Da Bper offerta sulla Popolare di Sondrio: operazione da 4,3 miliardi. Ecco l’ultima mossa sullo scacchiere delle banche italiane

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Un’altra mossa a sorpresa sullo scacchiere delle banche italiane. Bper lancia un’offerta pubblica di scambio sulla Banca Popolare di Sondrio per creare “uno dei principali operatori” con una “forte presenza nelle regioni a maggior sviluppo economico”. Così l’ex Banca popolare dell’Emilia-Romagna punta a “consolidare il proprio posizionamento”. Vista “l’accelerazione fortissima di questi mesi” per Bper “è diventato di fondamentale importanza “attuare un processo aggregativo che permetta di conseguire obiettivi di rafforzamento competitivo e dimensionale in linea con le tendenze in atto, preservando al tempo stesso le specificità che ciascun istituto esprime a livello locale sia in termini di competenze che di legami con il territorio di riferimento”.

L’offerta punta al delisting di PopSondrio e a una integrazione delle due realtà entro fine anno che “potrà realizzarsi in modo rapido ed efficace anche grazie a modelli di business affini e valori condivisi”. L’offerta è finalizzata ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale dell’emittente, così da esercitare il controllo: il corrispettivo totale è stimato in circa 4,3 miliardi con un premio del 6,6% rispetto al prezzo ufficiale alla chiusura di ieri (9,527 euro) e del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi. Il rapporto di concambio è stato fissato in 1,450 azioni di nuova emissione di Bper per ogni azione esistente di Popolare di Sondrio: l’assemblea straordinaria chiamata ad esprimersi sull’aumento di capitale è fissata al 18 aprile 2025.

Bper, attualmente guidata dall’ad Gianni Franco Papa, è partecipata al 19,774% da Unipol Assicurazioni (che con la stessa quota è azionista di maggioranza anche di Pop Sondrio), al 10,218% da Fondazione di Sardegna e al 3,056% da J.P. Morgan Chase. “Questa operazione basata su logiche industriali rappresenta un’opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori”, il commento di Papa.

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“Il nuovo gruppo beneficerà di una scala significativa in termini di clientela, presenza geografica e sinergie, che consentirà di creare ulteriore valore per gli stakeholder di entrambi gli istituti – si legge – Sarà un gruppo bancario più solido e forte con un’offerta di prodotti e servizi più ampia a beneficio della clientela”. Tra i vantaggi dell’integrazie sinergie di ricavo fino a 100 milioni annui e di costo per 190 milioni all’anno, e target di “incremento dell’utile per azione, con un utile netto atteso al 2027, inclusivo di sinergie, fino a oltre 2 miliardi”.

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