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Riservato ai consumatori “vulnerabili”, indipendentemente dal fatto che provengano dalla Maggior Tutela o dal mercato libero, il meccanismo che permette di passare al Servizio a Tutele Graduali, decisamente più conveniente, finora era limitato a 4 milioni di utenze non vulnerabili. Per cambiare contratto c’è tempo fino al prossimo 30 giugno, ma l’Arera precisa che prima viene inviata la richiesta all’operatore che gestisce il Servizio – diverso per ogni zona d’Italia – e più in fretta diventerà operativo il passaggio.
Entro il prossimo 20 febbraio, gli esercenti STG per clienti domestici hanno anche l’obbligo di pubblicare sulla home page del proprio sito “le modalità e i canali (tra cui almeno un canale telefonico, uno digitale e, ove disponibile, lo sportello fisico) con cui i clienti domestici vulnerabili possono chiedere informazioni nonché il passaggio al STG, cercando di privilegiare strumenti che non richiedano forme di accreditamento del cliente, l’informazione sui termini per il diritto di ripensamento e la documentazione necessaria per la richiesta di accesso al STG nonché i moduli di autocertificazione”. Chi rientra nella categoria degli over 75 deve infatti inviare la richiesta corredata da documento di identità, mentre per le altre categorie di vulnerabili è richiesta la compilazione di un modulo apposito. Per quanto riguarda chi compirà 75 anni prima del prossimo 30 giugno, Arera ha stabilito che le richieste di risoluzione contrattuale degli esercenti dovranno essere temporaneamente sospese per consentire ai nuovi vulnerabili di esercitare il diritto di aderire al STG senza rischiare interruzioni nella fornitura energetica.
“Ai fini della verifica del rispetto della scadenza del 30 giugno 2025 – precisa l’Arera – farà fede la data di invio della richiesta trasmessa dal cliente attraverso i canali indicati dall’esercente ed è quindi onere dell’esercente il STG tenere traccia della richiesta”. I venditori saranno tenuti a riportare un’apposita informativa nelle bollette utili emesse fino al 30 giugno 2025, all’interno dello spazio riservato alle comunicazioni dell’Autorità.
“La misura – commenta Assoutenti – consentirà un risparmio potenziale da 1,3 miliardi di euro sulle bollette dell’energia elettrica. Grazie a questo provvedimento i clienti vulnerabili potranno finalmente accedere in modo semplice e diretto al Servizio a Tutele Graduali, perché è paradossale che ad oggi gli utenti più deboli si siano ritrovati a pagare bollette più salate rispetto ai non vulnerabili. Il lavoro del deputato Alberto Gusmeroli sta prendendo forma, ora però necessita il contributo fattuale delle associazioni dei consumatori per avviare una campagna informativa a tappeto sul territorio grazie alla capillare rete di sportelli specializzati”.
“Consentire l’accesso al servizio a tutele graduali da parte dei clienti vulnerabili – commenta Simona Benedettini, economista dell’energia – sana un paradosso che è quello per cui coloro che originariamente il legislatore intendeva tutelare hanno finito per pagare di più dei non vulnerabili. Certo è che, con un cambio di regole a gioco iniziato, si finisce con l’aggravare i costi degli esercenti il servizio a tutele graduali che avevano aggiudicato il servizio pensando di servire un certo numero di clienti e ora ne dovranno gestire potenzialmente molti di più”.
Tutto questo, mentre il mercato del gas dall’inizio dell’anno vive giorni convulsi dopo l’interruzione delle forniture dalla Russia, seguita dalla solita ondata speculativa. Una situazione che ha messo in allarme il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, che ha dichiarato: “Se il mercato del gas tenesse questi prezzi senza scendere, dovremo in qualche modo trovare un intervento sul prezzo complessivo, che riguarda tutti, imprese e utenze domestiche”. Il ministro ha anche ammesso che il livello degli stoccaggi è in discesa e nei prossimi mesi potrebbe creare problemi: “Manifesto una preoccupazione, noi siamo in Europa fra quelli che hanno stoccaggi buoni di gas ma stiamo scendendo e dovremo ricostituire. Questo significa un problema serio per l’estate, per questo ho ridato il via alle aste di stoccaggio per ricostituirle per il prossimo inverno”.
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