Tra le grandi domande che hanno tormentato l’umanità, ce n’è una a cui la scienza si è dedicata: esiste vita oltre la Terra?
Una risposta definitiva potrebbe arrivare dal celebre programma SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), attivo in diverse forme dagli anni Sessanta. Il suo scopo? Sfruttare radiotelescopi, algoritmi avanzati e il calcolo distribuito volontario per intercettare nel cosmo segnali radio riconducibili a intelligenze aliene. Ed è proprio ispirandosi al nome e al fascino di questa attività di analisi dei segnali provenienti dal cosmo che nasce uno dei giochi da tavolo più interessanti dell’anno appena trascorso.
In SETI, i partecipanti gestiscono diverse società di esplorazione dello spazio in competizione tra loro, con lo scopo di guadagnare il maggior numero di punti vittoria prima che si concluda il quinto round di gioco. Ovviamente, il modo migliore per aumentare il punteggio è scoprire tracce di vita extraterrestre, utilizzando in ogni turno una sola delle otto azioni base disponibili. Queste sono il lanciare sonde nel sistema solare, orbitare intorno ai pianeti, atterrare su diversi corpi celesti, utilizzare radiotelescopi per acquisire informazioni o analizzare i dati raccolti tramite i computer. E’ anche possibile impiegare delle carte per attivare azioni speciali e sviluppare nuove tecnologie che rendono le azioni più potenti. Gestendo al meglio le limitate risorse identificate come Crediti ed Energia e avanzando nel tracciato che indica la Pubblicità dei risultati ottenuti dalle missioni, i giocatori potranno ottenere tracce della presenza di alieni in differenti colori: giallo, viola e blu. Una volta completata la triade, viene svelata una delle due intelligenze extraterrestri di quella specifica partita, ognuna con meccaniche uniche e nuove opportunità di punteggio.
Che SETI sia un gioco principalmente rivolto agli appassionati di board games lo si capisce dal semplice colpo d’occhio: il suo spettacolare tabellone, che prevede anche un sistema di rotazione dei pianeti del sistema solare, presenta un’infinità di tracciati, aree d’interazione e pedine capaci di affascinare e intimidire allo stesso tempo. Per far sembrare tutto ancora più complesso, sono presenti anche delle plance giocatore potenziabili con appositi tasselli e un mazzo di 138 carte che, nel gioco, assumono funzioni multiple. Anche descrivere SETI agli appassionati di etichette non è così scontato, perché, pur essendo principalmente un titolo di gestione risorse, nasconde al suo interno altre meccaniche, come le fasi di scansione dello spazio in cui bisogna conquistare la maggioranza nell’area esplorata. Il sistema di rotazione dei pianeti poi non è un semplice espediente scenografico, ma un enigma matematico a sé stante, poiché, sfruttando al meglio i suoi movimenti, è possibile razionalizzare il viaggio delle sonde nello spazio.
Malgrado l’apparente complessità, SETI presenta regole particolarmente intuitive che si apprendono bene giocando. La prima partita può confondere sia i principianti che gli esperti, ma dopo i primi turni tutto diventerà logico e, al termine del match, saranno chiari gli errori commessi, suscitando il desiderio di fare meglio nella partita successiva.
SETI è anche uno di quei titoli in cui la vittoria non è tutto. Certo, tutti partecipano per vincere, ma qui regna un eccezionale senso di progressione che, a volte, appaga più del trionfo finale. Sviluppare tecnologie per migliorare le proprie azioni, innescare le giuste combo tra carte e risorse, sfruttare la rotazione della plancia per raggiungere pianeti lontani: tutto ciò garantisce al giocatore un senso di grande soddisfazione e la sensazione di essere un vero genio dell’esplorazione spaziale. Pur non essendo il titolo ideale per le serate gioco con i più piccoli, SETI è un prodotto di grandissima qualità, capace di conquistare il cuore degli appassionati dello spazio, dei board gamer incalliti e di chi è in cerca di una sfida variegata ed appassionante.
Così, mentre il cosmo custodisce ancora i suoi segreti, SETI trasforma ogni mossa in una rivelazione cosmica, intrecciando strategia e mistero in un’epica esplorazione senza tempo.
di Carlo Chericoni
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