PISA- La mostra HOKUSAI aperta a Palazzo Blu di Pisa dallo scorso 24 ottobre, la cui chiusura è prevista il 23 febbraio 2025, sta avendo uno straordinario successo di pubblico e critica: 75 mila visitatori ad oggi, con una previsione sulla chiusura che sfiora i 100 mila.
Per venire incontro alle tante richieste dei visitatori che stanno arrivando in questi giorni e considerato che la mostra non sarà prorogata, si è stabilito di allungarne l’orario di apertura dei weekends nei giorni di venerdì, sabato e domenica a partire da venerdì 7 febbraio e fino al termine della mostra. I nuovi orari di apertura diventano :
§ venerdì: dalle ore 10.00 alle ore 23:00 (ultimo ingresso alle 22:00)
§ sabato: dalle ore 8:30 alle ore 23:00 (ultimo ingresso alle 22:00)
§ domenica: dalle ore 8:30 alle ore 20:00 (ultimo ingresso alle 19:00)
Inoltre, fino a venerdì 14 febbraio (esclusi il sabato e la domenica), sarà estesa la possibilità a tutti gli universitari di visitare la mostra a tariffa ridotta (ridotto universitari: 7 euro); opportunità finora possibile solo il giovedì.
L’esposizione, a cura di Rossella Menegazzo, docente ed esperta di Storia dell’arte dell’Asia orientale all’Università degli Studi di Milano, prodotta e organizzata daFondazione Palazzo Blu e MondoMostre, con il sostegno della Fondazione Pisa, conferma la buona riuscita di una collaborazione pluriennale, che dal 2014 ha portato nelle sale di Palazzo Blu numerose mostre, con un excursus sull’arte del 900.
Tutte le mostre prodotte e organizzate da Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre in questi dieci anni ?C Hokusai, Le Avanguardie, Macchiaioli, Haring, Futurismo, Magritte, Escher, Dalí, Toulouse-Lautrec, Modigliani, De Chirico ?C sono state accolte con entusiasmo e hanno avuto un grande successo di pubblico, coinvolgendo complessivamente quasi un milione di visitatori.
Riguardo la mostra Hokusai,straordinaria è stata anche la partecipazione agli incontri di approfondimento realizzati nell’ambito del Public Programe alle correlate attività di promozione della mostra.
Per celebrare le ultime settimane di apertura della mostra Hokusai, in questi giorni le strade e le piazze del centro di Pisa sono state allestite con stendardi e decorazioni ispirati all’arte di Hokusai, grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Pisa, creando un itinerario che conduce i visitatori al cuore della mostra. Questa iniziativa rende omaggio all’arte di Hokusai e alla bellezza del Giappone e vuole anche invitare chi non ha ancora visitato la mostra a lasciarsi conquistare dal suo fascino unico. “Ancora un grande evento e uno straordinario successo anche per questa mostra dedicata “all’immensita’ dell’arte” di Hokusai, per citare Focillon. La collaborazione con Palazzo Blu, per la promozione sotto il profilo turistico della mostra, ha dato vita a un percorso lungo l’asse principale della città per facilitare il raggiungimento di questa coinvolgente esposizione. Il più vivo ringraziamento va alla Fondazione Palazzo Blu per la sensibilità dimostrata con la decisione di allungare gli orari di apertura della sede al fine di consentire al maggior numero di ospiti e concittadini la visione della mostra stessa, che implica un emozionante confronto con il pensiero e un determinante filone dell’arte giapponese”, commenta l’assessore alle attività produttive e commercio del Comune di Pisa, Paolo Pesciatini.
La mostra Hokusai presenta oltre 200 opere provenienti dai Musei d’Arte Orientale di Genova e Venezia, nonché da collezioni private italiane e giapponesi. Il focus è sull’artista Hokusai, maestro dell’ukiyoe (arte giapponese dell’epoca Edo), celebre per la sua influenza sull’arte europea dell’Ottocento e sugli artisti contemporanei. Il progetto espositivo mette in risalto le due più importanti collezioni italiane di arte giapponese, arricchite dall’opera di Edoardo Chiossone ed Enrico di Borbone. La mostra esplora la varietà di opere, dai fogli a stampa per il grande mercato a volumi illustrati, manga, e produzione d’élite come surimono. Inoltre, sono esposte opere degli allievi di Hokusai, tra cui sua figlia Oi, che ne ha continuato l’eredità artistica.
Last modified: Febbraio 6, 2025
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