I cacciatori delle truffe online

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Di: Anne-Sophie Galli (SRF)/sf 

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I truffatori online usano diverse tecniche per impossessarsi dei soldi delle loro vittime, a volte gli unici risparmi che hanno sul conto in banca. Ogni tanto però c’è chi interviene per rovinare i piani dei malfattori, come Sven, che non vuole rivelare il suo vero nome, perché quello che fa è illegale. È uno scambaiter, un cacciatore di truffatori online, che si infiltra nei sistemi informatici delle bande criminali per seguire cosa fanno e intervenire.

Sven fa parte di una comunità che prende di mira i truffatori, smascherandoli con ricerche minuziose, introducendosi nei loro computer e sistemi di sorveglianza, per poi condividere i loro successi su YouTube, in video che raccolgono milioni di visualizzazioni.

Il video di uno scambaiter (rec., SRF, 20.01.2025)

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Le informazioni raccolte sui criminali vengono poi spesso trasmesse alla polizia, nella speranza che possano portare a un arresto. Ma i metodi degli scambaiter sono pure illegali, e possono quindi avere a loro volta problemi con la legge.

Eroi o criminali?

“Come poliziotto, devo dire che non è privo di rischi” afferma Roger Rüttimann, che si occupa di indagini nel campo informatico per la polizia cantonale bernese. Critica la giustizia fai-da-te e sottolinea che gli scambaiter stessi potrebbero essere indagati se dovessero mettersi in contatto. La polizia deve rispettare le leggi e non può infiltrarsi nei sistemi informatici dei truffatori senza un mandato, spiega Rüttimann.

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La posizione della polizia (rec., SRF, 20.01.2025)

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La polizia deve inoltre rispettare le leggi sulla protezione dei dati. Il poliziotto sottolinea che le azioni degli scambaiter possono anche allarmare i truffatori, inducendoli a distruggere prove e a fuggire.

L’impotenza delle vittime

Katja, giurista di 32 anni, avrebbe voluto che uno scambaiter fosse intervenuto per avvertirla. Ha perso quasi tutti i suoi risparmi, quasi 50’000 franchi in una truffa particolarmente subdola. Ha sporto denuncia, ma ha poche speranze di rivedere i suoi soldi.

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La testimonianza di una vittima (rec., SRF, 20.01.2025)

Le sue aspettative sono state subito smorzate dall’interazione con una poliziotta, che le ha chiesto se volesse veramente fare una denuncia, sottolineando che avrebbero potuto fare poco contro queste bande internazionali.

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L’esperienza è stata traumatica e si è sentita completamente impotente. Come giurista sostiene quindi i metodi degli scambaiter. “Sono convinta che bisogna affrontare i truffatori alla pari e usare i loro stessi strumenti contro di loro. Anche il pirataggio informatico se necessario. Con le nostre norme restrittive, in realtà, proteggiamo i criminali” sostiene Katja.

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Le truffe online sono un affare miliardario globale e ogni anno in Svizzera le persone perdono decine di milioni di franchi. L’anno scorso, le vittime hanno denunciato perdite per oltre 160 milioni di franchi solo per truffe sugli investimenti online. La tendenza è in aumento. Lo comunica la rete di supporto digitale alle indagini sulla criminalità informatica (NEDIK).

NEDIK promuove la collaborazione tra i Cantoni e il Governo federale. Non ci sono dati nazionali per altri tipi di truffe online. Inoltre, la polizia ritiene che ci sia un alto numero di casi non denunciati. Molte persone si vergognano e non parlano della truffa. Il tasso di risoluzione dei casi è basso.

Il dilemma dei cacciatori di truffe

Le prove raccolte illegalmente dai cacciatori di truffe non sono ammesse in tribunale. Non possono essere utilizzate e quindi non possono portare alla condanna dei colpevoli. Sven vive in India e si è prefissato l’obiettivo di smantellare le bande di truffatori indiani. Dice che, di tanto in tanto, riesce a collaborare con le autorità indiane. In base alle sue informazioni e indagini, sarebbero state fatte delle retate in call center di truffatori, in cui la polizia ha raccolto prove e arrestato i criminali.

I truffatori però vengono condannati raramente, quando tutta una serie di fattori si allineano: le autorità dei Paesi dei criminali e quelle dove risiedono le vittime devono collaborare, il più rapidamente possibile e su diversi fronti. Una cooperazione che spesso risulta difficile.

Come evitare le truffe

I truffatori puntano sulla manipolazione emotiva per far perdere la calma e impiegano spesso una delle seguenti strategie:
– Messaggi scioccanti (es. “Il tuo conto bancario è stato piratato!”
– Offerte troppo belle per essere vere (es. affari o possibilità di investimento eccezionali)

L’obiettivo dei truffatori è mettere le persone sotto pressione e provocare decisioni rapide e avventate. Ecco come difendersi:
– Mantenere la calma
– Diffidare dai messaggi insoliti
– Interrompere immediatamente comunicazioni sospette
– Non installare software se la persona con cui si è in contatto è sconosciuta

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Telegiornale 29.01.2025, 12:30

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