dopo gli ordini esecutivi, è l’ora delle carte bollate

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


L’eco controversa delle proposte di Donald Trump per il Medio Oriente non si spegne, negli Usa e ovunque nel Mondo: il presidente insiste, Israele lo asseconda. E Trump annuncia misure e sanzioni contro la Corte penale internazionale, che Washington non riconosce, ma di cui contesta le azioni nei confronti del governo israeliano di Benjamin Netanyahu.

Negli Stati Uniti, intanto, è l’ora dello scontro, a colpi di carte bollate e di ordinanze giudiziarie, sugli ordini esecutivi del magnate presidente.

Un giudice federale del Massachusetts ha ieri bloccato, poco prima della scadenza fissata alle 24.00 meno un minuto, l’offerta ultimatum fatta ai dipendenti federali, che dovevano scegliere se restare al lavoro o andarsene immediatamente, ma continuando a essere pagati fino a settembre. È una delle trovate dell’Amministrazione Trump, su input di Elon Musk e del Dipartimento per rendere più efficiente l’apparato federale: obiettivo, ridurre di centinaia di migliaia di unità la forza lavoro.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Il metodo è già stato usato da Musk per sfoltire i dipendenti di Twitter dopo avere acquisito il social e averlo trasformato in X. Al momento del blocco, circa 40 mila dipendenti federali avevano dato l’ok alla proposta, circa il 2% dei circa due milioni di lavoratori destinatari dell’offerta. La speranza di Trump e di Musk era di ricevere adesioni tra il 5 e il 10% della forza lavoro, cioè tra le 100 mila e le 200 mila unità.

Il giudice ha fissato una nuova udienza lunedì prossimo, per vagliare nel merito i ricorsi presentati da organizzazioni sindacali “in questa saga che – nota l’Ap – alimenta ansia e apprensione in milioni di famiglie di dipendenti federali”. Chi aderisce all’offerta, deve cercarsi un posto di lavoro; e chi non aderisce non è al riparo dalla mannaia dei tagli che calerà sui vari Dipartimenti, se l’esodo non sarà giudicato sufficiente.

Un’altra Corte ha vietato al team di Musk di alterare i dati dei pagamenti del Ministero del Tesoro: rischio credibile, dal momento che il Doge ha avocato a sé controllo e gestione di buona parte dei dati dell’Amministrazione federale. Sul Washington Post, Aaron Blake si chiede se, di questo passo, “Musk non si rivelerà un problema per Trump”: è più una speranza che una previsione.

A sua volta, l’Amministrazione prepara ricorsi contro le decisioni dei giudici che bloccano la revoca dello ius soli o l’esodo di massa incentivato e va pure al contrattacco: persegue in giustizia Illinois e Chicago, lo Stato e la città di Barack Obama, per ostruzione ai piani di arresto e di deportazione dei migranti illegali. L’obiettivo è ottenere dal tribunale un’ingiunzione che cancelli le protezioni di cui godono gli immigrati senza documenti a livello statale o locale.

L’Amministrazione non rinuncia neppure a disfarsi o a ridimensionare bruscamente interi pezzi dell’apparato federale. L’ultima puntata della ‘USAid story’, la vicenda dell’Agenzia per lo sviluppo che Musk vorrebbe sopprimere, forzando persino la mano al presidente e al segretario di Stato Marco Rubio, è che, dei dieci mila dipendenti circa, ne resteranno solo 290, meno del 3%.

Altri settori della pubblica Amministrazione continuano a subire tagli. All’Agenzia per la protezione dell’ambiente, altro ente non prioritario per il Trump 2 – anzi -, l’ufficio per la giustizia ambientale e i diritti civili sarà chiuso e i suoi 170 dipendenti congedati. Il loro lavoro consisteva nell’assistere comunità povere o minoranze che subivano danni sproporzionati dall’inquinamento.

Anche le misure contro i transgender fanno sentire i loro effetti, nelle scuole, minacciate di vedersi tagliare i fondi se non le applicheranno, e nello sport. La Ncaa, la maggiore organizzazione sportiva universitaria, ha deciso, con decorrenza immediata, che sono le donne nate donne saranno ammesse alle competizioni femminili.

Il Senato prosegue il vaglio delle nomine proposte dal presidente Trump per il suo gabinetto. Dopo la segretaria alla Giustizia Pam Bondi, ex avvocata di Trump, è stato confermato Russell Vought come responsabile del bilancio. Vought fu uno degli artefici del Project 2025, sorta di linee guida per la nuova Amministrazione predisposte da un think tank conservatore, la Heritage Foundation, e sconfessate, in campagna elettorale, dello stesso Trump, che ora le sta applicando in buona parte e che si circonda di personaggi ad esse collegati. Vought è favorevole a grossi tagli alla spesa federale e a radicali cambiamenti nella forza lavoro. L’opposizione democratica ne ha inutilmente contestato la conferma perché Vought è favorevole a espandere i poteri del presidente per conferirgli più forza del Congresso sulla spesa pubblica.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Pare, invece, superato il dissidio con la Cina creato dalla decisione delle poste Usa di non accettare più pacchi provenienti dalla Cina e da Hong-Kong fin o a muovo ordine, dopo che il presidente aveva sospeso la norma che consente l’invio di pacchi il cui valore non superi gli 800 dollari senza pagare dazio.

La decisione delle Poste Usa, che non riguardava la corrispondenza, aveva irritato le autorità cinesi e preoccupato i consumatori americani che fanno acquisti online su siti cinesi. Senza fornire troppe spiegazioni, le Poste Usa hanno ripreso la consegna dei pacchi.







Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link