Acosta sicuro: "La KTM è migliore di quanto dicano i tempi"

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Il due volte Campione del Mondo Moto3 e Moto2, nonché miglior rookie della stagione 2024 della MotoGP, affronta la sua seconda stagione nella classe regina, la prima nel box KTM ufficiale dopo un primo anno di adattamento con Tech3. Un anno in cui Pedro Acosta ha mostrato lampi della sua innegabile classe.

Venerdì, nel terzo e ultimo giorno di test pre-stagionali a Sepang, Acosta ha girato in 1’57″175, tempo che gli è valso il sesto posto sia di giornata che della classifica cumulativa.

“Se parlo per me stesso, direi che mi sento bene in termini di ritmo, di velocità e di giro secco”, ha spiegato lo spagnolo al termine della giornata. “La priorità è rendere la moto un po’ più tranquilla, perché l’anno scorso si muoveva molto e questo ha causato molte cadute”, ha aggiunto Acosta, che la scorsa stagione è stato il pilota con il maggior numero di cadute, 29.

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Per quanto riguarda le novità e i test, lo spagnolo ha avvertito che “abbiamo ancora alcune cose in tasca, parti interessanti”, che si vedranno molto probabilmente nei due giorni di test in Thailandia previsti per la settimana prossima.

Acosta si è classificato sesto, dietro a Marc Marquez, che è stato 133 millesimi di secondo più veloce, ma a più di sei decimi dal più veloce, che è stato invece Alex Marquez.

“Siamo migliori di quanto dicano i tempi”, ha detto. “Ma sono stati i miei errori a rallentarci. Dobbiamo essere contenti. A poco a poco ci stiamo avvicinando”, ha rivelato.

Pedro Acosta, Red Bull KTM Factory Racing

Foto de: Gold and Goose / Motorsport Images

Acosta ha già preso le redini della KTM l’anno scorso e in questa stagione è pronto a tirare la carretta fin dal primo momento. “Ci sono cose che devono essere migliorate, soprattutto capire cosa ci manca. Credo di avere un’idea chiara del fatto che se avessi fatto tutto alla perfezione saremmo più vicini alle posizioni di vertice”.

Pur assicurando di avere “piccole cose in tasca”, ha poi spiegato che “nel mio caso, ho provato più o meno tutto quello che dovevo provare, quindi in Thailandia lavorerò sulla messa a punto”.

La maggior parte dei piloti ha dedicato uno dei run della giornata ad una simulazione di 10 giri, compreso Acosta, che ha fatto un solo 1’57” e ha proseguito con degli 1’58”, chiudendo in 1’59”.

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“È successo qualcosa nella mia simulazione di gara, perché la gomma non trasmetteva al meglio. Al terzo giro stavo cercando di ‘sopravvivere’, poi abbiamo fatto una simulazione di dieci giri ed ero quattro decimi più veloce”, ha spiegato prima di lanciare un messaggio di speranza per la truppa arancione: “Penso che siamo più vicini dell’anno scorso”.