Vieste, presenze turistiche 2024. – Diego Romano

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I dati aggiornati sulla stagione turistica di Vieste, raccolti fino a novembre 2024, sono già consultabili sul sito dell’Osservatorio del Turismo della Regione Puglia. Questi numeri forniscono un quadro quasi definitivo dell’andamento dell’anno e permettono di approfondire alcune dinamiche chiave, come la stabilità delle presenze, l’incidenza delle diverse tipologie ricettive e il crescente peso delle locazioni turistiche, con il loro impatto sul mercato immobiliare e sull’economia locale.

Se la distribuzione stagionale delle presenze è ormai un dato consolidato, emergono invece nuovi interrogativi: quanto è sostenibile l’attuale modello economico? Quali sono le sfide da affrontare per rendere il turismo più equilibrato e redditizio per l’intera comunità?
La stagione turistica si conferma stabile rispetto agli anni precedenti, con 2.157.502 presenze turistiche registrate (numero di notti trascorse da ciascun ospite)  da gennaio a novembre 2024.
Si tratta di un dato in linea con quello degli ultimi anni, con lievissimi incrementi che sembrano derivare più dalla regolarizzazione dell’ospitalità informale che da un effettivo aumento della domanda. La distribuzione delle presenze tra le diverse tipologie ricettive conferma il ruolo dominante di campeggi e villaggi turistici, che da soli raccolgono quasi 1,2 milioni di presenze (il 55% del totale), mentre le strutture alberghiere superano le 545.000 presenze.

Emergono nuove riflessioni sulla sostenibilità del modello economico adottato, soprattutto per quanto riguarda il settore delle locazioni turistiche, che registra numeri particolarmente bassi in termini di occupazione annuale.

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Tipologia struttura Presenze turistiche VIESTE (GENNAIO – NOVEMBRE 2024)
Campeggi 626891
Villaggi turistici 570996
Alberghi 545773
CAV imprenditoriale 138889
Residenze turistico alberghiere 83408
Locazioni tur. non imprenditoriali 78557
Bed & breakfast 40426
Residence 27054
Affittacamere 19553
Locazioni tur. imprenditoriali 14217
Alloggi agrituristici 11738
totale 2157502

fonte https://osservatorio.dms.puglia.it/

Il peso crescente delle locazioni turistiche

I dati mostrano come le locazioni turistiche continuino a crescere di numero, impattando in modo significativo anche sul mercato immobiliare residenziale. Se il boom delle case vacanza ha portato molte persone a investire nel settore, la reale capacità di queste strutture di generare reddito in modo sostenibile è tutta da verificare. Alcune tipologie di alloggio, infatti, registrano percentuali di occupazione sorprendentemente basse: le locazioni turistiche, per esempio, registrano meno di 20 presenze annue per posto letto. Questo dato suggerisce diverse possibili spiegazioni: da un lato, una mancanza di “imprenditorialità” da parte di molti proprietari, che non gestiscono le loro strutture con un approccio professionale e strategico; dall’altro, la mancata registrazione delle presenze effettive per motivi fiscali.

Tipologia Struttura Presenze Numero di Camere / Alloggi Numero di Posti Letto Posti Letto per Camera o alloggio Rapporto Presenze Camere Rapporto Presenze Posti Letto
Alberghi 545773 2848 6588 2.31 191.63 82.84
Residenze turistico alberghiere 83408 504 1545 3.07 165.49 54.05
Affittacamere 19553 170 386 2.27 115.02 50.65
Alloggi agrituristici 11738 102 276 2.71 115.08 42.53
Bed & breakfast 40426 328 762 2.32 123.25 53.05
Campeggi 626891 4542 16012 3.53 138.02 39.15
Case per ferie Non disponibile 72 144 2.00
CAV imprenditoriale 138889 1008 3419 3.39 137.79 40.62
Residence 27054 258 892 3.46 104.86 30.33
Villaggi turistici 570996 3262 12732 3.90 175.04 44.85
Locazioni tur. imprenditoriali 14217 268 732 2.73 53.05 19.42
Locazioni tur. non imprenditoriali 78557 1464 4025 2.75 53.66 19.52

L’introduzione della ritenuta fiscale sulle OTA: un primo passo?

Dal 2024, una nuova legge impone a piattaforme come Airbnb e Booking di operare come sostituti d’imposta, trattenendo automaticamente il 21% sulle transazioni per conto degli host non professionisti. Questo provvedimento mira a contrastare l’evasione fiscale nel settore delle locazioni turistiche, che per anni ha rappresentato una zona grigia difficilmente monitorabile. Il suo impatto reale, però, è ancora tutto da valutare: il rischio è che una parte degli affitti possa continuare a sfuggire ai controlli, alimentando un sistema poco trasparente che penalizza chi opera in modo regolare.

Sostenibilità economica: quali prospettive?

Considerando tassi di occupazione così bassi in quasi tutte le tipologie ricettive, è inevitabile interrogarsi sulla sostenibilità del modello economico adottato. Il problema non è solo il numero di posti letto disponibili, ma anche le ingenti spese fisse e variabili che chi investe nel turismo deve affrontare: manutenzione, utenze, tasse, commissioni delle OTA (Online Travel Agencies) e costi burocratici sempre più rilevanti. Affittare una casa per pochi giorni d’estate è davvero conveniente rispetto alle spese da sostenere? E quanto incide la qualità dell’offerta sulla capacità di attrarre una domanda più stabile e qualificata?

Più che chiedere divieti che favorirebbero solo chi è già ben posizionato sul mercato, sarebbe necessario garantire regole uguali per tutti. In questo senso, l’introduzione del sostituto d’imposta rappresenta un passo nella giusta direzione. Tuttavia, resta da capire se il turismo di Vieste possa evolversi in un modello più sostenibile e meno dipendente dall’alta stagione, in grado di offrire opportunità economiche anche a chi oggi fatica a trovare il proprio spazio nel settore.



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