi anni ha lavorato con forza per promuovere la nostra regione nei mercati internazionali, valorizzandone le peculiarità. Le Marche sono state protagoniste in contesti prestigiosi: dai vini e dalla gastronomia al concorso ippico internazionale di Piazza di Siena, uno degli eventi più glamour al mondo. Abbiamo portato la nostra eccellenza a Parigi e a Barcellona, e in tante altre occasioni che hanno contribuito alla crescita del nostro brand territoriale.
Ora, grazie al lavoro portato avanti dalla direttrice Stefania Bussoletti e con la nuova direttrice Marina Santucci, continueremo a sostenere con determinazione questo percorso di valorizzazione dell’immagine delle Marche, del turismo e del nostro brand regionale. Siamo una realtà piccola – ha concluso – ma dobbiamo puntare sulla qualità, e di qualità, la nostra regione ne ha davvero tanta”.
Le destinazioni più amate
Tra le destinazioni più gettonate vince Senigallia (Ancona) con 225.317 arrivi e 1.013.443 presenze. Seguono Pesaro con 263.123 arrivi e 948.257 presenze e San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) con 169.414 arrivi e 825.385 presenze.
Gli ospiti
In generale la prima giornata della Bit per lo stand marchigiano è stato un vero e proprio successo grazie anche agli ospiti vip che hanno attirato l’attenzione di tantissimi visitatori per il tradizionale selfie.
Personaggio d’eccezione per la presentazione dell’offerta turistica di Senigallia è stato l’ex calciatore Bobo Vieri che ha ricordato che sarà nella città della spiaggia di velluto ai primi di luglio per un torneo di ‘Bobo Summer Cup di padel:’ “C’è una grande voglia di venire – ha detto – Senigallia è uno dei posti più belli d’Italia; c’è il mare, ci sono tanti ragazzi giovani, c’è una grande offerta per le famiglie. È un posto perfetto per fare sport. E fare sport è importantissimo. I giovani conoscono le Marche e Senigallia, sanno che il mare è bello e che c’è divertimento. Come si dice, è un posto top”.
Alessandro Siani, con la simpatia innata che gli è propria, condita da quel tocco di napoletano che accresce la vicinanza al pubblico, ha parlato con entusiasmo della sua esperienza nelle Marche, dove ha girato il film con Leonardo Pieraccioni ‘Io e te dobbiamo parlare’. “La cosa importante – ha detto – non è cercare la regione per girare un film, ma trovare una ragione e noi qui abbiamo trovato la ragione giusta che era quella di scoprire dei posti che erano perfetti per il nostro film. E poi abbiamo trovato una grande accoglienza. Siamo arrivati ad Ancona che ci chiedevano come mai stessimo girando un film proprio ad Ancona e abbiamo finito con l’invito a ritornare. Posso dire che è stata un’esperienza meravigliosa e anche molto fortunata. E da napoletano quale sono la fortuna è scaramanzia, e quindi è un segnale positivo. Noi non stiamo parlando solo delle specialità gastronomiche marchigiane – ha continuato – o dello stoccafisso all’anconetana, ma parliamo anche di altre specialità, quelle umane, abbinate a location meravigliose: Numana, Sirolo, e tutti i posti che abbiamo visto e che ci sono rimasti nel cuore. Spero di ritornare ancora. Quando ti trovi bene una volta, la seconda deve essere ancora meglio, no? Quindi teniamo speranza”.
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