Europe for Peace, colta fondi per il villaggio palestinese di Tuba

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“Giudichiamo gravissime le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che vorrebbe deportare un milione e mezzo di palestinesi in Egitto e Giordania per “ripulire Gaza”. L’annuncio fa il paio con lo sblocco della fornitura delle armi più letali e delle devastanti bombe da 9 tonnellate nei confronti di Israele”. Così in una nota il movimento Europe for Peace.

La nota di Europe for Peace

L’iniziativa di Trump, ovviamente, è stata accolta con grande favore dal primo ministro israeliano Netanyahu e dai suoi ministri più oltranzisti, Smotrich e Ben-Gvir, che sin dall’8 ottobre 2023, invocavano una nuova Nakba e il “completamento” del piano di pulizia etnica iniziato nel 1948, di quella che loro chiamano “Eretz Israel”( Terra d’Israele).

Nakba è il nome assegnato all’esodo forzato della popolazione araba palestinese durante la guerra civile del 1947/48. Durante tale conflitto, più di 700.000 arabi palestinesi abbandonarono città e villaggi o ne furono espulsi, e, successivamente, si videro rifiutare ogni loro diritto al ritorno nelle proprie terre, sia durante sia al termine del conflitto.

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Un crimine di guerra

La deportazione forzata di persone costituisce un crimine di guerra e una gravissima violazione del diritto internazionale, ma soprattutto non è chiaro come vorrebbero applicare il piano. Infatti i palestinesi – che non hanno mai dimenticato la lezione della Nakba – neanche dopo 15 mesi di genocidio e con la Striscia semi-distrutta, hanno intenzione di lasciare la loro terra. Piuttosto, in questi giorni stiamo assistendo a migliaia di palestinesi che sfidano il pericolo dei cecchini che, in violazione degli accordi di tregua, ancora sparano sulle folle di civili diretti verso nord pur di tornare nelle loro case, mentre vediamo le immagini di palestinesi che, con i loro poveri mezzi, stanno scavando per recuperare i corpi delle decine di migliaia di vittime non ancora identificate, per raccogliere le macerie e cercare di ricostruirsi le case.

Tale annuncio è arrivato proprio nei giorni concomitanti con il Giorno della Memoria: la memoria degli orrori dell’Olocausto compiuti da noi europei e il “Mai più”, dovrebbero costituire un principio universale ed il rifiuto dell’indifferenza di fronte al male e non un pretesto per reprimere altri popoli.

Condannare il piano di Trump

Per questo, oggi più che mai, chiediamo al governo italiano e alla Presidente Giorgia Meloni di condannare fermamente il piano di Trump e il disegno strategico israeliano, di cui la proposta del Presidente americano è la fedele applicazione, e di riconoscere che non può esserci pace in Medio Oriente, in Palestina ma neanche in Israele, senza una reale e piena liberazione e autodeterminazione del popolo palestinese, agendo con atti concreti come la cessazione di vendita delle armi ad Israele e il riconoscimento e applicazione della sentenza della Corte Penale Internazionale.

Come atto concreto di solidarietà verso il popolo palestinese per la Pace e la Giustizia, apriamo una campagna di solidarietà con il villaggio palestinese di Tuba che il 25 gennaio è stato attaccato da una banda di coloni israeliani mascherati. I coloni hanno incendiato l’unica jeep del villaggio, rotto le finestre, saccheggiato le case e distrutto dieci tonnellate di mangime per animali.

Tutti i fondi raccolti andranno alla comunità di Tuba per le riparazioni da questi danni. I costi per sostituire la jeep, il mangime per animali e riparare altri danni ammontano a 34.000 euro. Tuba è una piccola comunità di circa dodici famiglie situata a Masafer Yatta. Il villaggio è diventato sempre più isolato negli ultimi anni, poiché i coloni hanno creato degli avamposti che li circondano su tre lati. L’unico modo per entrare e uscire dal villaggio è attraverso una lunga e accidentata

strada sterrata. I coloni lo sanno e si sono prefissati di distruggere l’unico veicolo affidabile della comunità per privare la comunità della possibilità di spostarsi, soprattutto in caso di emergenza. Per altre notizie vedere al link https://www.assopacepalestina.org/2025/02/02/raccolta-solidale- per-tuba-aggredita-da-coloni-israeliani-armati/

Per contribuire potete fare una donazione, anche tramite Paypal, a: ASSOPACE PALESTINA BPER BANCA Iban IT93M0538774610000035162686 Causale: “Raccolta solidale per Tuba”

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