Tre giorni di lutto cittadino e bandiere a mezz’asta per Lorenzo Rovagnati

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Due giorni di lutto cittadino, poi il paese si fermerà per l’intera giornata del funerale. Biassono è incredula e addolorata per la tragica morte di Lorenzo Rovagnati, 42 anni, amministratore delegato, insieme al fratello Ferruccio, dell’impresa Rovagnati, fondata a Biassono. Lorenzo è morto tragicamente ieri, 5 febbraio, in un incidente a bordo del suo elicottero nei pressi del Castello di Castelguelfo, frazione di Noceto (Parma), nella tenuta della famiglia Rovagnati.

Lutto cittadino e annullate tutte le manifestazioni 

Il sindaco, Luciano Casiraghi, ha annunciato con un post sui social che “la giunta ha deciso che il lutto cittadino si terrà dal 6 all’8 febbraio e per l’intera giornata in cui si svolgeranno i funerali, con la presenza ufficiale dell’amministrazione comunale. Ho disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta e sono state annullate le manifestazioni pubbliche già programmate”. Casiraghi è profondamente scosso dalla morte di Lorenzo Rovagnati e già ieri sera, a poche ore dalla tragedia, aveva pubblicato un post sulla sua pagina Facebook. Lorenzo viveva la “sua” Biassono. Lì era cresciuto e in molti lo conoscevano e lo stimavano, così come era stato per il papà Paolo e come è per tutta la famiglia che, partendo dalla Brianza, ha creato un impero con un fatturato di oltre 335 milioni di euro, 1.200 lavoratori alle dipendenze e una presenza capillare in oltre 20 Paesi nel mondo.

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Lorenzo “viveva” il paese con tutta la sua famiglia

Tuttavia, per tutti a Biassono, l’erede di quell’impero era semplicemente Lorenzo: un marito, un papà in attesa del terzo figlio, che passeggiava per le vie del paese e partecipava attivamente alle manifestazioni locali. “È un momento di dolore per tutta la nostra comunità – ha aggiunto Casiraghi. – Vedo tanta incredulità nelle persone che oggi ho incontrato per strada mentre andavo in Comune a piedi e che mi chiedevano notizie al riguardo. Lorenzo, insieme alla sua famiglia, partecipava attivamente allo sviluppo sociale ed economico di Biassono, nell’interesse di tutta la nostra comunità. Non potremo mai dimenticarlo e sempre ne saremo grati! Quello che posso dire è: stiamo uniti nel dolore per la tragica scomparsa del nostro concittadino Lorenzo ed esprimiamo vicinanza alla famiglia”.

L’amore per Federica e quel matrimonio da favola 

Tante le dimostrazioni di affetto che in queste ore si sono susseguite: dai politici agli imprenditori, dai dipendenti ai cittadini, ai tanti che sui social hanno voluto dimostrare la propria vicinanza alla moglie e ai suoi bambini. E tra i post più commoventi c’è quello sulla pagina Facebook Il Paese di Macherio dove sono state pubblicate le foto del matrimonio di Lorenzo con la sua Federica Sironi. Matrimonio celebrato l’1 giugno 2019 nella chiesa di Macherio, coinvolgendo e aprendo le porte a tutto il paese per il quale, quello dei due giovani innamorati, era stato il matrimonio dell’anno. Oggi anche i ragazzi di PizzAut hanno voluto omaggiare Lorenzo Rovagnati. L’imprenditore, con tutta la sua famiglia, aveva sostenuto fin dall’inizio il progetto di Nico Acampora e proprio poco prima di Natale aveva donato alla pizzeria un foodtruck per portare la pizza in giro per la Lombardia e coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani con autismo. 

Come è accaduta la tragedia

Intanto non si fermano le indagini per ricostruire la dimamica della tragedia. Da quanto riferiscono i colleghi di ParmaToday Lorenzo e i due piloti (Flavio Massa e Leonardo Italiani) sono morti sul colpo.  Lo schianto è avvenuto poco dopo il decollo per cause da chiarire, nell’area del decollo stesso. Lo precisa il procuratore di Parma Alfonso D’Avino che coordina le indagini dei carabinieri. Le salme sono a disposizione dell’autorità giudiziaria per le autopsie, mentre l’area è sotto sequestro, disposta pure per la documentazione informatica relativa al volo. Sarebbe precipitato in verticale, dopo un tentativo di decollo non andato a buon fine. Sembra essere questa la dinamica dell’incidente. L’ipotesi è che l’elicottero abbia tentato di salire con una manovra al di sopra del livello della fitta nebbia quando c’è stato un problema, forse un guasto, che ne ha provocato la caduta. Ma non si esclude che la causa sia da addebitare alla nebbia stessa. Sul luogo dell’incidente stanno proseguendo i rilievi dei Ris e dei carabinieri.



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