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KHRISTENSEN 6: si fa trovare pronto sulla bordata potente ma centrale di Dickman e subito dopo spazzando un pallone in uscita alta. Nel secondo tempo non deve fronteggiare grossi pericoli, trema solo sul palo colpito da Olzer.
BRONN 6,5: è tempestivo nell’impedire a Olzer di saltarlo sulla sua destra prima di incunearsi nell’area granata. E’ ancora lui a neutralizzare un’altra insidiosa ripartenza dell’esterno bresciano. Tignoso e concentrato anche nella ripresa.
FERRARI 6: avvio di gara non entusiasmante, prima nella leggera marcatura su Borrelli che controlla il pallone, si gira e calcia ma non trova la porta. Poi un suo disimpegno errato attiva involontariamente Olzer sul quale rimedia Bronn. Troppo basso sulla sponda aerea di Borrelli, con Olzer che calcia indisturbato all’altezza del dischetto. Nella ripresa è più applicato ed attento nelle letture e fa valere la sua esperienza ai fini della difesa del risultato.
LOCHOSHVILI 6,5: il Brescia attacca soprattutto sulla fascia destra granata, lui cerca di non strafare in fase di possesso palla sul suo versante. Nel finale della prima frazione sfrutta la sua fisicità per sporcare di testa un insidioso pallone crossato da sinistra dai padroni di casa. Buon secondo tempo, nel corso del quale è sempre aggressivo in marcatura sugli attaccanti che gravitano nella sua zona.
STOJANOVIC 5,5: temporeggia troppo su Olzer, che si accentra, calcia a giro e senza pressione verso la porta di Christensen, con la sfera che termina di poco lontana dal palo. Borrelli lo cerca in area granata per sovrastarlo nel gioco aereo e fornire a Olzer l’opportunità di calciare a colpo sicuro; ci pensa Caligara a sventare il pericolo all’altezza dell’area piccola. Anche al cross da destra potrebbe far meglio, prima di essere nuovamente saltato da Jallow che arriva sul fondo e crossa indisturbato. Intorno alla prima ora di gioco confeziona la prima sgroppata della sua partita, ma porta troppo palla e finisce per perderla commettendo fallo. Nel finale di gara presidia la sua zona e abbandona ogni velleità offensiva.
CALIGARA 6: ha voglia di aiutare la squadra a fare un salto di qualità. Nella distribuzione del gioco ed inserendosi sulla corsia laterale per crossare. Prova a evidenziare il suo educato piede mancino su una punizione guadagnata da lui stesso, ma il pallone supera la traversa. Gioca a ritmi bassi, cercando di essere ordinato in una gara agonisticamente intensa e sporca. Ha il merito notevole di arrestare la corsa del pallone calciato da Olzer a pochi metri da Christensen. Nella ripresa, dopo l’uscita di Amatucci, dovrebbe recitare da regista ma il suo piede non produce nulla di rilevante. Sufficienza per il discreto inizio di gara e il salvataggio sul tiro a botta sicura di Olzer. 83′ HRUSTIC S.V.
AMATUCCI 6: esegue l’abituale lavoro sporco intriso di dinamismo e carattere. Ruba in area bresciana un pallone a Bisoli, ma nessun compagno è pronto a supportarlo per capitalizzare l’estemporanea opportunità. Si vede meno in regia se non a tratti, affidando la sua prestazione soprattutto al cuore e alla corsa. Preziosa la sua intelligenza tattica, come testimonia il posizionamento in area che neutralizza un insidioso cross da destra. Sostituito per lasciare il posto alla maggiore qualità di 59′ SORIANO 6: entra per cercare di garantire qualche spunto offensivo in più alla squadra, ma ci riesce solo nell’extra time guadagnando un corner che l’arbitro non fa battere. Per il resto, anche lui non si sottrae al lavoro sporco.
TONGYA 5,5: da salvare l’impegno nella prima pressione sui facitori di gioco difensivi del Brescia e la volontà esibita in fase di ripiegamento. Da lui però, mezzala d’incursione, è legittimo attendersi molto di più in fase attiva, in termini di inserimenti e di spunti in grado di supportare la manovra offensiva. Il copione della ripresa è simile: buona predisposizione al sacrificio, ma ancora assenza di iniziative offensive rilevanti. 84′ ZUCCON 6,5: gioca appena dieci minuti e trova il tempo per una percussione centrale che attiva in area bresciana Cerri. La sensazione è che il suo robusto dinamismo e la sua intraprendenza potranno fornire un valido contributo alla squadra.
NJOH 5,5: attento e diligente in fase difensiva, cerca anche di sprintare senza fortuna un paio di volte sull’out sinistro. Primo tempo senza acuti ma anche concreto sul piano difensivo. Ad inizio ripresa recupera un buon pallone sulla fascia sinistra, ma sbaglia la misura del cross e l’azione sfuma. In fase difensiva continua a presidiare ordinatamente l’out mancino. Prima di lasciarsi sorprendere alle spalle da Dickman nell’azione che porta il Brescia a colpire il palo. Subito dopo sbaglia un altro cross agevole e viene rimpiazzato da 68′ CORAZZA 6: all’inizio cerca di sorprendere gli avversari alternando tentativi di affondare sulla fascia e tagli centrali, ma il gioco non sortisce grandi effetti. Nel finale anche lui si abbassa a difesa del risultato positivo.
RAIMONDO 5,5: l’entusiasmo per il primo gol in granata è ben visibile in avvio di gara: detta il passaggio tra le linee, pressa gli avversari e attacca con cattiveria l’area sui palloni alti. Ma la squadra produce quasi nulla ed anche per lui diventa arduo ritagliarsi un ruolo da protagonista. Nella ripresa le difficoltà a produrre gioco perdurano, lui non riesce però a fare la gara di sostanza di Cerri e si spegne gradualmente. 68′ VERDE 6: gestisce bene qualche pallone nei momenti caldi e finali del match, ma a questa Salernitana servirebbe con più frequenza la qualità del suo repertorio.
CERRI 6: la squadra inizialmente si appoggia a lui per distendersi in avanti sulle corsie esterne, l’ex comasco va ad occupare i sedici metri e si fa sentire. Poi la gara diventa sporca, la Salernitana fa fatica a produrre gioco ed anche per lui latitano le possibilità di incidere. Capisce l’antifona e cerca di essere d’aiuto dando sostanza alla sua prestazione, sia difendendo palla e guadagnando punizioni, sia facendo valere la sua fisicità nei sedici metri granata e dove infuria la battaglia. Ha anche il pallone per sbloccare il match, supera il suo marcatore ma riesce solo a guadagnare un corner.
ALL.BREDA 5,5: l’impegno della squadra è oggettivo, la concentrazione e la voglia di far risultato sono apparse evidenti. Ma abbiamo assistito ancora una volta ad una Salernitana che fa fatica ad alzare l’asticella sul piano della qualità del gioco offensivo. Squadra prevedibile e lenta nella transizione da una fase all’altra. L’avversario era tutt’altro che irresistibile, i suoi uomini hanno creato poco più di nulla. La girandola delle sostituzioni non ha mutato più di tanto gli scenari. Più che gli interpreti diversi, servirebbero idee che continuano a latitare.
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