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Spaghetti quadrati, nuovi pack e impianti automatici. L’ad Giuseppe Ferro: «L’innovazione è la chiave per crescere»
Il processo di lavorazione della pasta. Crediti foto: La Molisana

Rigacuore � il primo rigatone a forma di cuore per celebrare l’amore per la pasta anche a San Valentino. Per la festa degli innamorati, nel 2021 l’azienda aveva ideato una pubblicit� che rappresentava due cuori di pasta vicini con il testo che citava: �Innamoratevi ogni giorno�. �Quando poi�, racconta Giuseppe Ferro, amministratore delegato La Molisana, �abbiamo ricevuto oltre 30mila richieste per assaggiare questo formato di pasta, abbiamo deciso di avviare questa innovazione di prodotto. Uno studio di progettazione importante ma, quando hai la passione per l’azienda e per ci� che produci, si riescono a creare cose incredibili�.

Dal passaggio nel 2011 alla famiglia Ferro, l’azienda di pasta La Molisana � passata da 16 a 450 milioni di fatturato, investendo 100 milioni per migliorare e rendere pi� performanti gli stabilimenti produttivi. L’obiettivo al 2030 � espandersi puntando su giovani con le competenze tecniche necessarie

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La ricerca di nuove forme � costante per il pastificio molisano. Nel 2013 � stato lanciato lo spaghetto quadrato, ormai cavallo di battaglia dell’azienda, poi l’introduzione sul mercato delle Farfalle Rigate e delle Orecchiette Rigate e, nel 2019, l’arrivo di altri quattro formati insoliti: Trighetto, Spaghetto Quadrato Bucato, Quadrotto e Cubetto. �Il consumatore�, evidenzia Ferro, �� alla continua ricerca di novit�. Guardando i volumi dei nuovi formati, possiamo dire che non c’� pi� solo l’abitudine di comprare le forme tradizionali come spaghetti, penne e fusilli�. Una sperimentazione continua: �Abbiamo lanciato un prodotto di altissima qualit� costituito da semola e lupini che contiene il 21,5 per cento di proteine. In alcuni mercati la pasta proteica sta riscuotendo un enorme successo�.

Una storia di famiglia

Ma l’innovazione � il driver della crescita di questa azienda che ha dovuto affrontare un doppio fallimento prima nel 2004 e poi nel 2008. Nata a Campobasso in Molise nel 1912 dalla famiglia Carlone come bottega artigianale, ben presto � diventata un’azienda leader nella produzione della pasta di semola. Risale al 2011 il passaggio alla famiglia Ferro, mugnai molisani da quattro generazioni, che, nel giro di 13 anni, � riuscita a risollevare le sorti di questa eccellenza italiana. �Siamo passati�, dice Ferro, �da 16 milioni di fatturato a quasi 450 milioni, di cui il 58 per cento in Italia e il 42 per cento all’estero. � un’azienda dalla forte vocazione italiana ma i numeri, nel tempo, potrebbero invertirsi, considerata la nostra presenza in espansione su diversi mercati internazionali come gli Stati Uniti e l’Asia�.

Innovazione, driver di crescita

Il motivo principale di questa �crescita tumultuosa� �, ancora una volta, l’innovazione. Non solo di prodotto, ma anche di processo. �I magazzini�, afferma Ferro, �sono dotati delle tecnologie pi� moderne che ci permettono di abbattere i costi di gestione�. Dalla data di acquisizione, la Molisana ha infatti investito oltre 100 milioni di euro per apportare dei miglioramenti negli impianti e per favorire la totale automazione. I cambiamenti sono stati introdotti lungo tutta la filiera: dalla raccolta e lavorazione del grano eseguite con tecniche di ultima generazione, agli esperti che ne certificano la qualit�, fino ai macchinari presenti nel Molino, come la selezionatrice ottica che classifica i chicchi scoloriti e i corpi estranei presenti nel grano duro. �Ma un ulteriore passo in avanti � previsto nei prossimi mesi, si tratta di un’importante novit� relativa al pack�.

Aumentare le competenze

L’impegno dell’azienda � costante per avere un impatto ambientale ma anche sociale con ricadute sul territorio. Entro il 2030 l’obiettivo � di aumentare il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze tecniche e professionali necessarie. Attualmente sono presenti 209 dipendenti diretti, di cui il 26 per cento sono giovani under 30 e il 18 per cento donne. Il 75 per cento dei dipendenti � originario del Molise. �La difficolt� in questa Regione�, conclude Ferro, �� trovare le competenze adatte, ma non manca la voglia di lavorare e di fare bene�.



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