Fondo transizione industriale: contributi e agevolazioni

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Il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale nasce per incoraggiare la transizione industriale, una delle sfide più rilevanti per il tessuto produttivo italiano, in un contesto dove l’innovazione, la sostenibilità e la competitività sono elementi chiave per il futuro delle imprese.

Per supportare le PMI e le grandi aziende in questo percorso, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha istituito il Fondo alla Transizione Industriale, uno strumento che mira a promuovere l’efficienza energetica e l’adeguamento sostenibile dei processi produttivi.

Scopriamo insieme tutti i dettagli relativi a questo fondo: beneficiari, spese ammissibili, modalità di accesso e vantaggi per le imprese.

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Cos’è il Fondo per la Transizione Industriale

Il Fondo per la Transizione Industriale è stato istituito con la Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021) e successivamente regolamentato dal Decreto Ministeriale del 21 ottobre 2022.

Questo fondo, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro, si pone l’obiettivo di sostenere le imprese nel percorso di transizione ecologica e innovativa, in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni e decarbonizzazione.

L’agevolazione è rivolta alle imprese che intendono investire in progetti mirati a rendere i propri processi produttivi più sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico, contribuendo al raggiungimento delle priorità del Green Deal Europeo.

Fondo transizione industriale: beneficiari

Il Fondo è destinato a:

  • PMI (Piccole e Medie Imprese) operanti in settori strategici della produzione industriale, artigianale e manifatturiera;
  • grandi imprese che presentano progetti di transizione industriale con un significativo impatto economico e occupazionale;
  • reti di imprese, consorzi e altre forme di aggregazione aziendale che promuovano soluzioni condivise per la transizione sostenibile;

Per accedere al fondo, i beneficiari devono:

  • essere regolarmente costituiti e iscritti al Registro delle Imprese;
  • trovarsi in regola con gli obblighi contributivi (DURC);
  • non trovarsi in stato di difficoltà economica o soggetti a procedure concorsuali.

Fondo transizione industriale: spese ammissibili

Il fondo copre diverse categorie di spese, tutte finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica, alla sostenibilità ambientale e all’adozione di tecnologie innovative. Tra le spese ammissibili rientrano:

  1. Investimenti in tecnologie e attrezzature

Acquisto di macchinari e impianti ad alta efficienza energetica.

Installazione di sistemi di produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili.

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Tecnologie per la riduzione delle emissioni di CO₂ e altri gas serra.

  1. Interventi di efficientamento energetico

Progetti per la riqualificazione energetica di edifici produttivi.

Sistemi di illuminazione a basso consumo.

Riduzione degli sprechi energetici nei processi produttivi.

  1. Innovazione tecnologica e sostenibilità

Sviluppo e implementazione di tecnologie digitali per monitorare e ottimizzare i consumi energetici.

Software per la gestione sostenibile della supply chain.

Automazione dei processi per migliorare l’efficienza produttiva.

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  1. Consulenze specializzate e studi di fattibilità

Servizi di audit energetico.

Studi di fattibilità per l’implementazione di progetti green.

Consulenze tecniche per l’adeguamento dei processi produttivi.

Contributi e agevolazioni del Fondo per la Transizione Industriale

Il fondo eroga contributi in conto capitale (a fondo perduto) o in conto interessi, in base alla tipologia e alla dimensione dell’impresa:

  • Fondo Perduto: fino al 40% delle spese ammissibili per le PMI;
  • Contributo per grandi imprese: fino al 30%, con maggiorazioni se i progetti sono situati in aree svantaggiate o in transizione.

Con i seguenti limiti di spesa:

  • PMI: massimo 2 milioni di euro per progetto;
  • Grandi imprese: massimo 5 milioni di euro per progetto.

Presentazione delle domande e criteri di valutazione

Le imprese possono presentare la domanda a partire dal 5 febbraio 2025, tramite la piattaforma digitale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La procedura prevede:

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  1. Registrazione e accesso al portale.
  2. Compilazione della domanda online, allegando la documentazione richiesta (business plan, stime dei costi, DURC, ecc.).
  3. Valutazione tecnica ed economica dei progetti da parte di una commissione ministeriale.

I progetti saranno selezionati sulla base di criteri oggettivi, tra cui:

  • impatto ambientale e riduzione delle emissioni;
  • innovatività delle soluzioni tecnologiche proposte;
  • sostenibilità economica e finanziaria del progetto;
  • capacità di creare occupazione o mantenere i livelli occupazionali esistenti.

I progetti con un impatto positivo sulle zone svantaggiate o che coinvolgono più imprese in un’ottica collaborativa riceveranno punteggi aggiuntivi.

Fondo per la Transizione Industriale: vantaggi per le imprese

Aderire al Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale consente alle imprese di:

  • Ridurre i costi energetici attraverso l’efficienza dei processi;
  • Migliorare la sostenibilità ambientale delle attività produttive;
  • Accedere a tecnologie avanzate e innovative;
  • Migliorare la competitività sui mercati nazionali e internazionali.

Inoltre, le imprese che implementano con successo progetti di transizione ecologica acquisiranno un importante vantaggio reputazionale, sempre più rilevante in un mercato in cui i consumatori privilegiano aziende sostenibili.



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