Riunitosi in via d’urgenza nel pomeriggio di giovedì 6 febbraio 2025, il Consiglio Comunale, dopo le improduttive sedute del gennaio scorso, è riuscito a deliberare sui punti all’ordine del giorno. In seduta di seconda convocazione e dunque con la possibilità di deliberare contando solo un terzo dei consiglieri assegnati, l’amministrazione, grazie ai 17 voti favorevoli della risicata maggioranza di centrodestra – ormai orfana di una parte di Forza Italia- approva finalmente tutti debiti fuori bilancio procrastinati da tre sedute.
Contrariamente agli ultimi consigli, le opposizioni hanno votato favorevolmente e contribuito all’approvazione unanime del punto riguardante la dichiarazione di esistenza di prevalenti interessi pubblici ai sensi dell’art.31 comma 5 del D.P.R. 380/01 sul suolo di proprietà comunale ubicato in via Foggia n. 84. Lo ricordiamo: il Comune è rientrato nel possesso materiale del bene solo a luglio 2024 e, dopo un’opportuna bonifica dell’area, vorrebbe destinarla a pubblica utilità.
Compatta l’assise nell’esprimere la ferma contrarietà all’insediamento del deposito Nazionale di scorie nucleari nelle aree BA5, BAMT4 e BAMT5. Tramite l’impegno del Consiglio Comunale e con il coinvolgimento degli altri Comuni interessati, le associazioni, la Regione, la Provincia ed il Parco Nazionale della alta Murgia, il comune di Barletta grida a gran voce al Governo Nazionale di escludere le aree della BAT dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi incluso in un parco tecnologico. Il punto è stato approvato all’unanimità dei presenti.
Per quel che riguarda il Regolamento per l’esecuzione delle manomissioni e dei ripristini su suolo e sottosuolo nel territorio del Comune (Proposta n°8), essendoci da parte di più consiglieri delle proposte di emendamento, l’assise ha deliberato favorevolmente la possibilità che questi emendamenti siano presentati nel termine stabilito (14 febbraio p.v.) e dunque l’approvazione del regolamento è rinviata ad altra seduta del consiglio.
Come consuetudine, decisamente proficua è stata l’ora dedicata alle domande di attualità. La prima domanda è stata posta dai consiglieri di Coalizione Civica e aveva ad oggetto lo stato di degrado nelle aree gioco della città. Il consigliere Carmine Doronzo ha sottolineato il perdurare dello stato di abbandono e degrado nonostante le numerose segnalazioni, chiedendo come si intende intervenire per rendere i parchi della città utilizzabili e tali da consentire alle famiglie di usufruirne in sicurezza. Il vicesindaco Salvemini ha assicurato che si sta provvedendo grazie ai fondi di un bando della Regione Puglia. Bando in cui il Comune è risultato vincitore e che prevede fondi per l’inclusione di persone con disabilità. Saranno realizzati “giochi inclusivi nei giardini del castello, in piazza Federico di Svevia e nei giardini De Nittis… per rendere i parchi fruibili alle famiglie saranno messe a dimora essenze verdi per creare zone d’ombra o teli ombreggianti previa copertura finanziaria a stabilirsi; verranno installate panchine nuove e ripristino di quelle vandalizzate” dice Salvemini.
Sempre da Coalizione Civica è stata posta una domanda inerente al mancato completamento di lavori di impermeabilizzazione relativi ad alcune aree del Parco dell’Umanità vicine alle strutture edilizie di via Falcone e Borsellino, strutture interessate da presunti danni di infiltrazione a seguito degli allagamenti della zona. Il consigliere Doronzo ha chiesto come l’amministrazione intenda intervenire per risolvere le criticità e se siano previsti piani straordinari di manutenzione urbana. L’assessora Lucia Ricatti, ha ricordato che nella zona 167 non è ancora presente la fogna bianca e tutte le opere di urbanizzazione, fanno parte degli oneri aggiuntivi rientranti tra i compiti affidati ai realizzatori del contratto di quartiere. Sono presenti dei progetti, dice l’assessora, che saranno valutati e realizzati per urbanizzare via via tutta la zona.
Dopo vari servizi di televisioni locali, arriva anche in Consiglio l’annosa questione del mercato settimanale ubicato via Rossini. Dopo l’esposto in Procura presentato dal comitato dei residenti, le opposizioni, in particolare PD e Coalizione Civica, hanno chiesto quali soluzioni definitive l’amministrazione voglia intraprendere per dare soluzione alla problematica. L’assessore Giuseppe Di Leo, rimarcando il costante impegno dell’amministrazione per cercare una soluzione congeniale sia per i residenti che per gli esercenti, ha ricordato che il documento strategico del commercio verrà sicuramente aggiornato, tuttavia per estensione analogica è ancora valido quello derivante dalla delibera n.104/2019 del Consiglio comunale del 9 dicembre 2019. Le opposizioni si sono dette preoccupate per il malcontento che incalza tra le parti. “I cittadini vanno ascoltati”, le legittime doglianze chiedono soluzioni congrue; l’amministrazione, dicono sempre le opposizioni, “si sbrighi e dia risposte, prima che sia un giudice ha decidere”.
Dai banchi del PD ancora una volta si è chiesta contezza del monitoraggio del verde pubblico. La domanda sorge a seguito dell’ennesima caduta di un albero avvenuta lo scorso 26 gennaio, questa volta in via Petrarca. Il vicesindaco Salvemini ha cercato di spiegare come quell’area sia soggetta a problemi del terreno che accumulando acque meteoriche, mina la stabilità degli alberi. Salvemini ha dato atto che il censimento del verde prosegue e che l’amministrazione provvederà ad eliminare con cura e precisione gli arbusti malati provvedendo alla sostituzione. La consigliera Cascella per niente soddisfatta della risposta, ha chiesto interventi più incisivi senza aspettare la fine del censimento.
Infine, da Coalizione Civica è stato posto l’accento sulla questione dell’ampliamento della discarica di San Procopio. Al Sindaco e all’Amministrazione Comunale è stato chiesto di agire con urgenza e determinazione per tutelare la comunità e il territorio convocando, entro e non oltre il 20 febbraio 2025, data in cui la Provincia di Barletta-Andria-Trani è chiamata a esprimere il parere definitivo, un consiglio comunale monotematico per affrontare la discussione in linea con gli impegni assunti durante l’incontro tenutosi il 31 gennaio tra Comune, associazioni e movimenti ambientalisti. L’amministrazione da parte sua, attraverso la voce dell’assessora Anna Maria Riefolo ha confermato l’intenzione di convocare un consiglio comunale monotematico, coinvolgendo la ASL, l’ARPA Puglia e la Provincia.
Al di là delle sempre interessanti domande di attualità, il dibattito politico rimane aperto sempre sullo stesso interrogativo: si può andare avanti contando solo su 17 voti in maggioranza? I problemi evidentemente non sono stati risolti da questa amministrazione che “cammina su una corda tesa” come diceva Renato Zero scrivendo i versi de “L’equilibrista”. Quella canzone recita poi così: “L’equilibrio ormai mi aiuta a vivere…Torna il caos, nei pensieri miei…Ho speso parole per chi come me costretto a mendicare”. La maggioranza, se presente in consiglio, conta 17 voti; li conta in equilibrio su una corda tesa che resiste ancora, per ora, fino alla prossima convocazione.
Filippo Papeo
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