L’ufficio tecnico di Favara al lavoro per fare partecipare il Comune ad un bando da 100 milioni di euro “Riqualificazione dei centri urbani per i progetti dei Comuni con risorse Fsc Sicilia 21-27 – GURS n. 2 del 10.01.2025.”
“L’avviso è rivolto ai comuni, alle città metropolitane e ai liberi consorzi comunali della Sicilia, che potranno presentare progetti di risanamento attraverso azioni di rigenerazione urbana, riqualificazione architettonica o miglioramento della sicurezza negli edifici pubblici (escluse le strutture scolastiche). Sono anche finanziabili le opere di urbanizzazione primaria (strade residenziali, aree di parcheggio, illuminazione pubblica, etc.).”
“Le istanze dovranno essere presentate entro 120 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso sulla Gurs, con invio attraverso posta elettronica certificata (pec)”
In pratica quello che si aspettava per intervenire seriamente nel centro storico di Favara per liberarlo dall’attuale stato di pericolo e, nello stesso tempo, di estrema vergogna è arrivato.
Vincere il bando regionale significa avere accesso ai finanziamenti indispensabili per riqualificare la parte antica della città che ricade nella zona di via Reale.
Prima che qualcuno, come in occasione della stabilizzazione dei preari esca e salga sul carro dei vincitori, è bene ricordare che sullo stato di totale abbandono del centro storico a far cadere le fette di prosciutto dagli occhi dell’amministrazione e del consiglio comunale è stato il comandante della locale Tenenza dei Carabinieri.
Il capitano Mirto appena insediato a Favara, nel mese di novembre del 2023, è andato di sua iniziativa a fare un sopralluogo in via Reale e nella zona a monte della via Fonte Canali e scoperchia il vaso di Pandora. In questa precisa occasione la città scopre che la tragedia di via Del Carmine che costò la vita alle sorelline Bellavia nel gennaio del 2010 con il crollo della loro abitazione non è servita da monito per la politica, tanto è vero che nessuno prima del mese di novembre del 2023 si è preoccupato di un quartiere con immobili fatiscenti, strapieno di rifiuti anche pericolosi, strade impraticabili, ovunque erbacce e l’elenco è lungo.
Mirto è lo spartiacque. Prima il nulla, dopo il suo sopralluogo tutto. Sono seguite altre verifiche sempre con la presenza dei Carabinieri ma anche con la partecipazione dell’amministrazione, dell’ufficio tecnico e Vigili urbani. La commissione comunale si è recata sui luoghi della vergogna e nel mese di febbraio del 2024 è stato convocato un Consiglio comunale straordinario e aperto con la presenza del Prefetto del tempo, dottore Romano.
Tante parole che portano ad un risultato: occorrono i finanziamenti regionali per riqualificare il quartiere.
Il capitano dei Carabinieri ha acceso il faro dell’attenzione sul gravissimo problema che ad onor del vero qualcuno conosceva ma non si è preso il disturbo di Mirto, preferendo il silenzio, viceversa perchè da anni sarebbe stato interdetto l’accesso degli operatori ecologici per la pericolosità rappresentata dagli immobili fatiscenti e a rischio crolli?
E’ chiaro che senza l’intervento dei Carabinieri oggi non staremo a parlare del problema, così come senza il loro intervento, per citare alcuni fatti, l’area della piscina comunale sarebbe ancora spazio di stoccaggio dei rifiuti a disposizione del gestore del servizio ecologico, le estumulazioni al cimitero senza la presenza del medico dell’Asp così come è stato fino all’intervento dei militari dell’Arma nel cimitero di Piana Traversa e lo stesso vale per i locali comunali di Via Beneficenza Mendola adibiti a uffici, per la lotta alla selvaggia occupazione di suolo pubblico, per il minimo contrasto all’abbandono dei rifiuti e anche in questo caso lungo è l’elenco.
Troppo spesso a Favara prima arrivano i Carabinieri e solo dopo l’amministrazione comunale.
Adesso, ritornando al bando regionale, la città potrebbe avere accesso ai necessari finanziamenti anche perché l’ufficio tecnico comunale ha le professionalità giuste per redigere i progetti.
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