Mps sforna utili 2024 oltre attese e super dividendo. La reazione del titolo in Borsa

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Pieno di profitti per Mps che accompagna i conti 2024 con ricchi dividendi da oltre un miliardo di euro che proiettano l’istituto senese tra i più generosi del settore a livello di dividend yield. A Piazza Affari pronta la reazione del titolo che ha aperto in rialzo dell’1,5% a 6,4 euro.

I numeri del 4° trimestre

Banca Mps, che nelle scorse settimane ha lanciato l’assalto a Mediobanca con un’Ops da 13,3 miliardi, ha archiviato l’ultimo trimestre del 2024 con un margine di intermediazione primario in crescita (+1%) grazie alla crescita delle commissioni nette (+4,9%), mentre il margine di interesse (-1,3%) è stato influenzato dallo scenario di discesa dei tassi. I ricavi complessivi, leggermente inferiori rispetto al precedente trimestre (-1%), si sono così attestati a 961,5 milioni (+2,3% su base annua) beneficiando della forte crescita delle commissioni che ha più che compensato la flessione del margine di interesse.
Il risultato operativo netto nel trimestre è di 409 mln. L’utile ante imposte a 348 mln di euro, mentre l’utile netto del quarto trimestre è pari a 385 mln di euro dai 407 mln del trimestre precedente. L’utile risulta anche in netto calo rispetto al 4° trimestre 2023 quando la banca senese aveva sbloccato fondi che erano accantonati per rischi legali per quasi 470 milioni di euro.

Riscontri trimestrali sostanzialmente in linea con le attese. Gli analisti di Equita segnalano solo una contribuzione da NII (2% migliore delle stime) leggermente più alta.  “Le commissioni sono in linea con le attese – aggiunge la sim milanese – e confermano un sostenuto trend di crescita (+5% t/t e +11% a/a), continuando a beneficiare di un contesto di mercato favorevole. Continua a crescere la raccolta indiretta (+1,5 mld a 103,2 mld), beneficiando in particolare di un effetto mercato positivo”. I costi operativi, impattati dalla tipica stagionalità negativa del 4Q, sono in linea con le attese.

E quelli sull’intero 2024

Andando ad analizzare i riscontri sull’intero 2024, Monte dei Paschi di Siena ha chiuso l’anno con un utile di esercizio di pertinenza della capogruppo pari a 1,95 miliardi di euro, che si compara a un utile di 2,05 mld conseguito nel 2023 (che aveva beneficiato dei rilasci netti nella voce degli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri). Considerando l’attività caratteristica l’utile segna un +16,9%. Battute le stime di consensus che erano 1,82 mld.

Rocca Salimbeni ha realizzato ricavi complessivi per 4,03 mld di euro, in aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente e superiore ai 3,9 mld del consensus degli analisti. I ricavi trovano sponda sia nella crescita del margine di interesse (+2,8%) sia sulle commissioni nette (+10,8%); in crescita anche gli altri ricavi della gestione finanziaria (+21,6%), impattati positivamente dalla significativa crescita del risultato di negoziazione.

Il margine di interesse al 31 dicembre 2024 è risultato pari a 2,36 mld di euro, in aumento rispetto al 2023 (+2,8%, pari a +63,7 mln di euro) e leggermente sopra le stime di consensus (2,3 mld). In crescita le commissioni nette a 1.465 mln di euro (+10,8%), riconducibile alla performance dell’attività di gestione/intermediazione e consulenza (+19%) e alla dinamica dell’attività bancaria commerciale (+4,1%).

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Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 dicembre 2024 il CET1 capital ratio fully loaded, si è attestato al 18,2%.

Cedole per oltre un miliardo

L’istituto guidato da Luigi Lovaglio prevede di distribuire dividendi per oltre 1 miliardo. La cedola di 0,86 euro per azione (75% di pay-out ratio sull’utile ante imposte), corrispondente a un dividend yield del 14%, «tra i più elevati nel settore», sottolinea la banca.

Per il nuovo anno, Mps ha indicato di attendersi un utile pre-tasse almeno in linea con il 2024, di mantenere stabile il dividendo e un CET1 superiore al 18.5%.

Lovaglio su aggregazione con Mediobanca

Non manca un riferimento all’Ops su Mediobanca. “Forte di una rete commerciale competitiva, eccellente redditività e solidità patrimoniale, Mps e’ pronta per realizzare un processo di sviluppo industriale attraverso un’innovativa business combination con Mediobanca per la nascita di un nuovo campione nazionale, a beneficio di tutti gli stakeholder”, si legge nel release diffuso stamattina.

“Credo fermamente che i risultati così solidi del 2024 rendano Mps più che pronta a portare avanti un progetto di aggregazione innovativa anche con Mediobanca“, ha rimarcato l’ad Lovaglio durante la conference call con gli analisti.

Relativamente al feedback ricevuto dal roadshow con gli investitori tenuto scorsa settimana a Londra, Lovaglio ha posto l’accento sul fatto che “l’operazione ha sorpreso il mercato e non è stata immediatamente chiara a tutti la ratio industriale”. “Una volta spiegata, la sensazione è che la ratio sia stata compresa e condivisa”, ha aggiunto Lovaglio confermando che Mps punta a raggiungere il controllo di Mediobanca (“nella fase attuale non prendiamo in considerazione uno scenario diverso”).

 

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