Scritto da Redazione il
Con 650 milioni di euro sottratti, i bonifici online sono quelli che riscontrano i maggiori importi frodati, ma se si guarda alla frequenza di attacchi fraudolenti allora primeggiano le carte di pagamento, con 232.753 truffe nel 2024.
A rivelarlo è il Rapporto sulle Operazioni Fraudolente in Italia, pubblicato a inizio febbraio da Banca d’Italia, con uno studio dei fenomeni di frode legate ai pagamenti tra il primo semestre del 2022 e il primo semestre del 2024.
Cifre maggiori tra i bonifici, ordinari e instant
Dal rapporto emerge che le frodi di maggiore valore riguardano i bonifici iniziati elettronicamente, con truffe per 50 milioni di euro stimate per il 2024, in aumento del 67% rispetto all’anno precedente.
Tra i bonifici ordinari si trovano le truffe dalle cifre più elevate: un valore medio di circa 5.700 euro, rispetto ai bonifici istantanei che si aggirano sui 2.300 euro ma, d’altronde, sono ancora poco diffusi e la normativa già prevede presidi di sicurezza a tutela dei consumatori per limitare la possibilità di frode.
A ogni modo, nel periodo di riferimento, il numero di bonifici fraudolenti eseguiti tramite PSP italiani è stato inferiore a 13mila, mentre sono state registrate 384.327 frodi con carte e 232.753 con moneta elettronica.
Frodi con carta: le più frequenti
Decisamente più frequenti sono, quindi, le frodi con carta, che contano transazioni fraudolente per 33 milioni di euro nel 2024. Le strategie sono diverse, ma la maggior parte delle frodi legate alle carte vede un frodatore che ottiene in modo illecito informazioni come numeri di carta di credito, PIN e dati di accesso ai conti bancari attraverso tre tattiche: phishing, quindi ottiene informazioni tramite email fasulle e malevole, smishing, SMS ingannevoli, e vishing, telefonate ingannevoli grazie alle voci simulate dall’intelligenza artificiale.
Nel 2024 almeno il 90% del valore e del volume delle frodi legate alle carte di pagamento è di questa tipologia.
Furto della carta e dei dati online
Seconda tipologia di frode è il furto o lo smarrimento: l’uso di carte di pagamento rubate o smarrite nel 2024 ha rappresentato una significativa parte delle frodi non a distanza con un’incidenza del 47% in valore e il 69% in volume delle operazioni fraudolente.
Sempre più comune il furto di dati nell’e-commerce, per acquistare beni e servizi utilizzando i dati rubati dalle carte (35% del valore delle operazioni fraudolente con carta).
Può infine accadere che un utente venga ingannato e spinto a fornire informazioni sensibili o a effettuare un pagamento che crede legittimo (8% del valore delle frodi, 3% del volume).
Le frodi con moneta elettronica
Sebbene presentino un valore medio di transazione più basso, sono comuni e molto variegate anche le truffe con moneta elettronica, grazie alla larga diffusione di strumenti digitali di pagamento, pensiamo ai wallet, anche su smartphone e dispositivi wearable.
Solitamente la frode avviene quando un truffatore utilizza i dati rubati per effettuare transazioni senza il consenso del legittimo proprietario, come acquisti online e prelievi non autorizzati.
Spesso, viene usato il phishing per rubare i dati, come numeri di conto o credenziali di accesso. Possono inviare email fraudolente, SMS o creare siti web ingannevoli che sembrano legittimi, per indurre gli utenti a fornire i loro dati personali.
Le frodi all’ATM
Ormai quasi impercettibili sono infine le frodi agli ATM, generalmente inferiori allo 0,01%, sia in volume sia in valore, grazie alle misure di sicurezza già intraprese.
In totale nel 2024 si registrano 17.700 operazioni di frode nei prelievi da ATM.
La Strong Customer Authentication per la sicurezza
Per mantenere la sicurezza delle transazioni a distanza e in quelle di e-commerce, di assoluta importanza, come sottolinea il Report, è l’adozione dell’autenticazione forte del cliente (Strong Customer Authentication – SCA).
L’introduzione della SCA non è solo una misura di sicurezza, ma anche un requisito di compliance alle normative europee sui pagamenti.
E nel primo semestre del 2024, una buona parte delle operazioni di pagamento, sia per bonifici sia per pagamenti con carte, è avvenuta con SCA, indicando una crescente adozione di queste misure di sicurezza tra i fornitori di servizi di pagamento (PSP) e gli utenti.
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