Il guitar hero, oggi 73enne, si separa da un prezioso strumento, valutato 44 mila euro:«È stata al mio fianco per tanti anni, magari finirà a qualcuno capace di farla crescere». E dopo l’appello social«qualche data è spuntata…»
Mettere in vendita una chitarra, per un musicista, è come dire addio a un grande amore e rinunciare a un pezzo di cuore. «La metto in vendita… anche se mi dispiace» scrive Tolo Marton sui social network, riferendosi a una Gibson del 1959. Solo qualche mese fa, il chitarrista e compositore trevigiano, classe 1951, aveva affidato a Facebook un lungo sfogo riguardo alla sua situazione economica e lavorativa: niente pensione, poche esibizioni dal vivo e grandi difficoltà nel trovare figure professionali capaci di supportare la sua carriera. Un orizzonte che, sebbene si sia lievemente rischiarato, non è ancora dei più rosei, come testimonia quest’ultimo annuncio.
«Questa posso venderla…»
«Ho comprato questa chitarra acustica quarant’anni fa, forse di più – va indietro nella memoria il “guitar hero”, come lo definì una volta il critico americano Tom Branson -. Non so quante chitarre ho avuto nella mia vita… Di certo, ora è un “di più”. Questa Gibson fa parte degli strumenti che ho tenuto al mio fianco per tanti anni, ma adesso basta: è sufficiente che io tenga altre chitarre, mentre questa posso cederla ad altri musicisti o a collezionisti ed esteti. La chitarra è sempre un bellissimo oggetto da ammirare». Chissà quanti momenti potrebbe raccontare questa chitarra semiacustica (con cavo originale), quanti concerti, quante serate al fianco di artisti del calibro del suo proprietario. Nel suo curriculum, Marton infatti può vantare di aver diviso il palcoscenico con Ian Paice e Don Airey dei Deep Purple, ma anche con Jeff Beck e B.B. King. Negli anni Settanta, ha fatto parte della band italiana di rock progressivo Le Orme, per poi intraprendere una carriera solista che lo ha portato al fianco di Bobby Whitlock dei Derek and the Dominos. La sfilza di nomi, premi e riconoscimenti sarebbe lunghissima e probabilmente continuerebbe anche oggi, se il panorama musicale non fosse cambiato drasticamente, probabilmente prediligendo altri aspetti rispetto al talento sanguigno col plettro.
Vale fino a 44 mila euro
«Ho deciso di vendere questa chitarra, perché ne ho troppe – ammette Marton -. Se hai troppe robe, sei sempre indeciso su cosa suonare, stai a pensare a quello che potresti fare, invece che metterti lì a suonare veramente. Quindi ho deciso di tenere solo gli strumenti che davvero m’interessano e cedere tutto il resto. Magari questa chitarra finirà nelle mani di qualcuno che riuscirà a farla crescere… sì perché non basta possedere una chitarra costosa, bisogna saperla suonare bene, appassionarsi a lei». Valutata 6 milioni di lire nel 1993, oggi la quotazione di questa rarissima Gibson arriva fino a 44.000 euro, ma «io la vendo al miglior offerente» annuncia Tolo. «Per quanto mi riguarda, non ho bisogno di troppi strumenti – continua -. Questa chitarra è una di quelle che comprai tanto tempo fa. Adesso la lascio andare».
L’appello social e i primi esiti
Per sentirlo suonare (con un’altra chitarra o, chissà, forse proprio con questo modello, magari per l’ultima volta), la prossima occasione sarà venerdì 7 febbraio al Biblio di Treviso. «Dopo la mia lunga lettera aperta, affidata i social, mi hanno scritto circa 700 persone, tra amici e fan, tra chi voleva darmi una pacca sulle spalle in segno di solidarietà e chi voleva offrirsi in prima persona per farmi da manager. Qualche data è venuta fuori e probabilmente sceglierò un manager di Roma, con cui ho già in programma qualche serata nella capitale e dintorni. Perché a me – conclude – interessa solo la musica».
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