Alla Segafredo Arena va in scena il big match tra Virtus Bologna e Reyer Venezia a chiusura della 18° giornata di Serie A (3° giornata di ritorno).
I padroni di casa, attualmente 4° in classifica ma a soli 2 punti dal terzetto di testa, sono reduci dalle sconfitte rimediate a Sassari (che ha spezzato un filotto di quattro successi consecutivi in campionato) e a Istanbul contro il Fenerbahce. Dall’altro lato gli ospiti, ad oggi al 9° posto in graduatoria, arrivano anch’essi a questa partita con due KO sulle spalle: quello in Serie A contro Trento e quello europeo contro Ankara.
Quello di questa sera è il 102° confronto tra le due società, con la Virtus che si trova nettamente avanti nel computo totale per 60 a 41 (40-10 il bilancio a favore delle V Nere negli scontri casalinghi). Nel match d’andata Bologna ha sbancato il Taliercio domando una combattiva Reyer 68-76.
Da evidenziare un fatto storico: il 25 gennaio 1987 Dražen “Praja” Dalipagić, leggenda del basket internazionale scomparsa di recente, registrò una delle più incredibili prestazioni individuali del campionato di Serie A realizzando 70 punti con la maglia orogranata (all’epoca Giorno Venezia) proprio contro Bologna (all’epoca Dietor).
Match ricco di ex: Nicola Akele, Riccardo Visconti e Rayjon Tucker da una parte, Amedeo Tessitori dall’altra.
Virtus Segafredo Bologna 85-74 Umana Reyer Venezia: l’analisi del match
La Virtus Bologna manda KO la Reyer Venezia e riprende così la propria marcia in campionato. Le V Nere controllano il match dall’inizio alla fine, trovando l’allungo decisivo nell’ultimo periodo. I decisivi 10′ rimangono invece ancora avversi agli orogranata, che per la terza partita consecutiva subiscono il break che li condanna definitivamente proprio nella frazione conclusiva.
Gli uomini di Ivanovic non giocano una partita proprio memorabile. Diversi gli spazi concessi in difesa, soprattutto a rimbalzo offensivo (13 concessi), e tanti errori in fase offensiva, in particolare nella realizzazione di tiri aperti dalla lunga distanza (9/32).
La Virtus però mette in campo anche molta solidità, trovando subito un buon margine di vantaggio e rispedendo al mittente tutti i tentativi di rimonta da parte degli avversari. I padroni di casa sono abili a colpire al momento giusto, sfruttando le difficoltà della Reyer nel trovare continuità su ambo le metà campo.
Bologna parte forte e trova subito il +8 dopo la prima frazione. I periodi centrali del match sono da montagne russe, con il divario che procede ad elastico tra il singolo e i tre possessi pieni, sempre in favore dei beniamini della Segafredo Arena. Belinelli e soci si presentano agli ultimi 10′ di gioco sul +4 e nel momento clou piazzano la zampata: parziale di 9-2 in avvio di quarto e doppi cifra di vantaggio. I giri d’orologio rimanenti sono di gestione, con entrambe le squadre che commettono diversi errori e Venezia che non riesce mai a scendere sotto i due possessi di svantaggio.
Il condottiero è sicuramente Shengelia (16 punti, 10 rimbalzi, 5 assist e 2 rubate in 30′), ma sono diversi i protagonisti che contribuiscono al successo infilando un canestro o una giocata qua e là. Da Morgan a Diouf, passando per Grazulis e l’ex Tucker (tutti gli 11 punti a referto sono arrivati negli ultimi 15′ di gioco).
A livello di gruppo le V Nere trovano punti vitali a rimbalzo offensivo (12 catturati) e sono condividono perfettamente il pallone (20 assist), chiudendo con grande precisione all’interno del pitturato (67% da due). Ottime anche le 8 palle rubate.
Dall’altra parte la Reyer Venezia parte a rilento (4/14 dal campo e 4 perse nella prima frazione, e -8) e gioca una partita all’inseguimento. I lagunari sono bravi a non crollare sotto le spallate dei propri avversari e a rimanere praticamente sempre in scia, ma non hanno la solidità e la continuità necessarie a ribaltare l’inerzia del match. Wiltjer a suon di bombe prova a scuotere i compagni, ma l’ultima frazione è ancora una volta decisiva in negativo per gli uomini di Spahija. Nei primi 2′ del quarto decisivo arriva infatti il parziale che spezza le gambe agli orogranata, che dal -11 non sono più in grado di tornare ad impensierire veramente la Virtus.
Come nel caso di Bologna, le maggiori gioie per Venezia arrivano da vicino il ferro (62%) piuttosto che dalla lunga distanza (24%). Ottimo anche il dato sui rimbalzi offensivi (13), che tuttavia non hanno portato così spesso a punti sulle seconde occasioni. In generale ad affossare la Reyer sono la mancanza di solidità in difesa, con gli ospiti che hanno sempre concesso contro-parziali importanti quando erano ad un passo dall’impattare il punteggio, e le solite palle perse (16, di cui 6 del solo Kabengele).
Agli orogranata mancano inoltre dei riferimenti offensivi. Tolti Wiltjer ed Ennis, e un discontinuo Parks, coach Spahija non riesce a trovare altri riferimenti per le giocate offensive, con Kabengele che (al netto di 9 rimbalzi) gioca per la prima volta da diverso tempo una gara sottotono.
Il tabellino del match
Parziali: 21-13; 16-21; 20-19; 28-21
Totali: 21-13; 37-34; 57-53; 85-74
Virtus Segafredo Bologna: Cordinier* 10, Belinelli 5, Pajola 4, Visconti NE, Shengelia* 16, Hackett* 6, Grazulis 5, Morgan 15, Polonara, Diouf* 13, Akele, Tucker* 11. Rimbalzi: Shengelia 10. Assist: Shengelia 5. Coach: Ivanovic
Umana Reyer Venezia: Tessitori 9, McGruder 4, Lever NE, Casarin, Fernandez NE, Ennis* 15, Janelidze NE, Kabengele* 9, Parks* 12, Wheatle*, Simms 5, Wiltjer* 20. Rimbalzi: Kabengele 9. Assist: Parks 6. Coach: Spahija
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link