Decontribuzione Sud PMI: istruzioni Inps su requisiti e importi dell’esonero 2025

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La Legge di bilancio 2025 ha introdotto un incentivo per sostenere l’occupazione nei territori del sud Italia e ridurre le disparità nel mezzogiorno. All’articolo 1, comma 406, è infatti prevista un’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per le micro e le piccole-medie imprese che assumono lavoratori a tempo indeterminato in alcune regioni del sud e centro sud, come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

L’agevolazione in questione, nota come decontribuzione Sud PMI, consente ai datori di lavoro privati di beneficiare di un alleggerimento del costo del lavoro, con una riduzione progressiva nel tempo.

Con la Circolare INPS 32 del 30 gennaio 2025 sono stati forniti i dettagli operativi per usufruire dell’esonero e indicazioni su come indicarlo nel modello telematico UniEmens. Ecco i dettagli di questa nuova misura.

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I beneficiari dell’esonero decontribuzione sud

La decontribuzione sud contemplata dalla Manovra 2025 è diretta alle microimprese e piccole – medie imprese che occupano lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Ai sensi dell’articolo 1, comma 407 della Legge di bilancio per l’anno corrente rientrano nella nozione di microimpresa e PMI i datori di lavoro privati che hanno alle proprie dipendenze non più di 250 dipendenti, ai sensi dell’Allegato I al Regolamento (UE) 2014/651 della Commissione, del 17 giugno 2014.

Lo stesso Regolamento (UE) stabilisce che la categoria delle microimprese e PMI è rappresentata dalle realtà che occupano meno di 250 dipendenti, il cui fatturato annuo non eccede i 50 milioni di euro e / o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.

Al riguardo l’INPS precisa che in favore dei datori di lavoro che svolgono attività di impresa occupando più di 250 dipendenti ovvero che superino le citate soglie di fatturato e / o bilancio annuo, è previsto il diverso esonero contributivo di cui all’articolo 1, commi 413 e seguenti della Manovra 2025, subordinato, per l’effettiva operatività, alla preventiva autorizzazione della Commissione europea.

Esclusi dal beneficio

Per espressa previsione di legge sono esclusi dall’esonero in parola i datori di lavoro che stipulino:

  • Contratti di lavoro domestico;
  • Contratti di apprendistato;

nonché i datori di lavoro operanti nel settore agricolo o rientranti in una delle categorie espressamente escluse dall’articolo 1, comma 409 della Manovra 2025.
Infine la misura non opera per i datori di lavoro che abbiano ricevuto aiuti subordinati al regime de minimis per un importo complessivo superiore a 300 mila euro nell’arco di un triennio.

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Codice di autorizzazione

Come anticipato il beneficio contributivo spetta per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato già instaurati alla data del 31 dicembre 2024 a condizione che la sede di lavoro sia ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Al fine di garantire la legittima fruizione dello sgravio, con riguardo ai datori di lavoro:

  • titolari di una matricola il cui indirizzo è coincidente con la sede legale ubicata in regioni non rientranti nell’ambito di applicazione della norma;
  • con una o più unità operative site nelle citate regioni del Mezzogiorno;

è necessario che la sede INPS territorialmente competente, a seguito di specifica richiesta del datore di lavoro ed effettuati i dovuti controlli, inserisca (dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2029) nelle caratteristiche contributive della matricola aziendale il codice di autorizzazione 0L che, dal 1° gennaio 2018, ha assunto il significato di “Datore di lavoro che effettua l’accentramento contributivo con unità operative nel territorio del Mezzogiorno”.

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A quanto ammonta l’esonero

La decontribuzione sud PMI è riconosciuta alle realtà destinatarie in misura pari:

  • Per l’anno corrente, al 25% dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo di 145,00 euro su base mensile per dodici mensilità, per ciascun lavoratore a tempo indeterminato assunto alla data del 31 dicembre 2024;
  • Per l’anno 2026, al 20% dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo di 125,00 euro su base mensile per dodici mensilità, per ciascun lavoratore a tempo indeterminato assunto alla data del 31 dicembre 2025;
  • Per l’anno 2027, al 20% dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo di 125,00 euro su base mensile per dodici mensilità, per ciascun lavoratore a tempo indeterminato assunto alla data del 31 dicembre 2026;
  • Per l’anno 2028, al 20% dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo di 100,00 euro su base mensile per dodici mensilità, per ciascun lavoratore a tempo indeterminato assunto alla data del 31 dicembre 2027;
  • Per l’anno 2029, al 15% dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo di 75,00 euro su base mensile per dodici mensilità, per ciascun lavoratore a tempo indeterminato assunto alla data del 31 dicembre 2028.

Il perimetro applicativo dello sgravio non interessa, tra gli altri, i premi e contributi dovuti all’INAIL, come espressamente previsto dall’articolo 1, comma 406, della Manovra 2025.

In considerazione del fatto che la durata dell’agevolazione è pari, ferma restando la permanenza del rapporto di lavoro a tempo indeterminato nelle regioni del Mezzogiorno, a dodici mensilità, le mensilità aggiuntive, se erogate per intero, non rientrano nella base di computo della misura.

Al contrario, se le mensilità aggiuntive sono erogate mensilmente mediante corresponsione dei singoli ratei, le stesse rientrano nella base di computo della Decontribuzione Sud PMI, a patto che vengano rispettati i massimali mensili di esonero fruibile (145,00 euro per l’anno corrente).

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Condizioni

Per l’anno 2025 la decontribuzione sud a tutti i rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato instaurati alla data del 31 dicembre 2024, purché diversi dal lavoro agricolo e domestico, nonché dai rapporti di apprendistato, a condizione che sia rispettato il requisito geografico della sede di lavoro.

Al tempo stesso, per le annualità successive al 2025, la Decontribuzione Sud PMI può essere riconosciuta con riguardo a tutti i rapporti di lavoro incentivabili, instaurati entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello di applicazione.

Fermi restando i principi generali in materia di incentivi all’occupazione di cui all’articolo 31 del Decreto legislativo numero 150/2015, il diritto allo sgravio è subordinato al rispetto delle condizioni stabilite dalla Legge numero 296/2006, articolo 1, comma 1175, nello specifico:

  • Possesso del DURC;
  • Assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
  • Osservanza degli accordi e contratti collettivi nazionali di lavoro, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

I datori di lavoro beneficiari della decontribuzione sud sono tenuti ad esporlo all’interno della denuncia telematica UniEmens, da trasmettere all’INPS entro l’ultimo giorno del mese successivo quello di competenza, nel rispetto delle modalità di compilazione comunicate con la Circolare numero 32/2025.

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Foto copertina: istock/erdikocak



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