Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna fanno parte dei firmatari della dichiarazione congiunta dei 79 Paesi membri della Cpi che criticano le sanzioni Usa: l’Italia invece non compare. “Grazie, Presidente Trump, per il suo coraggioso ordine esecutivo sulla Cpi”, ha scritto Netanyahu su X. La presidente della Commissione Ue: “Cpi deve poter perseguire liberamente la lotta contro l’impunità globale”. La presidente della Cpi Akane: “Profondo rammarico per l’ordine di Trump”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato oggi su X il presidente statunitense Donald Trump per la sua “coraggiosa” decisione di imporre sanzioni alla Corte penale internazionale (Cpi) e al suo personale. “Grazie, Presidente Trump, per il suo coraggioso ordine esecutivo sulla Cpi. Difenderà l’America e Israele da un tribunale corrotto, antiamericano e antisemita, che non ha alcuna giurisdizione o base per impegnarsi in azioni legali contro di noi”, si legge nel post. “La Corte penale internazionale ha condotto una campagna spietata contro Israele come prova per un’azione contro l’America. L’ordine esecutivo del Presidente Trump protegge la sovranità di entrambi i Paesi e i suoi coraggiosi soldati. Grazie, Presidente Trump”, ha aggiunto Netanyahu (MEDIORIENTE, GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).
Von der Leyen: “Cpi sia libera”
“Sanzionare la Corte penale internazionale minaccia l’indipendenza della Corte e mina il sistema di giustizia penale internazionale nel suo complesso”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ricordando l’incontro che ha avuto ieri a Bruxelles con la presidente della Cpi, la giudice Tomoko Akane. Contraria alle sanzioni decise da Trump anche la presidente della Commissione Ue. “La Cpi garantisce la responsabilità per i crimini internazionali e dà voce alle vittime in tutto il mondo”, ha scritto su X Ursula von del Leyen. La Corte “deve poter perseguire liberamente la lotta contro l’impunità globale. L’Europa sarà sempre a favore della giustizia e del rispetto del diritto internazionale”.
Italia non firma dichiarazione congiunta Onu
Dello stesso parere dei leader Ue anche 79 Paesi membri dell’Onu che in una dichiarazione congiunta hanno criticato la decisione di Trump affermando che le sanzioni degli Usa alla Cpi aumentano il rischio di “impunità”. Tra i firmatari della dichiarazione ci sono anche i big della Ue (Germania, Francia, Spagna) e la Gran Bretagna ma non l’Italia. Per i firmatari, le sanzioni “comprometterebbero gravemente tutte le situazioni attualmente sotto inchiesta, poiché la Corte potrebbe dover chiudere i suoi uffici sul campo”, oltre ad “aumentare il rischio di impunità per i crimini più gravi e minacciare di erodere lo stato di diritto internazionale”.
Akane: “Profondo rammarico”
“Prendiamo atto con profondo rammarico dell’emissione da parte degli Stati Uniti di un Ordine Esecutivo che cerca di imporre sanzioni ai funzionari della Cpi, di danneggiare l’indipendenza e l’imparzialità della Corte”. Lo ha dichiarato la presidente della Cpi Tomoko Akane. “L’ordine esecutivo – ha spiegato – è solo l’ultimo di una serie di attacchi senza precedenti che mirano a minare la capacità della Corte di amministrare la giustizia in tutte le situazioni. Tali minacce e misure coercitive costituiscono gravi attacchi contro gli Stati parte della Corte, l’ordine internazionale basato sullo Stato di diritto e milioni di vittime”.
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