Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato in un’intervista alla Reuters che è importante per lui incontrare il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump prima che il tycoon veda il suo omologo russo Vladimir Putin: “È fondamentale, altrimenti sembrerà un colloquio sull’Ucraina senza l’Ucraina. È comunque importante che i partner discutano prima delle loro questioni e poi abbiano una conversazione con la controparte”.
Zelensky ha poi aggiunto: “Non so quali compromessi possano essere discussi al tavolo dei negoziati, non siamo arrivati a quel punto…È importante che la gente capisca che l’Ucraina sta negoziando, non accetta ultimatum dalla Russia. Le garanzie di sicurezza sono la questione principale di cui voglio parlare con il presidente Trump. E il futuro si costruisce sull’economia, dove siamo, cosa siamo, la gente dovrebbe guadagnare di più, e i professionisti con un lavoro dovrebbero vivere meglio. E abbiamo assolutamente tutto per questo, abbiamo bisogno di pace”.
Nel suo quotidiano video-messaggio, il leader ucraino ha detto che la Russia sta continuando ad armarsi per continuare la guerra: “Ora sappiamo, come riporta la nostra intelligence, che i russi stanno creando nuove divisioni e sviluppando nuovi impianti di produzione militare. È chiaro che la loro cooperazione con la Corea del Nord si espanderà. Purtroppo, Mosca sta diffondendo in quella regione moderne tecnologie, tecnologie di guerra, tra cui quella dei droni”.
E questo, secondo lui, “significa una cosa semplice: non è ai negoziati o alla pace che Putin si sta preparando, ma piuttosto alla continuazione della guerra, e non solo contro di noi, contro l’Ucraina. Ora stanno aumentando il loro esercito di oltre centomila soldati. Tutti i partner devono saperlo e devono vederlo. Siamo pronti a condividere le informazioni pertinenti e la relativa comunicazione è già in corso attraverso i canali di intelligence”.
La 28a brigata meccanizzata separata delle Forze armate dell’Ucraina ha rivendicato sui profili social che una sua “unità missilistica antiaerea” ha abbattuto un aereo d’attacco Sukhoi Su-25 “alla periferia di Toretsk”, nel Donbass.
Il pilota sarebbe riuscito a salvarsi ma il tentativo di esfiltrarlo da parte dell’equipaggio di un elicottero russo Mi-8 non sarebbe riuscito per gli attacchi dei droni ucraini, che lo avrebbero danneggiato. “I nostri ragazzi hanno dimostrato ancora una volta che gli aerei russi si abbattono regolarmente e che i sogni di supremazia aerea degli occupanti finiscono sempre allo stesso modo: a terra”, si legge in chiusura del post.
Scholz bacchetta Trump. Il cancelliere tedesco, sfiduciato al Bundestag, ha criticato le richieste di Donald Trump di una “garanzia” sulle terre rare ucraine in cambio di aiuti militari statunitensi, in un’intervista al gruppo di giornali tedeschi RND pubblicata sabato.
“L’Ucraina è sotto attacco e noi la stiamo aiutando, senza chiedere di essere pagati in cambio. Questa dovrebbe essere la posizione di tutti”, ha risposto Olaf Scholz, alla domanda sulle richieste di Trump di una possibile contropartita per gli aiuti statunitensi.
Volodymyr Zelensky ha invitato i suoi alleati occidentali a “investire” nello sfruttamento delle risorse naturali dell’Ucraina: “Mettete i vostri soldi. Investite il vostro denaro. Sviluppiamo insieme e facciamo soldi”, ha proseguito. “Per favore, create una società. Estraiamo e lavoriamo. Facciamo soldi insieme”, ha chiesto il presidente ucraino, prima di manifestare la disponibilità a “concludere contratti” per rifornire l’Ucraina di gas naturale liquefatto (LNG), al fine di diventare un “hub per tutta l’Europa”.
La Corea del Nord ha raggiunto un accordo con la Russia per la produzione di droni con l’aiuto dell’alleato. Lo ha affermato l’emittente giapponese Nhk citando “diverse fonti a conoscenza delle relazioni tra Russia e Corea del Nord”. Stando agli informatori, “i due Paesi hanno raggiunto un accordo in base al quale la Corea del Nord riceve assistenza tecnica dalla Russia per sviluppare diversi tipi di droni da produrre in serie”.
Gli Stati baltici hanno iniziato questa mattina alle 6:00 a disconnettersi dalla rete energetica controllata dai russi, ha fatto sapere all’agenzia di stampa Afp l’operatore di rete statale lituano Litgrid.
“Posso confermare che il processo di disconnessione è iniziato alle 06:00 (ora locale, ndr)”, ha riferito il portavoce di Litgrid, Matas Noreika, dopo che la Lituania ha interrotto il suo collegamento elettrico con la Bielorussia e la Russia.
La Lituania è stata la prima dei tre a staccarsi. L’Estonia e la Lettonia dovrebbero seguire l’esempio a breve. Dopo la disconnessione dalla rete russa, i Paesi opereranno nella cosiddetta “modalità isolata” per circa 24 ore per testare la frequenza, o i livelli di potenza, prima di integrarsi con la rete europea domani.
Il ministro dell’Energia lituano, Zygimantas Vaiciunas, ha spiegato che la decisione di abbandonare la rete russa è stata presa per evitare che possa essere utilizzata “come strumento di ricatto geopolitico”.
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