La vendetta di Pechino contro Trump: stop ai minerali critici

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Una reazione uguale e contraria, quella che la Cina ha riservato nottetempo agli Stati Uniti di Donald Trump. A una manciata di ore dalle misure della nuova politica tariffaria americana nei confronti di Pechino, il Ministero delle Finanze di Xi Jinping ha annunciato tariffe del 15% sulle importazioni di Gnl e di carbone e del 10% sull’import e macchinari per l’agricoltura dagli Stati Uniti. Ai dazi, in vigore dal 10 febbraio, si aggiunge poi il boccone amaro di un’indagine antitrust contro Google.

Ma la stretta arriva anche, a firma del Ministero del Commercio, attraverso un elenco di nuovi controlli sulle esportazioni, in particolare sulle materie prima critiche. Tungsteno, tellurio, molibdeno e rutenio: la Cina ha limitato le esportazioni di questi elementi verso gli Stati Uniti come contromisura alle recenti tariffe imposte da Washington, utilizzando la sua posizione dominante nel mercato dei metalli critici per esercitare pressione nell’ambito delle crescenti tensioni commerciali tra le due nazioni.

Il tungsteno (per intenderci: è il materiale che si trova nelle lampadine) è un metallo essenziale per numerose applicazioni industriali, tra cui la produzione di utensili da taglio, componenti elettronici e attrezzature militari. La Cina domina il mercato globale del tungsteno, rappresentando oltre l’80% della produzione mondiale. Il tungsteno è un metallo estremamente duro, superato in termini di resistenza solo dal diamante. Circa il 60% del consumo statunitense è destinato alla produzione di carburo di tungsteno, un materiale estremamente resistente, ampiamente utilizzato nell’edilizia, nella lavorazione dei metalli e nelle trivellazioni di petrolio e gas. Secondo l’US Geological Survey (USGS), negli Stati Uniti il ​​tungsteno non viene più estratto a fini commerciali dal 2015.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il tellurio, metallo estremamente raro è considerato “critico” dalla Commissione Europea, dal governo degli Stati Uniti e dal governo canadese. La sua produzione è strettamente legata a quella del rame, poiché il tellurio viene recuperato principalmente come sottoprodotto della raffinazione elettrolitica di questo metallo piuttosto che attraverso l’estrazione di minerali. Negli ultimi anni, il mercato ha registrato una crescita significativa e gli analisti prevedono che l’offerta futura potrebbe non tenere il passo con la domanda in continua espansione. Nell’industria moderna viene utilizzato per la produzione di pannelli solari, per la produzione di dispositivi termoelettrici, per la produzione di energia, come pompa di calore o per il raffreddamento; come additivo per leghe metallurgiche;
per la vulcanizzazione della gomma.

Circa l’80% di tutto il molibdeno estratto nel mondo, invece, (escluse le unità recuperate tramite riciclo) viene utilizzato come elemento di lega in ferro e acciaio. In generale, l’intensità dell’uso del molibdeno in Cina è ancora inferiore rispetto a regioni più sviluppate come gli Stati Uniti e l’Europa. Questa differenza è evidente sia negli acciai al carbonio che negli acciai inossidabili, suggerendo un’importante opportunità per un uso più diffuso del molibdeno in futuro, poiché la Cina segue la sua politica di autosufficienza, richiedendo materiali più sofisticati. Il molibdeno può resistere a temperature estreme senza espandersi o ammorbidirsi in modo significativo, rendendolo utile in ambienti di calore intenso, tra cui armature militari, parti di aeromobili, contatti elettrici, motori industriali e supporti per filamenti in lampadine.

Anche il rutenio è uno dei metalli più rari sulla Terra. Si trova non combinato in natura; tuttavia, è più comunemente trovato associato ad altri metalli del platino nei minerali pentlandite e piroxinite. Si ottiene commercialmente dagli scarti della raffinazione del nichel. Recentemente stanno emergendo molti nuovi usi per il rutenio: la maggior parte è usata nell’industria elettronica per resistori a chip e contatti elettrici. L’ossido di rutenio è usato nell’industria chimica per rivestire gli anodi delle celle elettrochimiche per la produzione di cloro. Il rutenio è anche usato nei catalizzatori per la produzione di ammoniaca e acido acetico. I composti di rutenio, invece, possono essere usati nelle celle solari, che trasformano l’energia luminosa in energia elettrica.

Tali minerali critici rimangono essenziali per molte tecnologie di transizione energetica e i paesi di tutto il mondo stanno gareggiando per garantire un accesso affidabile alle catene di fornitura o sviluppare risorse a livello nazionale. Nel 2023, la Cina ha avviato il suo percorso verso progressive restrizioni alle esportazioni imponendo controlli sulle licenze di esportazione per alcune materie prime minerali contenenti gallio e germanio. Poiché Washington non dispone attualmente di una produzione sufficiente a soddisfare la domanda interna, il governo statunitense ha adottato tattiche quali la riforma del processo di autorizzazione mineraria e l’imposizione di tariffe sui minerali per migliorare la sicurezza del settore energetico statunitense, con l’obiettivo di “separare il settore dalla Cina“. In un’altra mossa mirata direttamente al Pentagono, il Ministero del Commercio cinese ha annunciato il 1° gennaio l’aggiunta di 28 aziende del settore della difesa statunitense alla sua Export Control List. Ciò significa che queste aziende, tra cui Raytheon, General Dynamics, Boeing e altre, non possono importare dalla Cina beni e tecnologie “a duplice uso” che possono essere utilizzati sia nei sistemi commerciali che in quelli di difesa.

Tutti questi elementi trovano applicazione in varie tecnologie commerciali e di difesa, ma i blocchi all’esportazione di altri minerali essenziali causano danni molto maggiori al Pentagono. Presto o tardi, la Cina sta dimostrando che non esiterà a negare agli Stati Uniti l’accesso ad altri minerali critici che sono molto più vitali. Se si dovesse passare a limitare l’accesso degli Stati Uniti alle terre rare, ad esempio, come accaduto per un breve periodo nel 2010, l’intera faccenda diventerebbe davvero grave.

Dacci ancora un minuto del tuo tempo!

Se l’articolo che hai appena letto ti è piaciuto, domandati: se non l’avessi letto qui, avrei potuto leggerlo altrove? Se non ci fosse InsideOver, quante guerre dimenticate dai media rimarrebbero tali? Quante riflessioni sul mondo che ti circonda non potresti fare? Lavoriamo tutti i giorni per fornirti reportage e approfondimenti di qualità in maniera totalmente gratuita. Ma il tipo di giornalismo che facciamo è tutt’altro che “a buon mercato”. Se pensi che valga la pena di incoraggiarci e sostenerci, fallo ora.



Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link