LUNGA SCIA DI CONDANNE: 7 ISTITUTI DI CREDITO DEVONO RIMBORSARE LE SOMME INDEBITAMENTE PERCEPITE AI PROPRI CLIENTI  | newⓈpam.it

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Sono 4 gli istituti di credito condannati dal Tribunale di Brindisi e dall’Ufficio del Giudice di Pace dello stesso capoluogo per aver stipulato contratti di finanziamento in danno dei propri clienti per diverse ragioni; il tutto in violazione della normativa sulla c.d. Trasparenza Bancaria ed addirittura della normativa antiusura prevista dal Testo Unico Bancario nonché dal vigente Codice Civile.

Nel primo caso il Tribunale di Brindisi con sentenza n. 1845 del 19.12.2024, ha condannato BNL FINANCE al rimborso nei confronti della propria cliente per aver applicato al finanziamento un tasso ben oltre la soglia antiusura previsto dalla legge, come già rilevato dalla perizia econometrica sviluppata dall’avv. Attilio Trane. Il Giudice Designato ha quindi stabilito che la banca deve restituire al proprio cliente l’importo di € 15.523,62 oltre interessi legali per la trasformazione del finanziamento da oneroso in gratuito ex art. 1815 c.c., dovendo, per legge, il consumatore restituire esclusivamente la somma presa in prestito al netto di tutti i predetti costi.

Sempre per la rilevazione di tassi usurai applicati ad un finanziamento, CONAFI Spa con la sentenza n. 30/2025 è stata condannata dal Giudice di Pace di Brindisi a restituire al proprio cliente l’importo di € 5.000,00 per la trasformazione del mutuo da oneroso in gratuito. Anche in questo caso gli esiti del giudizio hanno confermato le contestazioni mosse dall’avv. Attilio Trane in difesa del proprio cliente.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Ed ancora, il Tribunale di Brindisi con la sentenza n. 79 /2025, ha revocato il decreto ingiuntivo ottenuto dall’istituto di credito in quanto dalla perizia econometrica sviluppata sul contratto in contestazione dall’avv. Attilio Trane, esperto in diritto bancario, è emerso che il tasso di interesse effettivamente praticato era superiore al tasso di interesse pattuito contrattualmente tra banca e cliente. All’esito del giudizio, il cliente bancario è riuscito ad ottenere riduzione del debito da € 5.472,54 oltre spese legali come richieste da BANCA IFIS, ad € 653,33 per effetto della rideterminazione del rapporto dare/avere tra le parti in applicazione del tasso bot come previsto dalla legge in siffatta fattispecie giuridica.

Il Giudice di Pace di Brindisi invece con le sentenze n. 978/2024 e n. 1140/2024 ha dichiarato nulla la clausola relativa al TAEG di due distinti contratti di finanziamento erogati rispettivamente da BANCA POPOLARE PUGLIESE ed AGOS SPA, nei confronti dei propri clienti, in quanto il TAEG (Tasso Annuale Effettivo Globale che indica il costo totale del credito), indicato nel contratto era inferiore al TAEG effettivamente praticato dalla banca e rilevato dall’avvocato Attilio Trane che all’uopo aveva redatto una perizia econometrica sui contratti in esame. Il Giudice quindi accogliendo la domanda proposta dai clienti della banca ha stabilito che gli importi da restituirsi ai clienti, come in effetti sono stati restituiti, ammontano ad € 5.000,00 per Banca Popolare Pugliese e ad € 3.997,00 oltre interessi legali per AGOS SPA, dovuti all’applicazione del Tasso Bot in luogo del TAEG.

In ultimo, con la sentenza n. 1800/2024, il Tribunale di Brindisi ha stabilito che BANCA UNICREDIT deve restituire al proprio cliente l’importo di € 2.904,00 oltre interessi legali per la mancata riduzione del costo totale del credito in sede di estinzione anticipata del finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio. Anche in questo caso la perizia contrattuale sviluppata dal professionista, ha avuto giusta ragione a sostegno della difesa in giudizio del consumatore, parte debole del contratto nei confronti dello strapotere degli istituti di credito.

Stessa sorte è toccata a SIGLA CREDIT, condannata dal Giudice di Pace di Brindisi con la sentenza n. 1264/2024, a rimborsare al proprio cliente l’importo di € 2.801,41 oltre interessi legali per l’omessa riduzione del costo totale del credito in sede di estinzione anticipata.

Sono numerosissimi infatti i casi in cui dall’analisi dei contratti di credito, emergono irregolarità che consentono ai clienti bancari di esercitare i propri diritti ottenendo il rimborso degli importi indebitamente versati nei confronti delle Banche per le tante violazioni contrattuali riscontrate.

Affidarsi ad un professionista del settore è quindi fondamentale per l’esercizio delle tutele previste dalla legge.

 

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link