Impianto fotovoltaico di 120mila metri quadrati sulla piana reatina. Cittadini in rivolta, nasce un Comitato

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Si è costituito di recente il Comitato Camporeatino, formato da cittadini e famiglie allarmate dalle notizie diffuse dai giornali sulla presentazione da parte di unazienda privata di un articolato programma per la realizzazione di una centrale elettrica a pannelli fotovoltaici su ben 120.000 m² di terreni in fondo a Viale Fassini, tra l’inizio di Via Chiesa Nuova e il Fiume Velino. Sono previste anche quattro torri di accumulo di energia con oltre ventimila pannelli rialzati dal terreno.

In pochi giorni il nostro Comitato ha già avuto l’adesione di quasi 80 famiglie, piccole imprese agricole e B&B e stiamo partendo con una raccolta di firme in cui chiediamo spiegazioni al Comune di Rieti, alla Prefettura, alla Regione Lazio, al Consorzio di Bonifica, all’Ente di Bacino, alla Coldiretti e a tutte le associazioni di categoria. Le speculazioni che si stanno intentando nella Piana Reatina da qualche tempo non sono più accettabili. Ci hanno provato con Via Porcara, poi con le Porrara ora con Camporeatino. Qual è l’idea di città di questa Amministrazione Comunale circa lo sviluppo di Madonna del Cuore verso Chiesa Nuova? Se serve una Centrale Elettrica a pannelli ci sono tante soluzioni alternative, ad esempio coprendo i grandi parcheggi per le automobili. Perché distruggere la Piana Reatina? Come possono l’assessorato all’Urbanistica e quello al Patrimonio immaginare un gigantesco impianto fotovoltaico attaccato alle villette vendute a 3.000 euro al metro quadrato o vicino alle fattorie, ai B&B?

Il Paesaggio Agrario di continuità viene colpito peraltro in una zona a rischio altissimo di esondazione del Velino. Chi si assume la responsabilità di firmare certe autorizzazioni? Inoltre, dal 2020 la Piana Reatina tutta è stata inserita nel Registro dei Paesaggi Rurali Storici da tutelare ed è stata da poco candidata ad avere anche il GIAHS (Globally Important Agricultural Heritage Systems ) della Fao, ovvero il riconoscimento delle pratiche agricole tradizionali quali patrimonio prezioso non solo per la loro funzione primaria, ma anche per il mantenimento di biodiversità e qualità del paesaggio. Nel frattempo però si permette che unenorme centrale fotovoltaica sia istallata sui campi, tra le case, alle porte della città. Vogliamo la verità e chiediamo un incontro urgente alle autorità preposte.

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Invitiamo tutti i cittadini che vogliono informazioni, aderire al nostro comitato e firmare la petizione a contattarci via email allindirizzo comitatocamporeatino8@gmail.com

La nota della Federazione del Centrodestra

“Apprendiamo dai giornali del progetto preso in carico dal Comune di Rieti per realizzare nella piana reatina un impianto fotovoltaico di 120.000 metri quadrati. Una prospettiva a dir poco devastante per l’unicità e le peculiarità di un’area che è patrimonio dell’intera città di Rieti, al punto da segnare la storia, il paesaggio e l’ambiente in cui ha sempre vissuto e prosperato la comunità locale. Insediare nella piana reatina un impianto fotovoltaico di 12 ettari equivale a cancellare il luogo dei colori, degli odori, dei mestieri e delle tradizioni iscritte nell’identità della città di Rieti. Peraltro il progetto del fotovoltaico di campo reatino oltraggia la valenza di un luogo inserito nel Registro dei paesaggi rurali storici ed è incompatibile con i vincoli che gravano sul posto in quanto area soggetta a rischio esondazione.

Ad oggi non vi è stato alcun confronto di maggioranza sul piano del nuovo insediamento fotovoltaico e non è dato sapere quale disponibilità della giunta abbia indotto i privati interessati a fare quest’investimento. Ne tanto meno si conoscono le ragioni alla luce delle quali l’Amministrazione dovrebbe mutare orientamento rispetto al diniego opposto ad altre ipotesi di fotovoltaico avanzate nella piana. Pertanto i sottoscritti consiglieri Antonio Emili, Claudio Valentini, Simone Miccadei, Roberto Carlucci ed Emiliana Guadagnoli, a nome della federazione di centro destra si uniscono alle famiglie che invocano una presa di posizione chiara e netta da parte della giunta comunale, affinché non trovi attuazione un progetto industriale che sacrifica il valore, il profilo e la storia della piana reatina sull’altare delle finalità speculative di una qualunque società privata”. Così nella nota la Federazione Centrodestra



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