la storia di Alessandro Rosano, (riservatissimo) imprenditore toscano diventato miliardario

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Pistoia, 6 febbraio 2025 – La storia di Alessandro Rosano è un esempio di come un’idea semplice, unita a una strategia imprenditoriale vincente, possa trasformarsi in un successo globale. Un’imprenditorialità discreta ma efficace, che ha reso un toscano uno degli uomini più ricchi d’Italia e un protagonista dell’industria della moda casual. La sua scelta di vendere Hey Dude si è rivelata lungimirante, considerando che oggi il settore della moda sta affrontando una forte crisi.

Rosano figura tra i dieci nuovi miliardari italiani del 2024, al 60esimo posto della graduatoria nazionale di Forbes e al 71esimo su 2.781 nel mondo. Grazie alla vendita del brand alla multinazionale Crocs per la cifra astronomica di 2,5 miliardi di dollari, Rosano vanta oggi un patrimonio di circa 1,4 miliardi di dollari.

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Un imprenditore riservato e lungimirante

Di Rosano si sa poco: nato e cresciuto in Toscana, ha studiato commercio estero a Pistoia dal 1982 al 1987, anche se, stando al suo profilo LinkedIn, non ha mai conseguito una laurea. Pistoia dista meno di 50 chilometri da Firenze, sede di Ferragamo e Gucci, in una regione nota per i beni di lusso e le calzature. Oggi vive a Hong Kong. Il suo carattere riservato lo ha portato a rifiutare interviste, tanto che persino Forbes, che lo ha inserito nella sua classifica globale dei miliardari, non è riuscito a determinarne l’età con certezza (dovrebbe avere sui 56 anni). Poche sono anche le sue foto disponibili pubblicamente.

Rosano ha iniziato a disegnare scarpe a 18 anni e ha sperimentato diverse attività prima di creare Hey Dude. Aveva un distributore di scarpe chiamato Fratelli Diversi, la cui missione era “operare in modo equo e ragionevole nei confronti delle persone e dell’ambiente, includendo anche iniziative di beneficenza”. Ha co-fondato un’azienda di orologi in legno, WeWood, e ha tentato con gli zoccoli in legno con molle nei tacchi, venduti con il nome di Baldo. Nessuna di queste attività ha riscosso un grande successo.

La sua notorietà è esplosa nel dicembre 2021, quando Crocs ha annunciato l’acquisizione di Hey Dude. Fondato in Italia nel 2008, il brand si è rapidamente affermato nel mercato delle calzature casual, con modelli disegnati in Italia e prodotti in Cina. Il successo è stato immediato: nel 2021 l’azienda ha registrato un fatturato di 581 milioni di dollari, con un utile netto di 175 milioni e circa 10 milioni di paia di scarpe vendute, per il 95% sul mercato statunitense.

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Il successo di Hey Dude: semplicità e passaparola

Il modello di business di Hey Dude si è distinto per la sua essenzialità: poche spese in pubblicità e marketing, nessun finanziamento esterno e un forte affidamento sul passaparola dei clienti soddisfatti. Le scarpe, spesso definite “brutte ma comode“, hanno saputo conquistare una vasta clientela, seguendo un percorso simile a quello di marchi come Crocs e Birkenstock.

L’idea di Hey Dude nacque nel 2008, quando Rosano, di ritorno da un viaggio in Cina, si rese conto che non esisteva una scarpa moderna che fosse comoda come una pantofola e decise di crearne una. La prima scarpa sviluppata fu la Wally da uomo: leggera, con lacci elastici che non richiedevano di essere allacciati e conveniente, a circa 60 dollari al paio. Il marchio aveva un’impronta volutamente americana e uno stile casual e rilassato, tanto che il nome Hey Dude fu scelto proprio per evocare un’atmosfera californiana. Tuttavia, in Italia il nome veniva spesso pronunciato “ey du-day”.

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“Alessandro Rosano ha modellato gran parte della sua azienda su Crocs”, ha dichiarato a suo tempo Andrew Rees, ceo della multinazionale statunitense. “Ha studiato il marchio, assimilato le nostre strategie e le ha applicate con successo”.

Il marchio è cresciuto rapidamente negli Stati Uniti, con le prime vendite significative grazie a rivenditori come Brown’s e The Buckle. Durante la pandemia, le scarpe hanno registrato una domanda esplosiva, con clienti disposti ad acquistare più paia alla volta e gruppi Facebook dedicati al commercio e allo scambio dei modelli più ricercati.

Oggi Hey Dude opera come una divisione autonoma all’interno di Crocs. Il suo obiettivo 2024 era raggiungere un fatturato di un miliardo di dollari

Dal successo all’investimento

Con il ricavato della vendita di Hey Dude, Rosano ha deciso di dedicarsi agli investimenti e alla filantropia attraverso un family office. Anche il suo socio d’affari e distributore americano, Daniele Guidi, ha tratto enormi profitti dall’operazione, con un patrimonio netto di circa 650 milioni di dollari dopo aver guadagnato 787 milioni dalla cessione del brand.

L’acquisizione di Hey Dude da parte di Crocs non è stata subito compresa dagli analisti di Wall Street, molti dei quali non avevano mai sentito parlare del marchio. Il successo di Hey Dude si è rivelato però frutto di una strategia imprenditoriale attenta e redditizia, dimostrando che un’idea semplice, se ben sviluppata, può trasformarsi in un impero miliardario.



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