Intelligenza artificiale, strumenti digitali innovativi e interventi personalizzati al servizio di bambini e adolescenti con disabilità visiva. Prende il via in Italia e in 8 Paesi in Europa, grazie ai finanziamenti europei HORIZON 2024, per i prossimi quattro anni, il progetto VIPPSTAR coordinato dalla Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Università di Brescia, in collaborazione con ASST Spedali Civili e il centro LIGHT di Brescia. L’obiettivo è quello di fornire a bambini e adolescenti con disabilità visiva, associata o meno ad altre disabilità, strumenti che favoriscano l’autonomia e li aiutino ad affrontare le sfide quotidiane: dalle attività di riabilitazione precoce a quelle di sostegno, all’apprendimento, all’inclusione sociale, alla promozione del neurosviluppo, della salute mentale, del benessere e della qualità di vita, dall’infanzia all’adolescenza.
Un algoritmo in grado di prevedere il rischio di cadute e le fluttuazioni motorie tipici della malattia di Parkinson. Lo ha messo a punto un gruppo multidisciplinare di esperti, nel progetto coordinato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento (APSS), con la collaborazione della Fondazione Bruno Kessler (FBK), dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e dell’Università di Genova. Risultato finale del progetto sarà la realizzazione di un’app, che sarà disponibile nei prossimi mesi.
Safer Internet Day, l’altro volto di Internet e IA
Safer Internet Day, l’altro volto di Internet e IA: un servizio per la salute dei più piccoli In occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete – Safer Internet Day 2025, istituita e promossa dalla Commissione europea, SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, mette in luce le nuove frontiere che internet e i nuovi sistemi informatici offrono al servizio della salute dei più piccoli, grazie alle sinergie tra intelligenza artificiale e tecnologie digitali innovative, rispettando i più alti standard di sicurezza, trasparenza e privacy.
“La sfida che il progetto VIPPSTAR affronta – commenta Elisa Fazzi, presidente SINPIA e direttrice della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili – è significativa: i bambini e gli adolescenti con disabilità visiva incontrano difficoltà che vanno ben oltre la perdita della vista, con ricadute sul loro sviluppo motorio, cognitivo, comunicativo, emotivo e sociale, cioè sul neurosviluppo, ma anche sugli aspetti più somatici che impattano sulla loro qualità di vita. Gli attuali modelli di assistenza spesso non riescono a fornire un supporto personalizzato e continuativo, specialmente durante la fase di crescita adolescenziale. È qui che VIPPSTAR entra in gioco, offrendo un approccio completo alla salute e al benessere a lungo termine, basato su strumenti digitali avanzati e tecnologie di intelligenza artificiale utilizzate in modo etico e sicuro”.
Non una crociata contro la musica trap, ma un invito all’ascolto consapevole rivolto a tutti coloro che si occupano di educazione. Un messaggio forte che arriva, in modo del tutto inedito, da un gruppo di pediatri di diverse regioni d’Italia. A unirli, la consapevolezza che i testi violenti, veicolati dalla musica, hanno un impatto sul benessere dei minori, sulla loro crescita, sul modo di rapportarsi agli altri.
iente lezioni accademiche né ‘spiegoni’: per far arrivare il messaggio dritto e chiaro hanno usato i social e un video, in cui mettono a confronto testi di canzoni ‘positive’, che invitano al rispetto ed all’amore, con testi intrisi di violenza. “L’idea – spiega Lisa Mastrangelo, pediatra foggiana, nota sui social anche per la pagina ‘Una pediatra per te’ – è nata dalla mia personale esperienza di mamma. I miei bambini canticchiano queste canzoni dai testi discutibili, per cui è nato l’allarme personale di madre, che poi ho condiviso con i colleghi. Vero è che noi pediatri siamo un po’ delle sentinelle, per il nostro ruolo raccogliamo le paure dei genitori. Da qui abbiamo deciso di non limitarci a parlare tra di noi, ma di condividere il nostro pensiero”.
Progetto VIPPSTAR: cos’è e cosa accadrà
In particolare, il progetto VIPPSTAR realizzerà una piattaforma di telemedicina dedicata alla riabilitazione personalizzata precoce, rendendo i genitori parte attiva dei percorsi di supporto e di promozione del neurosviluppo dei bambini, con esercizi costruiti secondo nuovi approcci scientifici. Agli strumenti per i più piccoli seguono poi quelli per bambini e adolescenti. È previsto, infatti, l’utilizzo di avatar e “serious gaming” per coinvolgere i ragazzi attraverso feedback multisensoriali, incoraggiando, così, la loro partecipazione in modo divertente. Per quei ragazzi in età adolescenziale sarà applicata un’altra tecnologia innovativa, il lettore e coach nutrizionale, uno strumento basato sull’intelligenza artificiale, progettato per guidare le famiglie e i bambini verso abitudini alimentari sane e migliore qualità di vita.
“L’integrazione di intelligenza artificiale e strumenti di salute digitale nell’assistenza ai bambini con disabilità visiva – sottolinea Massimo Molteni, neuropsichiatra infantile e responsabile dell’Area di Ricerca in Psicopatologia dello Sviluppo, IRCCS Eugenio Medea – ha il potenziale di trasformare il modo in cui questi individui gestiscono la loro salute e benessere. VIPPSTAR non riguarda solo il miglioramento della vista: si tratta di fornire ai bambini e agli adolescenti con disabilità visiva gli strumenti necessari per condurre vite più piene, sane e indipendenti”.
Da Brescia all’Europa: la rete transnazionale
Con la guida dell’Istituto Superiore di Sanità, insieme all’Università di Edimburgo, sarà poi sviluppata una rete transnazionale per la raccolta di dati in tutta Europa – VIPPSTAR-NET – che permetterà un monitoraggio a lungo termine dei profili dei soggetti con disabilità visiva, così da fornire una solida base di prove per lo sviluppo di strategie di cura personalizzate.
Il team di VIPPSTAR è impegnato a garantire che le tecnologie guidate dall’intelligenza artificiale siano utilizzate in modo sicuro e, a tal fine, ha lanciato un “regulatory sandbox”, ovvero un ambiente controllato in cui gli strumenti di intelligenza artificiale possano essere testati in contesti reali e monitorati per garantire la conformità con standard etici e di privacy.
“Grazie all’uso innovativo della tecnologia, interventi personalizzati e impegno per gli standard etici, VIPPSTAR traccerà una nuova direzione per il futuro dell’assistenza in questo campo”, conclude Elisa Fazzi.
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