Patente a punti per l’edilizia: come richiederla e requisiti

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  • Tra i diversi interventi sulla sicurezza sul lavoro messi in campo negli ultimi anni, è arrivata la patente a punti per imprese e soggetti che operano fisicamente presso cantieri.
  • La patente a crediti è obbligatoria da ottobre 2024 e viene rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con 30 punti a scalare. Si può ottenere accedendo al portale apposito e seguendo la procedura comunicata dallo stesso ente.
  • Recentemente l’INL ha chiarito cosa fare in caso di mancanza del DURF a causa dell’apertura recente dell’attività: in questi casi l’azienda può indicare non obbligatorio nel campo specifico del modello di richiesta.

Con il decreto PNRR dell’anno scorso sono state introdotte alcune nuove indicazioni per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, tra cui una specifica patente a punti da assegnare alle imprese del settore edile. Con questo intervento, il Consiglio dei Ministri ha dato alcune direttive specifiche in merito alla tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori.

La patente a punti è obbligatoria da ottobre 2024 e prevede l’assegnazione di 30 punti ad impresa, che vanno a scalare per ogni infortunio o decesso sul lavoro.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato le modalità operative per accedere e ha risposto a diverse domande frequenti che possono essere poste dalle attività di impresa. Tra queste anche l’aspetto legato alla mancanza del DURF a causa dell’apertura da meno di tre anni. Vediamo come procedere.

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Cos’è la patente a crediti per l’edilizia

Con il decreto PNRR approvato il 26 febbraio 2024 sono state date indicazioni per la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, dal Consiglio dei Ministri1. La patente a punti è introdotta per imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri ed è uno strumento che consente di monitorare il numero di infortuni scalando direttamente sui 30 punti disponibili.

Secondo le nuove regole, chi opera nel settore edilizio deve obbligatoriamente munirsi di questa speciale patente, che può essere richiesta all’Ispettorato del Lavoro. Per potervi accedere inoltre è stata decisa un’altra clausola: è necessario che l’impresa o lavoratore autonomo sia in regola con il versamento di tasse e contributi.

Nella pratica bisognerà disporre del DURC per la regolarità contributiva, del Documento Unico di Regolarità Fiscale e del Documento di Valutazione dei rischi. Una volta rilasciata dall’Ispettorato del Lavoro la patente a punti, l’impresa avrà a disposizione 30 crediti.

L’azienda può quindi essere operativa a partire da 15 punti (o crediti): questo vuol dire che dovrà fermarsi se scende oltre questa soglia. Secondo le regole ipotizzate sul funzionamento dei crediti, ogni incidente sul lavoro comporterà la decurtazione di alcuni punti.

Come funziona la patente a punti

patente punti cantieri

Andiamo a vedere nel dettaglio come funziona il sistema di punteggio della nuova patente per le imprese e per i lavoratori autonomi. I 30 punti a disposizione vanno a scalare ogni volta che si riscontra un infortunio sul lavoro. Al contrario, possono essere aumentati (fino al limite massimo di 100) se l’azienda interviene con iniziative specifiche per promuovere la sicurezza sul lavoro.

In base alla violazione o all’infortunio del lavoratore, vengono scalati punti da questa patente, secondo le indicazioni dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Nel caso in cui si verifichino gravi infortuni, come la morte o l’inabilità permanente, la patente viene sospesa per un periodo fino a 12 mesi.

Inoltre, se questi crediti scendono a 15, l’impresa dovrà portare avanti iniziative per il miglioramento della sicurezza e seguire corsi di formazione specifici. Queste azioni potranno garantire l’aumento dei punti se la commissione apposita dell’INL e INAIL lo riterrà opportuno.

La patente a crediti inoltre può essere revocata se l’impresa o l’autonomo forniscono informazioni false al momento della richiesta, in particolare in merito ai requisiti per accedervi. Sarà possibile richiederla nuovamente solo dopo 12 mesi.

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Decurtazione punti dalla patente: casistica

Caso specifico Numero punti decurtati
Omessa elaborazione del documento
di valutazione dei rischi
5
Omessi formazione e addestramento 2
Omessa elaborazione del piano operativo di sicurezza 3
Mancanza di protezioni verso il vuoto 3
Lavori in prossimità di linee elettriche in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi 2
Omessa notifica all’organo di vigilanza prima dell’inizio di lavori che possono comportare il rischio di esposizione all’amianto 1
Omessa valutazione del rischio biologico e da sostanze chimiche 3
Omessa valutazione dei rischi collegati all’impiego di esplosivi 3
Infortunio di lavoratore dipendente dell’impresa, a seguito di violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, che comporti un’assoluta inabilità permanente al lavoro 15
Infortunio mortale di lavoratore dipendente dell’impresa, a seguito di violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro 20
Malattia professionale di lavoratore dipendente dell’impresa, derivante dalla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro 10

L’apposita comunicazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro2 va a specificare l’operatività della patente a crediti per l’edilizia, indicando nel dettaglio quali sono i casi di decurtazione dei punti: abbiamo indicato alcuni dei più rilevanti in tabella.

Oltre a questo, l’INL fornisce anche una casistica completa di situazioni in cui i punti possono essere aumentati: in base alla storicità dell’azienda e in relazione a investimenti, formazione e attività organizzate a tema salute e sicurezza nel luogo di lavoro.

Nuova patente a crediti: le sanzioni per le imprese

Insieme alla nuova patente a punti, sono state introdotte sanzioni specifiche a chi perde punti. Per chi non acquisisce la patente o per chi ha meno di 15 punti non sarà consentito lavorare e potrà essere multato per un importo pari al 10% del valore dei lavori, di almeno 6.000 euro.

Oltre alle sanzioni, è previsto che l’Ispettorato del Lavoro possa intervenire nei casi gravi a sospendere la patente fino a 12 mesi. Anche in questo caso l’impresa o il professionista autonomo non potranno operare.

Requisiti per accedere alla patente a crediti

L’accesso alla patente a crediti è obbligatorio a tutte le imprese e gli autonomi che lavorano presso cantieri, per cui è necessario presentare un’apposita domanda secondo la procedura da poco comunicata dall’INL. In questa fase, il legale rappresentante deve confermare il rispetto di alcuni requisiti necessari all’accesso:

Molti di questi requisiti si possono applicare solamente in determinati contesti, per cui bisogna individuare quali sono i casi in cui la loro applicazione è indispensabile.

Patente a crediti edilizia: come richiederla

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha chiarito qual è la procedura per richiedere la patente a punti, di fatto obbligatoria da ottobre 2024.

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Per farlo è necessario essere in possesso di una credenziale digitale come lo SPID o la CIE e accedere al portale ufficiale dell’INL. Il legale rappresentante dell’azienda, il lavoratore autonomo oppure un intermediario abilitato possono procedere presentando l’apposita domanda.

Inoltre bisogna inviare una PEC all’indirizzo [email protected] che vada a confermare tutti i requisiti obbligatori per accedere alla patente a crediti, senza il rispetto dei quali non è possibile richiederla. Nella comunicazione bisogna inviare l’apposito modulo per il rilascio della patente, compilato in ogni sua parte, che si può trovare sul sito ufficiale dell’Ispettorato.

Cosa fare se manca il DURF

Può accadere che l’azienda interessata a richiedere la patente a punti non sia munita di DURF perché ha aperto da poco, ovvero da meno di tre anni. In questi casi, come chiarito dall’INL recentemente, si può comunque procedere normalmente alla richiesta della patente, ma nel modulo specifico bisogna indicare la mancanza di tale documento.

Va quindi segnato “non obbligatorio” oppure “esenzione giustificata” nel campo corrispondente alla dichiarazione DURF, proprio perché l’impresa non può richiedere questa certificazione sugli anni precedenti perché è di nuova costituzione.

Quanto costa la patente a crediti edilizia

Procedere alla richiesta della patente a punti di per sé non ha un costo, per cui si può presentare l’istanza direttamente sul portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Le imprese tuttavia devono prestare attenzione a questo adempimento, che talvolta potrebbe richiedere la consulenza di un professionista, come un commercialista, ad un determinato prezzo.

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Le aziende poi, anche in un momento successivo, potrebbero trovarsi di fronte alla necessità di aggiornare i propri sistemi di sicurezza, introducendo iniziative mirate a migliorare la situazione nei cantieri, anche acquistando nuova attrezzatura.

Indubbiamente questo comporta una spesa per l’impresa, tuttavia porta ad una maggiore consapevolezza sui rischi legati alla salute dei lavoratori e migliora la prevenzione in questo senso.

Patente a crediti e attestazione SOA

La patente a punti può non essere richiesta da alcuni soggetti, ovvero tutte le imprese che dispongono già dell’attestazione SOA, come specificato dall’apposito intervento dell’INL:

“Da ultimo, il legislatore esclude dall’ambito applicativo della patente a crediti le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III, di cui all’art. 100, comma 4, del D.lgs. n. 36/2023 a prescindere, in assenza di diverse indicazioni, dalla categoria di appartenenza.”

Le aziende che hanno questa attestazione possono quindi essere esonerate dalla patente a punti, in quanto hanno già stipulato un contratto con una Società Organismi di Attestazione che ha convalidato i documenti dei 10 anni precedenti.

Altri interventi sulla sicurezza sul lavoro

Il governo in questo periodo sta mettendo in campo ulteriori interventi per incentivare il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e per tutelare la salute dei lavoratori. Tra questi, spiccano multe più severe per le aziende che assumono personale in nero, ovvero senza contratto.

Il nuovo decreto ha previsto anche l’assunzione di nuovi ispettori per migliorare i controlli: si parla di 766 nuove persone. Contrastare il lavoro sommerso e il caporalato sono gli obiettivi dell’attuale governo, con un’attenzione particolare soprattutto al settore edile e agli appalti.

Spesso infatti risulta più semplice per le imprese raggirare le norme tramite appalti e subappalti, dove i controlli sono spesso difficili da applicare.

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Gli obiettivi quindi per gli anni in corso sono i seguenti:

  • potenziare la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • rafforzare le attività ispettive;
  • rafforzare il sistema di sanzioni su irregolarità, somministrazione illecita e lavoro nero;
  • qualificazione delle imprese e formazione di datori e dipendenti sulla sicurezza sul lavoro;
  • salvaguardia delle imprese che risultano regolari.

Patente a punti per la sicurezza sul lavoro – Domande frequenti

Cos’è la patente a punti per la sicurezza sul lavoro?

Da ottobre 2024 le imprese e i lavoratori autonomi che lavorano presso cantieri devono munirsi di una apposita patente a punti che riguarda la sicurezza sul lavoro. I crediti si possono acquisire o perdere in base alle iniziative di miglioramento della sicurezza o gli illeciti compiuti.

Quali sono le sanzioni con la nuova patente a punti sulla sicurezza sul lavoro?

Per le imprese e i professionisti obbligati a dotarsi della nuova patente a punti che non provvederanno a tale adempimento saranno applicate sanzioni da 6.000.

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Patente a punti per la sicurezza sul lavoro: è prevista una proroga?

No, l’obbligo di munirsi della patente a punti per la sicurezza è attivo a partire dal 1 ottobre 2024, per cui non sono state previste proroghe.

Patente a crediti edilizia: come funzionano i punti?

I punti iniziali sono 30, ma possono salire fino a 100 in base alle azioni virtuose messe in atto dalle imprese e scendere se si riscontrano mancanze o gravi infortuni. Sotto i 15 punti non si può operare e bisogna intervenire con corsi di formazione e iniziative per migliorare la sicurezza.

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