Bonus ristrutturazione 2025: ultime notizie e modifiche

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Da Michele Vitarelli

Pubblicato il 5 Febbraio 2025

Tempo di lettura stimato: 8 minuti

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Il bonus per il recupero edilizio o bonus ristrutturazione, l’incentivo fiscale destinato a chi effettua lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria su un immobile a uso abitativo, sarà disponibile anche quest’anno.

Se anche tu hai iniziato a ristrutturare casa e sei interessato al bonus di ristrutturazione, in questo articolo troverai indicazioni dettagliate su quali interventi sono coperti dal bonus, su quali documenti è necessario conservare e sulla esatta procedura per presentare la domanda.

Bonus Ristrutturazioni: detrazione del 50% per i lavori sulla prima casa e 36% per altri immobili
Bonus Ristrutturazioni: detrazione del 50% per i lavori sulla prima casa e 36% per altri immobili

Cos’è il bonus ristrutturazione?

Sebbene solo di recente si sia iniziato a parlare così tanto di bonus per il recupero edilizio (chiamato anche bonus ristrutturazione), questa non è una misura recente, l’incentivo fiscale, infatti è stato introdotto per la prima volta  grazie all’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986.

Ovviamente, nel tempo il bonus ha subito tantissime modifiche e proroghe e a oggi, con le ultime modifiche apportate dalla manovra di Bilancio 2025, viene identificato come uno sgravo fiscale del 50% su una spesa massima di 96 mila euro effettuata per la ristrutturazione della prima casa. Per le seconde case o altre tipologie di immobili, la detrazione scende al 36%, sempre con lo stesso limite di spesa.

Questa detrazione fiscale può essere applicata solo sulle spese sostenute per interventi di ristrutturazione che rientrano tra quelli previsti dalla legge e che vedremo tra poco nel dettaglio.

Una delle ultime evoluzioni di questa misura finanziaria è stata compiuta attraverso il Decreto-Legge n. 11 del 16 febbraio 2023 che ha eliminato la possibilità di usufruire del Bonus Ristrutturazione tramite sconto in fattura e cessione del credito.

Bonus ristrutturazione e super bonus 65%: tutte le differenze

Tante persone tendono a confondere il bonus per il recupero edilizio con il super Superbonus 65%; in realtà queste due misure finanziare sono molto diverse.

Le due misure differiscono per:

  • la percentuale di detrazione fiscale;
  • il numero di quote annuali con cui viene ripartita la detrazione;
  • la tipologia di lavori che rientrano nel bonus.

Se vuoi avere più informazioni sul superbonus 65% puoi leggere il nostro articolo dedicato.

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Chi può fare domanda sul bonus recupero edilizio?

Possono fare domanda tutte le persone fisiche, residenti o non residenti in Italia, che sono soggette al pagamento dell’ IRPEF, la tassa sui redditi.

Nel dettaglio possono richiedere il bonus ristrutturazione:

  • i proprietari dell’immobile;
  • gli inquilini;
  • i comodatari;
  • i soci delle società semplici;
  • gli imprenditori;
  • i soci delle cooperativi;
  • i titolari di un diritto reale di godimento dell’ immobile.

Inoltre, se risultano intestatari dei bonifici e delle fatture che attestano le spese sostenute, possono richiedere il bonus anche:

In tutti i casi, per accedere al bonus, è necessario che i richiedenti abbiano effettuato delle spese di ristrutturazione entro la data stabilita dalla legge.

Ecco quali sono i lavori di ristrutturazione che rientrano nel bonus 

Tante persone si chiedono quali lavori di ristrutturazione copre il bonus ristrutturazione 2025.

Per fare chiarezza, gli interventi che rientrano nel bonus sono quelli effettuati su unità immobiliari singole e residenziali e interessano:

  • la manutenzione straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo o la ristrutturazione dell’immobile;
  • la manutenzione straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo o la ristrutturazione delle parti comuni dei condomini;
  • la ristrutturazione di un immobile che è stato danneggiato da un evento calamitoso;
  • la realizzazione di autorimesse o posti auto;
  • l’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • l’esecuzione di opere per evitare gli infortuni domestici;
  • la prevenzione dal compimento di atti illeciti da parte di terzi;
  • la cablatura degli edifici;
  • il contenimento dell’inquinamento acustico;
  • la sostituzione del gruppo elettronico di emergenza.

Per vedere nel dettaglio quali sono tutti i lavori che rientrano nel bonus ristrutturazione 2025, vi rimandiamo alla guida bonus ristrutturazioni dell’agenzia delle entrate, nella quale sono inserite anche le altre spese agevolabili.

Come pagare le spese per i lavori

Attenzione: se si vuole ottenere la detrazione fiscale, tutte le spese effettuate per la ristrutturazione dell’immobile devono essere tracciate. Per cui i lavori dovranno essere pagati attraverso un bonifico postale o bancario parlante.

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Nella ricevuta dell’avvenuto bonifico dovranno essere indicati:

  • la causale del versamento;
  •  il codice fiscale o la partita iva del beneficiario della detrazione;
  •  il codice fiscale o la partita iva di chi effettua la spesa.

Come richiedere il bonus recupero edilizio

Per richiedere il bonus per il recupero edilizio non si deve compilare nessuna domanda, ma per ottenerlo è necessario dichiarare le spese effettuate in fase di dichiarazione dei redditi compilando l’apposito modello di dichiarazione dei redditi messo a disposizione dall’agenzia dell’entrate nella Sezione III A del Quadro E (Oneri e Spese).

Spese che devono essere comunicate all’ENEA

Alcune tipologie di lavori devono essere comunicate all’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. 

Ogni richiedente deve inviare la comunicazione per via telematica entro 90 giorni dall’avvenuto pagamento.

Le comunicazioni possono essere inviate effettuando l’accesso sul sito https://bonusfiscali.enea.it/ , attraverso l’uso delle credenziali SPID, la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi.

Per verificare quali sono i lavori per cui è obbligatorio presentare la comunicazione vi rimandiamo alla guida ENEA in cui troverete tutte le informazioni dettagliate. 

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Documenti da conservare 

Per ottenere il bonus per il recupero edilizio è necessario conservare i seguenti documenti:

  • le abilitazioni amministrative necessarie per procedere con alcuni lavori;
  • la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà;
  • la domanda di accatastamento;
  • la ricevuta di pagamento dell’IMU;
  • comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’Azienda Sanitaria Locale;
  • ricevute e fatture fiscali;
  • ricevute dei bonifici postali o bancari.

In caso in cui i lavori di ristrutturazione vengano effettuati su un condominio, allora sarà necessario conservare anche la delibera dell’assemblea condominiale che attesta l’approvazione dei lavori e che include la tabella millesimale di ripartizione delle spese.

Come ottenere il bonus ristrutturazione 2025

A partire dal 2025, il Bonus Ristrutturazioni può essere usufruito esclusivamente tramite detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Le modalità di fruizione sono le seguenti:

  • Detrazione fiscale: ripartita in 10 rate annuali del 50% per la prima casa e del 36% per le altre tipologie di immobili, con un limite di spesa massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
  • Sconto in fattura e cessione del credito: non più disponibili dal 17 febbraio 2023, salvo specifiche eccezioni previste dalla normativa vigente.

Bonus ristrutturazione: ricevere assistenza dall’Agenzia delle Entrate

Nel caso di eventuali dubbi o richieste specifiche di supporto e assistenza, noi di ProcedureAmministrative ti consigliamo di contattare direttamente l’Agenzia delle Entrate. Puoi facilmente trovare tutti i canali di contatto dell’ente nella nostra guida dettagliata.

Bonus ristrutturazione e bonus casa, sono combinabili?

Oltre al Bonus Ristrutturazioni, esistono altri bonus casa e incentivi fiscali che possono essere richiesti senza la necessità di effettuare lavori di ristrutturazione edilizia, come:

Questi bonus possono essere combinati con il Bonus Ristrutturazioni a seconda delle tipologie di intervento.

Sgravi fiscali per le spese di ristrutturazione

Il bonus ristrutturazione 2025 è un incentivo fiscale previsto per chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia sulla propria abitazione principale. Si tratta di una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per la prima casa e del 36% per le altre tipologie di immobili, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione è ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Per usufruire del bonus, i lavori devono essere effettuati da imprese registrate e devono riguardare opere di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e risparmio energetico.

FAQ

Quali sono le modifiche apportate nel 2025 per il bonus ristrutturazioni?

Nel 2025, la detrazione del Bonus Ristrutturazioni è del 50% per la prima casa e del 36% per le altre, con un tetto di 96.000 euro. Sconto in fattura e cessione del credito non sono più disponibili. La detrazione è ripartita in 10 anni.

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Con quali altri bonus edilizi, bonus ristrutturazioni è compatibile?

Il Bonus Ristrutturazioni è compatibile con altri incentivi come il Bonus Mobili, il Bonus Sicurezza e l’Ecobonus (per interventi di efficienza energetica). Tuttavia, è importante verificare che i lavori non siano sovrapposti e che siano rispettate le specifiche condizioni di ciascun bonus.

Quali novità si prevedono nei prossimi anni per il bonus ristrutturazioni?

Dal 2026, la detrazione per la prima casa scenderà al 36%, mentre per le altre tipologie di immobili calerà al 30%. Restano escluse cessione del credito e sconto in fattura. Ulteriori modifiche potrebbero dipendere dalle future decisioni governative.



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